Amici, le persone più care che puoi trovare, con loro ridi, scherzi, soffri, piangi, con loro vivi. Con loro fai le cose più pazze e stupide che si possono fare a questo mondo, ma con loro fai anche le cose più difficili e serie che esistono. Con loro cresci imparando e insegnando, facendo errori insieme e cercando di non ripeterli più. Con loro cammini per le strade e parli di chi ti circonda, dei tuoi obbiettivi, delle tue esperienze, delle tue paure, dei tuoi sogni. E spesso proprio su questi crei i tuoi discorsi per ore, sulle cose che potreste fare insieme, anche impossibili, perché ora sei con loro e tutto diventa realizzabile. Alzi lo sguardo al cielo, fissando una stella, promettendo a quella e a te stessa si non deluderli mai. Loro diventano i tuoi genitori, sempre premurosi, la tua famiglia, i tuoi amori, ma principalmente, loro diventano i tuoi amici ed è questo quello che tu vuoi.
Una stella che brilla solitaria in una notte fredda e triste. Una luna immobile osserva la terra, che inesorabilmente continua a girare. Una ragazza che dorme cercando di sognare il suo amore... Un raggio di luna illumina il suo viso una lacrima che brilla... una vita come tante... era la mia stella il mio amore.
La nuvola sorge il tempo è così... non ricordo più... non spero più... non penso più... che sia o no il tumore della vita è ormai nel nostro colore e il pittore non osa ma la sua tela illuminata dal vuoto eterno crederà di esistere quando cesserà di sperare.
Ti amo come il sole ama la terra e con la stessa forza la riscalda, ti amo come una farfalla ama un fiore in un giorno di primavera, ti amo come un gabbiano ama il mare in una sera d'estate, ti amo come il fuoco ama la brace e riscalda i nostri corpi in una notte d'inverno... Ti amo come il tempo ci ama, come il destino ci ama e se il tempo e il destino lo vorranno ti amerò per sempre.
Non cerco l'amore eterno cerco l'amore vero, anche se per pochi istanti, per pochi giochi di sguardi. Non cerco l'equilibrio, la persona posata che mi sappia bilanciare: non esiste. Cerco l'intesa la complicità la forza la lealtà ed oltremodo cerco la sincerità. Cerco la mia felicità. Cercavo me stessa, ma forse non m accorgevo di essere da sempre stata al mio fianco. Certo, a vivere in me non è una persona soltanto, come del resto in ciascun essere razionale. Esistono tanti noi stessi effettivi e tanti noi stessi fittizi. Io possiedo e sono cosciente ora di due me. Una la riesco a gestire, l'altra, ribelle e trasgressiva in ogni cosa, scalcia e corre folle come un furente toro di Pamplona. E percorre mille vie spesso oscure all umana ratio, per raggiungere a testa bassa. Gli obbiettivi prefissati. Ma non perché sia timorosa bensì perché non le interessa affrontare gli sguardi colpevolizzanti della gente. Non più. Che senso ha uniformarsi? È forse comodo. Già, una pura e semplice comodità dettata dalla pigrizia della quale siamo ormai imbevuti. Ci pervade le viscere riducendoci come piccoli pezzetti di stoffa abbandonati, a nostro dire, al decorso del nostro vivere. Sono bugie, bugie! La volontà è la chiave. La volontà è il futuro, il mio. Io voglio vivere. Io voglio essere felice. Io non voglio uniformarmi, voglio distinguermi. Io voglio essere entrambe le me che mortalmente si combattono giacché da questo conflitto si genera il mio io complessivo. Io voglio vivere sbilanciata. Io voglio una persona al mio fianco: un uomo, una donna, un amico, un amica, un amore, una vita.
Finalmente è arrivata. Dopo tanto attender finalmente è giunta da me. Cara, Cara sorella, perché giungi così tardi? Cosa ha frenato il tuo cammino da me e da tutti noi? Come sempre sei arrivata silenziosa e placida fra le tenebre della fredda notte ti sei fatta strada risalendo dai fiumi e dalla terra. Finalmente sei giunta Cara Sorella. Da tanto attendevo il tuo arrivo. Che mi racconti? Che posti hai frequentato fino ad oggi? Dove sei stata? Sai Sorella io ho tanto desiderato vederti, sentirti, toccarti, Avvolgermi nel tuo soffice abbraccio. Finalmente sei giunta, Ora dimmi per quanto tempo resterai? O tra poche ore già te ne andrai??! Cara Sorella di cose da dirti ne ho! E pure tante sai!! Ma forse dopo tanto girovagare oramai stanca sarai. Io non ti voglio disturbare e neppure, coi miei grattacapi, farti preoccupare. Ora ti lascio solo riposare e se domani ancora ci sarai, allora domani parleremo dei miei guai. Buona notte Cara Sorella, Che il tuo bianco abbraccio avvolga noi tutti, me compresa.
La notte sta scappando tra due montagne fa capolino la, ancora tenue luce del sole che già scocca i suoi dardi che vanno a trafiggere la quieta valle ancora nell'ombra assopita. Iniziano a risplendere prima sugli alti rami poi su quelli non alti le verdi foglie che danzando al ritmo muto dal vento sembrano chiamare tutta la foresta al risveglio. Ed ecco subito uscire come tanti cantanti i fringuelli dai nidi che al concerto della natura danno l'attacco. Non c'è spettatore ad assistere, solo un pescatore intento a pescare, fortuna vuole che assista al risveglio del mondo.
Ho nella mente un'idea di libertà... ho nella mia vita una libertà in gabbia... scavo nei miei sogni e trovo idee infinite fuggenti attimi sussurri lievi ... di libertà.
Penso, mi fermo, rincorro, ascolto... e scopro in me la libertà.
La libertà è in noi, dobbiamo solo trovare il coraggio di liberarla.
Ci sono ancora loro, strani individui, con l'anima più leggera di una nuvola, loro, i poeti ingarbugliati nelle rime di ogni giorno... La più vera, a più ovvia forse, donare con il cuore, e ancora... amore. Ci sono loro, a risvegliarti dal torpore che t'infonde la macchina del nulla, a dirti quanto vali se le ali le dispieghi ancora, ferite e sanguinanti forse, ... Ci sono loro, a dirti di stranezze disegnate dentro al vento, a dirti quanto è vero il tuo sorriso, se viene dopo quel dolore. Quanto è vero questo mondo, avvelenato da quei gas più che mai sconosciuti ed assassini. Quanto è vero... Vero come la vita che ti scuote e quella morte che non puoi capire.
E ci sono ancora loro, poeti... senza più parole, che parlano da soli, piangono in silenzio... E nel silenzio, accarezzano l'immenso.