Sguardo fisso lassù nel firmamento, sguardo che si concede all'infinito. Occhi che ammirano di così tanta brillantezza, occhi che scrutano nel più recondito universo: Sguardo che vive di così tanta bellezza.
Dedicata, agli inverni che non abbandonano i cuori, alle primavere infinite rigoglioso disgelo dell'anima, dedicata ai coraggiosi che cavalcano i draghi, ai timidi dal cuore gonfio di parole mai pronunciate, dedicata alle volte che ci crediamo e poi non era cosi, dedicata alle follie della giovinezza ai saltimbanchi alle donne dell'amore, agli uomini della fede agli infedeli, a tutti quelli che sanno vivere e a coloro che non sono mai nati. Dedicata, ai fiori gentili alle selve ombrose alle acque e alle vette ai deserti. Dedicata, alla bellezza del mondo e alle sue brutture. Dedicata, a chi non si arrende e continua a sognare.
Verrei da te... mi scalderebbe il tuo corpo. Emozioni... veloci, non toccano solo l'anima, ma entrano nel sangue e dentro ogni respiro, battito, fremito... Mani tra le mani, si precipita piano, come angeli perduti, con le uniche ali dentro il cuore. Labbra su labbra, come se un bacio fosse respirare. Pelle su pelle per rendere vere le parole. E i nostri occhi sono sogni... da non spegnersi al mattino.
Un giorno per lei raccolsi un fiore e un brivido profondo mi pervase Altri giorni raccolsi fiori ma non fu lo stesso
Una sera insieme osservammo la luna e una magica emozione si librò nell'etere Altre sere la guardammo ma non fu lo stesso
Passeggiando mano nella mano lungo il mare sembravamo fonderci con esso Ma altre volte non furono così
Imparai che le cose belle durano un attimo e che non dovevo viverle nel rimpianto ma custodirle nel mio cuore nel vivo ricordo di esse Perché potessero esistere in eterno.
Vicine per un'istante per un attimo ti ho pensato... sempre distante, scostata da me ti tenevi, forse non ho mai creduto nella tua morte... forse solo ieri, ne sono stata cosciente... ti ringrazio nonna... per avermi dato l'illusione di non essere la statua di marmo che ho sempre creduto... forse perche se fossi viva, a giorni ci saremo riviste... "il brivido dell'inverno" lo chiamavo, perche come s'avicinava il natale, pesava sulle mie uscite e divertimenti il fatto di dovervi venire a trovare... e quante proteste, per il viaggio, gli errori sui nomi dei parenti... un gruppo di sconosciuti che si scambiavano gli auguri di natale... eppure era divertente, andare a trovare qulla vecchia galiarda, e... ametiamolo, romiscatole!! Non sò cos'eri... non una nonna sicuro!! Almeno non le classiche, niente cipolla, ne sottane e biscchotti appena sfornati. Piuttosto, vestitini eleganti, capelli appena acconciati... e... sempre un occhi al bel dottore... che ti voglio bene, non ne ho più dubbi... se me ne volevi tu... forse ne ho avuti... ho posato una rosa rossa sulla tua tomba... "lo sò... " sono le parole che vennero alla mia bocca... per un attimo ti ho sentito accanto.
Figlia mia in questo silenzio violato solo dalla melodia delle acque che scivolano sull'alveo sassoso in questa umana solitudine immenso è il frastuono che sento in me vedendoti nei pressi di un albero gemmato assorta in mille pensieri il mio grande amore che provo per te figlia mia la grande ansia che regna in me del tuo crescere così in fretta in questa natura in risveglio la tua presenza dà colore alle foglie ingiallite dà profumo a prati senza fiori sii paziente non farti travolgere come il ruscello verso valle.
Papà... Ciò che affligge il mio cuore è apparire ai tuoi occhi un eterno Peter Pan I tuoi sguardi verso di me sanno di delusione e a volte anche di disprezzo. Appena mi avvicino a te un limite invisibile mi ferma e ogni tua parola è una spina che oltrepassa l'anima mi sento all'improvviso minuscola e inutile... Arrivare al tuo cuore è la tappa più difficile è sinonimo di tanta sofferenza Un giorno... forse... riuscirò... e sarà la rivincita della mia vita!
Il nonno diceva e raccontava... racconti incantati favole melodiose. Re regine orchi e briganti... cavalli che volano su nuvole bianche. Ed io piccolina volavo con loro. Ma dopo anni ci penso almeno per un ora il nonno felice tornava bambino.
Tu che nemeno mi conosci, ti sei preso solo la briga di farmi mettere al mondo ti sei mai chiesto di come ha passato tutti questi anni tua figlia? Senza nemeno pronuciare una sola volta la parola papà che tristezza nel mio cuore è solo pensandoti le lacrime bagnano il mio viso. Ormai non ci sei più, è non ho potuto nemeno conoscerti, ma sappi che tua figlia ti ha perdonato è adesso stai lassù è sarà Dio a giudicare te adesso ti dico solo papà perché lo hai fatto avevo tanto bisogno di te adesso posso solo pregare per te.
Tanti anni insieme Sono quasi... anta, il tempo non ha cancellato ciò che felicemente è passato sempre con tenacia fremente. Ogni ora, ogni attimo ha rinverdito i giorni, gli anni insieme trascorsi senza patèmi o rimorsi giacché lo rifaremmo divertiti. Tutto cercato, voluto tutto fatto con ardore, tutto quel creato per questa famiglia è stata con immensa passione. Oggi, che tempo è passato, ci si guarda intorno felici, la tavola ha ora bisogno, ho capito, di altro posto per nipotino ultimo nato. Felici siamo d'aver costruito una unione perfetta, felici perché cercata, amata perché da noi sognata lo è sempre stata.