Non sarò mai abbastanza grande per capire cos'è davvero l'amore. Non sarò mai del tutto cosciente di quanto tutto questo possa rendermi bella. Non avrò mai la consapevolezza che tu sei davvero mio. Non sarò mai abbastanza grata di tutto ciò che mi dai. Non avrò mai un cuore così grande per trattenere tutte le sensazioni che mi dai. Ma sono innamorata di te, del tuo odore, della tua voce, del tuo modo di donarmi carezze al cuore con un solo sguardo. Sono innamorata di te... come quella sera in cui le nostre anime si incontrarono in un magico miscuglio di dolcezza e passione... Ti amo... ti amo più della mia stessa esistenza ti amo davvero e non credere mai che potrò mai... che potrò mai dimenticarti.
Essere giovani non significa una stagione della vita bensì un modo di essere: il ruolo di guida è affidato alla volontà, gioventù è espressione dello spirito, della forza immaginativa, dell'intensità dei sentimenti; gioventù significa vittoria del coraggio sullo sgomento, vittoria dell'amore per il nuovo, sulla staticità. Non si diventa vecchi perché si è vissuto un certo numero di anni: si diventa vecchi quando si rinuncia agli ideali. Gli anni segnano la pelle, la perdita di ideali segna lo spirito. Pregiudizi, dubbi, timori, perdita di speranza sono nemici che poco per volta spingono verso terra, anzitempo, ancora prima di tornare alla terra... Giovane è chi ancora riesce a meravigliarsi ad entusiasmarsi; chi ancora chiede, come un insaziabile bimbo: "E poi?" e chi provoca gli eventi e sa gustare il gioco della vita. Siamo giovani come la nostra fiducia vecchi come il nostro dubbio; giovani come la fede in noi stessi, nella nostra speranza, vecchi come il nostro scoramento. Rimarremo giovani, finché rimarremo ricettivi per il bello, il bene, il grande; ricettivi per il messaggio della natura; del nostro prossimo... dell'incomprensibile. Se un giorno il nostro cuore fosse corroso dal pessimismo, avvinto dal cinismo, Dio abbia pietà della nostra anima dell'anima di un vecchio.
Hai colorato i miei pensieri e i miei sogni, con gli ultimi riflessi della tua gloria, amore, trasfigurando la mia vita, per una prossima bellezza Come il sole, al tramonto, ci lascia intravvedere un angolo di cielo, hai mutato il mio dolore in gioia immensa per incanto, amore e vita sono diventate per me la stessa meraviglia!
Sognando di scoprire universi sconosciuti... abbandono i miei sensi alla follia della passione... ossessionata dalla tua magnetica sensualità... arde il desiderio di possedere la tua mente... giocando con i tuoi sogni proibiti... alimenta la mia fiamma e scalda i tuoi sensi... libera i tuoi pensieri e abbandona il tuo corpo... vivi con me...
Qui, tra il silenzio degli ulivi, l'azzurro del cielo abbraccia la valle e un campanaccio da chissà dove spezza la monotonia del ritmo uguale all'incedere di quel pastore e a un cane che da rituale abbaia per dire che c'è e che ci siamo anche noi nel descrivere la saggezza della natura così bonaria nell'umore di una giornata serena in attesa di quel lampo di buio pronto a deturpare il paesaggio nel nuovo ordine delle cose.
Che gioia sarebbe, se qualcosa si rovesciasse. Se la lingua inaridisse E gli occhi parlassero; l'ipocrisia seppellita senza onore delle armi. Occhi puri, incorrotti dalla bocca. Palpebre immuni Da ogni infezione. Messaggi captati In religioso silenzio. Lunghi ed interminabili Discorsi Si alzerebbero trionfanti Sul ciarliero mormorìo. Occhi fissi, sganciati dall'imperio facciale, saprebbero ridere, senza arrestarsi.
Essere buono è dimenticare se stessi per pensare agli altri. Essere buono è perdonare pensando che la miseria umana è più grande della cattiveria. Essere buono è avere pietà della debolezza altrui pensando che noi non siamo diversi dagli altri e nelle loro condizioni forse saremmo peggiori. Essere buono è chiudere gli occhi davanti all'ingratitudine. Essere buono è dare anche quando non si riceve, sorridendo a chi non comprende o non apprezza la nostra generosità. Essere buono è sacrificarsi aggiungendo al peso delle nostre pene di ogni giorno quello delle pene altrui. Essere buono è tenere ben stretto il proprio cuore per riuscire a soffocare le sofferenze e sorridere costantemente. Essere buono è accettare il fatto poco simpatico che più doneremo più ci sarà domandato. Essere buono è acconsentire a non avere più nulla riservato a se stessi tranne la gioia della coscienza pura. Essere buono è riconoscere con semplicità che davvero buono è solo Iddio.