Scritta da: diezeit
in Poesie (Poesie personali)
Un tiepido e freddo languore
Si avvicinava verso il terremoto del cuore.
Questo di rado.
Non puoi mostrarti debole e zitta
Di fronte a coi tanta violenza e grazia
Nel far del male.
Sconcertata alla vista di un mondo vermiglio come
il sangue e la paura
come quelle grida che mi sforzo di non ascoltare e
di non vedere negli occhi di quei splendidi e sofferenti visi.
Mi sorprende che la folla non può stare alla larga
Dall'indifferenza e da se stessi.
Tutti dovrebbero preferire di stare nel corpo
Spigoloso di qualcun altro
Per soffrire al posto di qualcun altro.
Ma soprattutto
Sognare e vedere anche in una misera mollica di pane
Amore e gioia di vivere.
Commenta