Scritta da: NikkiPinki
in Poesie (Poesie personali)
Divorami,
sono carne e sangue.
Poi muori dentro di me,
lentamente.
Io sono la Vita.
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Divorami,
sono carne e sangue.
Poi muori dentro di me,
lentamente.
Io sono la Vita.
Attraverserò la strada
ascolterò musica
camminerò fiera
accetterò il suo sguardo
saluterò con un sorriso
gli passerò di fianco
lascerò scorrere il tempo
mi cadrà un libro
lo raccoglierà scusandosi
ci guarderemo fissi
e poi
come neve al sole
mi scioglierò...
Guardami
non sono più io...
Perdonami
se non ho più il coraggio...
Feriscimi
lo capisci che non sono io il tuo destino...
Uccidimi
ma tanto sono già morta...
Sola
nella stanza vago
inutili discorsi e parole infinite
perle e rose appassite
e guardo una notte non mia
una notte di stelle e coralli
riconosco tutti i miei sbagli
Un attimo è andato via...
ed è un attimo nella vita mia...
Prigioniero è colui che
assente, incosciente alla sua anima mente...
Prigioniero di un dolore che nelle vene scorre...
Lascia che sia un attimo nella vita tua...
Prigioniero, è forse eresia?
Il dolore è parte di te, Prigioniero ascoltati...
sangue... rosso... profondo
sangue voglio di te... ubriacarmi...
Prigioniero di un folle destino
ascoltati...
Lascia che sia un attimo nella vita tua...
decidi per me... vivi per me... ascolta...
acqua bevo... di te... del tuo respiro...
Prigioniero... catene d'argento color... con te per sempre
ed io... io muoio.
La triglia di Camogli
sbadiglia sugli scogli.
La triglia di Zoagli
riflette sui propri sbagli.
Voglio rubarti l'Anima,
accarezzare la A e poi sentirla mia,
lasciare che la notte scende su di noi
e aspettare il giorno
e così finché le notti non si incrociano
e i giorni non finiscono,
finché nei tuoi occhi non rivedo più i miei...
Scrivo di Anime,
due, vaganti
e ora sempre più lontani,
lascio per un po'... lo sai,
ma poi ritorno,
sempre.
Nulla è mai come prima
e mentre affogo nell'idea benevola che avevo di te
mi mordo un labbro...
Ascoltami Amore
perché se tu sei il colore degli attimi di follia
il caldo abbraccio di una sera
il destino che ti viene incontro
le dita nella cioccolata...
se sei tu questo...
Allora sei tu Amore
e se è vero che
nulla è mai come prima
abbracciami e in silenzio
disegna il mio corpo...
Perché le tue parole stasera
mi hanno fatto tremare l'anima
se mai ne avessi una.
L'hai squartata a metà,
perché il bene che ti voglio
è quanto di più male possa esistere al mondo.
E se Dio mi ha dato un'Anima
vorrei che ad ucciderla fossi tu.
E ancora Ti Amo,
anche ora, e ancora
ti amo.
Ora vedo il bianco del foglio
Mi inquieto a guardarlo
Questo potente scoglio
Poggiato sulla traiettoria del mio veliero
Mi ostacola e offusca il mio pensiero
L'acqua si stizzisce urla incazzata
Si interrompe brusca la mia traversata.
Rifletto, mi affanno e mi domando
Agli argini del burrone, in bilico, tremando
Come mai vedo l'essenza che sta svanendo
Consento agli stimoli di ingabbiarsi gelando
In un carcere di paure la pena stanno scontando
Vaneggio con la mente mentre il caos sta esplodendo
Penso alla mia musa, al mio intelletto
Ora mai è tanto che di pan e acqua si stan cibando
E ora di evadere da questo destino maledetto
È ora di dar luce e potenza alle parole scappando
Dall'ansia carceriera che tirannica mi ha stretto
Ai polsi manette che soffocano ogni mio vero comando.
Passeggiava assorto dentro fasci di luci
Respiro breve e intenso e passi scolpiti
Guardava evaporare emozioni come suffumigi
E inerte inondava il pensiero di ricordi gioiosi
Candidi eran i barlumi emanati dagli astri
quasi vento sul collo brividi casti
oh cara stella ferma i tuoi fasci
stanotte ho paura dei tuoi sentimenti fausti.