Le migliori poesie di Charles Bukowski

Poeta e scrittore, nato lunedì 16 agosto 1920 a Andernach (Germania), morto mercoledì 9 marzo 1994 a San Pedro, Los Angeles, California (USA - Stati Uniti d'America)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Andrew Ricooked

Buddha Chinaski dice

A volte
devi
indietreggiare
di uno o
due passi,
ri-
considerare

staccare
per un
mese

non
fare niente
non
volere
fare niente

la pace è
fondamentale
il ritmo è
fondamentale

qualsiasi cosa
tu voglia
non
l'avrai
provandoci
con troppa
insistenza.

Stacca
per
dieci anni

sarai
più
forte

stacca
per
venti anni

sarai
amcora più
forte.

Non c'è niente in
palio
comunque

e
ricorda che
la seconda cosa più bella
del mondo
è
una notte di sonno
tranquillo

e
la più bella:
una morte
serena.

Nel frattempo
paga la bolletta del
gas
se riesci
e
cerca di non
litigare con tua
moglie.
Charles Bukowski
Composta domenica 3 gennaio 2010
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    Scritta da: Gianni Marcantoni

    Sommosse

    Ho guardato questa città bruciare due volte
    durante la mia vita
    e l'evento più rilevante
    è stato la reazione dei
    politici di fronte
    alle conseguenze
    quando hanno
    proclamato l'ingiustizia
    del sistema
    e hanno reclamato un nuovo
    patto sociale per i disgraziati e per i
    poveri.

    Niente è stato modificato la scorsa
    volta.
    Niente sarà cambiato questa
    volta.

    I poveri rimarranno poveri.
    i disoccupati rimarranno
    tali.
    Quelli senza casa rimarranno
    senza casa

    E i politici,
    ingrassati dal paese, prospereranno
    per sempre.
    Charles Bukowski
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      Vecchio?

      In agosto avrò 73 anni,
      quasi ora di fare le valigie
      per un salto nel vuoto
      ma due cose
      mi trattengono:
      non ho ancora scritto
      abbastanza poesie
      e poi il vecchio
      che abita nella casa
      di fianco alla mia.
      Vivo e vegeto,
      a 96 anni.
      Picchia sulla finestra
      col bastone
      e manda baci
      a mia moglie.
      Capisce tutto,
      schiena dritta,
      passo svelto,
      guarda troppa tivù
      ma noi
      allora?
      Ogni tanto vado a trovarlo,
      ciacola
      ma non dice cazzate,
      tende a ripetersi
      un poco
      ma vale quasi la pena
      di riascoltarlo.
      Ero da lui
      un giorno e ha detto:
      "sai, presto
      tirerò le cuoia..."
      "mah," ho detto io, "non ne sono
      così sicuro..."
      "Io sì," ha detto,
      "perciò, che ne diresti
      di fare un cambio con casa mia?"
      "Certo la tua è carina."
      "ma non so se puoi darmi
      quello che voglio in cambio..."
      "Dipende, mettimi alla prova."
      "Bè," ha detto, "vorrei un nuovo
      paio di testicoli."
      Quando morirà il vicino
      sarà difficile riempire
      il gran vuoto che lascia.
      Mi sono
      spiegato?
      Charles Bukowski
      Composta mercoledì 25 settembre 2013
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        Scritta da: mor-joy

        Sprecare la vita

        Lamentele infime e triviali,
        costantemente ripetute,
        possono far ammattire un santo,
        per tacere di un bravo ragazzo
        qualunque (me)
        e il peggio è che chi
        si lamenta
        nemmeno si accorge di farlo
        a meno che non glielo dici,
        e perfino se glielo dici
        non ci crede.
        E così non si conclude
        niente
        ed è solo un altro giorno
        sprecato,
        preso a calci,
        mutilato
        mentre il Buddha
        siede nell'angolo e sorride.
        Charles Bukowski
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          Scritta da: Andrew Ricooked

          Ahi ahi ahi

          Il tizio gestisce una libreria
          ci vado e autografo i miei libri per
          lui
          e lui mi impone sempre qualche libro
          qualcosa del genere declino-e-vita
          difficile
          ma questi libri sono scritti da
          opinionisti
          di giornali
          professori, nati-nella-bambagia,
          ecc.
          E questi hanno visto tanta vita reale
          da bassifondi
          quanto un parroco di campagna;
          le loro vite
          sono state tanto avventurose quanto
          una spolverata allo scaffale della
          libreria
          e nessuno di loro ha mai saltato un
          pasto.
          Questi libri sono ben scritti,
          a volte brillanti
          un filo
          arditi
          ma c'è una sensazione dominante
          di agiatezza
          nella scrittura e nella
          vita.
          I libri mi cadono dalle
          mani.
          Questo tizio della libreria deve
          cominciare a pensare a
          qualche altro tipo di
          compenso
          per me
          che gli autografo i miei libri
          perché leggere queste cagate
          deliziosamente
          stampate
          non fa che ricordarmi
          ancora una volta
          che sto gareggiando solo
          contro
          me stesso.
          Charles Bukowski
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            Uomo e donna a letto alle 10 pomeridiane

            Mi sento come una scatola di sardine, disse lei.
            Mi sento come un cerotto, dissi io.
            Mi sento come un panino al tonno, disse lei.
            Mi sento come un pomodoro a fette, dissi io.
            Mi sento come se stesse per piovere, disse lei.
            Mi sento come se l'orologio s'è fermato, dissi io.
            Mi sento come se la porta fosse aperta, disse lei.
            Mi sento come se stesse per entrare un elefante, dissi io.
            Mi sento che dovremmo pagare l'affitto, disse lei.
            Mi sento che dovresti trovare lavoro, disse lei.

            Non me la sento di lavorare, dissi.

            Mi sento che di me non te me ne importa, disse lei.
            Mi sento che dovremmo far l'amore, dissi io.
            Mi sento che l'amore l'abbiamo fatto fìn troppo, disse lei.
            Mi sento che dovremmo farlo più spesso, dissi io.
            Mi sento che dovresti trovare lavoro, disse lei.
            Mi sento che dovresti trovare lavoro, dissi io.
            Mi sento una gran voglia di bere, disse lei.
            Mi sento come una bottiglia di whisky, dissi io.
            Mi sento che finiremo come due ubriaconi, disse lei.
            Mi sento che hai ragione, dissi io.
            Mi sento di mollare tutto, disse lei.
            Mi sento che ho bisogno d'un bagno, dissi io.
            Anch'io mi sento che hai bisogno d'un bagno, disse lei.
            Mi sento che dovresti lavarmi la schiena, dissi io.
            Mi sento che tu non mi ami, disse lei.
            Mi sento che ti amo, dissi io.
            Mi sento quel coso dentro adesso, disse lei.
            Anch'io sento che adesso quel coso è dentro di te, dissi io.
            Mi sento che adesso ti amo, disse lei.
            Mi sento che ti amo più di te, dissi io.
            Mi sento benone, disse lei, ho voglia di urlare.
            Mi sento che non la smetterei più, dissi io.
            Mi sento che ne saresti capace, disse lei.
            Mi sento, dissi io.
            Mi sento, disse lei.
            Charles Bukowski
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              Scritta da: Gianni Marcantoni

              Show business

              Marty, ascoltami, tutte le star
              saranno lì!
              So che non ci guadagnerai nemmeno un soldo!
              Ma sono ottime pubbliche relazioni!
              Il pubblico ama queste serate
              di beneficenza per i malati di aids, marty!
              Così capiscono che hai
              cuore, così capiscono che
              hai anima!
              Chiedi a qualsiasi p. R.!
              tutti i loro clienti lo
              fanno!
              Prendi sammy d.! è tuo
              amico, che cosa pensi che gliene freghi
              se qualcuno muore di aids?
              Sa che il guadagno arriverà
              dopo
              quando farà la prossima parte importante!
              Svegliati, marty!
              Lo fanno tutti!
              Stai attento o il pubblico presto si
              chiederà: "come mai marty mellon
              non partecipa a nessuna serata di beneficenza per
              i malati di aids?"
              Quella è la fine, marty!
              Per te!
              Hai capito?
              Eh?
              Forza ragazzo!
              Mi hai appena fatto cagare sotto
              dalla paura!
              Allora, la prossima è fissata per
              il 20 giugno, ti metterò nella
              lista, tutti i paraculi della città
              saranno lì.
              Charles Bukowski
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                Scritta da: Andrew Ricooked

                Ricordatelo

                Credere a ciò che dicono o scrivono
                è
                pericoloso
                specialmente se dicono o scrivono
                cose esageratamente grandiose
                su di
                te

                e tu
                sei sciocco quanto basta per
                crederci.

                Poi saresti pronto a rompere la
                macchina fotografica quando qualcuno tenta di
                fotografarti in
                pubblico.

                O potresti ubriacarti
                a casa tua
                e sparare dalla finestra
                al tuo vicino
                con una 44 magnum.

                O potresti comperare un
                automobile costosissima
                per poi innervosirti
                con quelli meno ricchi
                sulle loro vecchie auto
                che frenano la tua corsa
                in
                autostrada.

                O potresti sposarti
                troppe volte
                o avere troppe
                fidanzate.

                O potresti andare in Europa
                troppo spesso
                o drogarti troppo
                spesso.

                Potresti
                maltrattare
                i camerieri.

                Respingere
                i cacciatori
                di autografi.

                Potresti perfino
                uccidere
                qualcuno.

                O
                in migliaia
                di altri modi
                potresti alla fine anche
                uccidere
                te stesso.

                Molti
                lo fanno.
                Charles Bukowski
                Composta domenica 3 gennaio 2010
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                  Rimpatriata

                  Il gatto m'ha spruzzato
                  il computer
                  e lo ha messo
                  ko.

                  Così rieccomi
                  alla mia vecchia
                  macchina da scrivere.
                  È più
                  resistente.
                  Sopporta
                  piscio di gatto,
                  birra vino
                  rovesciati,
                  cenere di sigaro
                  e sigaretta,
                  praticamente ogni cazzo
                  di cosa.
                  Mi ricorda
                  me stesso.
                  Bentornata
                  vecchia mia,
                  dal vecchio
                  tuo.
                  Charles Bukowski
                  Composta mercoledì 25 settembre 2013
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                    Pioggia

                    Un'orchestra sinfonica.
                    Scoppia un temporale,
                    stanno suonando un'ouverture di Wagner
                    la gente lascia i posti sotto gli alberi
                    e si precipita nel padiglione
                    le donne ridendo, gli uomini ostentatamente calmi,
                    sigarette bagnate che si buttano via,
                    Wagner continua a suonare, e poi sono tutti
                    al coperto. Vengono persino gli uccelli dagli alberi
                    ed entrano nel padiglione e poi c'è la Rapsodia
                    Ungherese n. 2 di Lizst, e piove ancora, ma guarda,
                    un uomo seduto sotto la pioggia
                    in ascolto. Il pubblico lo nota. Si voltano
                    a guardare. L'orchestra bada agli affari
                    suoi. L'uomo siede nella notte nella pioggia,
                    in ascolto. Deve avere qualcosa che non va,
                    no?
                    È venuto a sentire
                    la musica.
                    Charles Bukowski
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