Scritta da: dantino
in Poesie (Poesie d'amore)
Per te
Chiedo al tempo le parole e i gesti, sono in un delirio di emozioni, a volte dolci, a volte disarmanti, ti penso sempre e mi consegno al vino, scrivo.
Composta mercoledì 10 marzo 2021
Chiedo al tempo le parole e i gesti, sono in un delirio di emozioni, a volte dolci, a volte disarmanti, ti penso sempre e mi consegno al vino, scrivo.
Lontano è dei mirtilli il tintinnio, e le foglie nel vento cambian di colore, settembre prepotente ci riporta al dunque, di far legna e di guardare avanti, il freddo della vita solenne incombe.
Mancava al mio giardino un fiore
Che desse vita al resto
All'oleandro, al pesco, al rosmarino
Nel mio deserto senza un rivo d'acqua
È nata una ginestra
Ed il profumo ha trasformato il tutto
io che irroravo intorno con poca abbondanza
così distratto
come il passar di un vivo tra le tombe, oggi...
Il ticchettio di questa pioggia nuova mi confonde
questa sete troverà pace.
Senza che si senta il botto e si scorga luce
In questo buio sentiero
non esiste mistero
Ho un fiore nella mano
che non colsi
e un secchio
con dei piccoli pesci
nel pescoso inverno della vita
rifiutai l'incontro con la morte
moribondo eterno
figlio di un temporale
padre, genitore cruento e distratto, Dio di me stesso, abdico alla sorte.
Ch'io non sappia più nulla,
da qui al giorno del tramonto,
Come una pietra
Che dorme nel barlume d'ogni certezza
Lascio la mia stoltezza crogiolarsi
Nel porcilaio dei filosofi
Ch'io non sappia più
Della chiocciola sgusciata
Della mucca scuoiata
Del volo dell'anatra allevata
Ch'io dorma fino all'ultima goccia di sogno
Questo vivere che pare un morire, agli ordini di una disgrazia del pensiero,
che ogni minuto mi uccide.
In questo universo
siamo sterili gocce presuntuose
capaci di piangere sui fiori
moltiplicandoci
moltiplicandoli.
Morire solo
la mia aspirazione ultima
senza rimorsi e speranze
solo io e la vita che volentieri abbandono.
Solitudine
è il tempo che scorre in un lago ghiacciato
è il vento che soffia in un campo
appena tagliato
è il silenzio, la morte del corpo di un bimbo
il freddo del tempo che giace
solitudine
è la neve che cade nel buio
che copre alla terra il tiepido caldo di un pezzo di pane
il freddo che avvolge le case
solitudine è essere soli
come i monumenti che riempiono i cimiteri
come i tanti cipressi,
candele di ghiaccio che sembrano tante catene
riposo di fuochi, di fatui pensieri
solitudine
è polvere sopra i bicchieri
è foglie, migliaia di foglie
che coprono i passi di ieri
solitudine è essere soli
come quando arriva la morte
e ti prende per mano
vieni colto come cogliere un fiore in un prato
disteso in un letto di rose tra dolci guanciali
sei solo ma... coraggio
il peggio è passato.
Potrei servirmi di te,
dei tuoi servigi amorosi,
ma non è così che sarei soddisfatto,
provo più amore nell'aiutare che nel venire aiutato,
è così che funziona,
amare per amore, non per essere amati.
Cerco un equilibrio ogni volta che respiro la parte migliore di me.
Faccio attenzione a non alterare il profumo dei fiori e l'immagine degli sguardi perfetti.
La mia anima sopravvive ai miei continui sbalzi d'amore, li tollera, sebbene non li condivida.
Soffro di pentimento continuo per la mia innocenza
A volte dispongo di me con la medesima cura che ha un serpente costrictor con la sua preda. Mi amo talmente da ingoiarmi, e un piccolo rutto mi separa dall'umanità.
Piango ad ogni incrocio di sofferenza
Fu tardi che nella meridiana della notte
mi accorsi che un lampo mi aveva sgualcito la giacca e strappato un bottone dal cuore, tanta era la pioggia che d'improvviso mi trovai fradicio d'amore.