Scritta da: alessandro82
Ti svegli
a malapena il respiro
quella coscienza infinita
di una visione cosmica
e il sorriso
è l'unica cosa che capisci.
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Ti svegli
a malapena il respiro
quella coscienza infinita
di una visione cosmica
e il sorriso
è l'unica cosa che capisci.
Un bambino
che piange
il giorno che nasce
la sposa irrequieta
un'alba scalfita
quel bacio a metà
il passato dormiente
il riflesso di un sogno
la divina attesa.
Aprire gli occhi
e non pensare ai ricordi
nutrire il vuoto
e coprire l'assenza
lasciar da parte la malinconia
e all'istante
finalmente
vivere.
Così
in un abissale silenzio
cresce il mare
ugualmente
il mio amore
poggia su ogni parola
viaggia su ogni filo d'erba
si aggrappa al più flebile appiglio
talmente invisibile
da diventare inarrestabile.
Stelle filanti
sentinelle oscure
si dirigono avvincenti
nella realtà specchiata
armoniosa e cruenta
smaniosa di vita
in cerca di qualcosa.
Ama quel che hai
non vivere il sogno
fallo vivere
e la notte passerà
come una tempesta
qualsiasi.
L'angoscia non è disperazione
nessuna pace è tranquilla
perdere non è la sconfitta
e le delusioni non sono rimpianti
lo sai se non te lo chiedi
che il problema non è l'errore
che dimenticare non basta
e quello che si è provato resta.
Ci vuole sintonia
ricordo
magia
la vita che vivi
l'attenzione che ci metti
quello che dai
dipende da quello che ottieni
un sorriso è un mistero volubile
il tempo sprecato
prezioso come
l'aria.
Due anime
opposte ma simili
certe e impaurite
vicine ed assenti
proseguono il cammino
e si fermano
felici se insieme
senza condizioni
e con mille motivi.
Ho colto nel segno
una rosa
una frase
il sogno
me ne approfitto
e non me ne curo
poi come se non bastasse
tutto ciò
finisce.