In tua dolce compagnia è bello naufragare ma lassù per l'universo siam giunti alla deriva di un pianeta, ahimè, deserto e, senza cinguettio di uccelli né sibilo di vento manca pure la natura col profumo e i suoi colori, non c'è niente da poetar. E quassù da soli adesso, non ci si può manco toccar, l'eternità del tempo, nostra pena capitale, sarà dura da scontare per aver turbato le menti e tediato finanche i cuori, tu in veste di donna fatale ed io con l'ardire del poeta.
Quando i giochi vanno male io ripiego sulla morale, sarà pure per disegno fatale ma per l'esito letale divento ancor di più un misero mortale. Sono un giocatore nato perdente sol per fato ma ancor non mi raccapezzo se gli occhi addosso me li mettono quaggiù mi vengono di lassù o sono del solito belzebù. Con un poker di re servito una donna d'incastro... tutta nera di picche, di certo per ripicca, con una scala reale mi mandò gambe all'aria. Al tredici miliardario, ci pensò, invece, un uomo in giacca nera e con un gol fuori orario mi azzerò l'onorario. Ripiegai sul totogol, sui gol a grappoli ma per disegno divino il fatal destino mi sfilò il bottino... era l'unico otto ma l'ineluttabile sorte mi rifilò un fagotto e mi fece il cappotto. Adesso, di giochi in gioghi, la roulette insolvente, il blak jack insolente e la bolletta perdente mi fanno uscir di mente ma, per mia gran fortuna, l'anima mi richiama ed è la sua ispirata scrittura che infin mi rianima.
Al vivido tepore dei raggi del sole si risveglia la natura in tutto il suo splendore, gli alberi sono in fiore e sul verde dei prati variopinti colori con una farfalla che vola di fiore in fiore. È già primavera e al profumo dei cuori risorge l'amore secondo il disegno di nostro Signore, sempre più offeso da assurde pretese che riducono la vita a un vero mercimonio senza il sigillo del matrimonio. E la maternità surrogata, davvero tanto involuta perché arreca offesa all'anima del nascituro, concepisce da qui lo squallore della vita.
Il pensier costante talor assillante in testa imperante è l'idea del bello ed ecco la donna in veste di amante. È un'artistica creatura che rispecchia la natura con depressioni e rilievi reali, quelli mentali te li scatena a parte. E così da un'afrodisiaca altura lungo una folta radura giù a valle si cela, tra due protuberanze talor tumide rilevanze, una paradisiaca apertura donde per stretta fessura, cavità virtuale e non certo virtuosa, si accede alla fucina della vita. Senza alcun complesso ma con un naturale amplesso lungo questo percorso si genera l'amor filiale, premessa familiare, per un rapporto non banale (solo carnale sarebbe bestiale!) ma tanto mentale e la gioia sentimentale sublima l'amor con l'apoteosi sensuale. Allor la sinfonia della voce è melodia per le orecchie, l'armonia del corpo è la bellezza per gli occhi, lo splendor della luce natia è la dolcezza per il gusto con la sinuosità anatomica a stimolarti il tatto e il profumo di donna lo senti dall'olfatto. Su questo antico senso del cervello primitivo germogliò il pensier e sbocciò la donna, idea del bello e bellezza ideale, ma tra pensier e idea, se l'amante è la donna ideale con una moglie troppo pensante e talor anche pesante, l'ideale di donna è solo la mamma.
Mio nipote, se sol mi vede mi associa con il pallone ma poi invece di calciare lo prende tra le mani e me lo butta in faccia. Per un illuso calciatore è una vera umiliazione, altro che punizione, se un perspicace bimbo di appena un anno di già ti capisce ma poi tanto infierisce.
Cercando la donna mi sorrise una musa e l'atto d'amor divenne così un abuso. D'allor mi si è scatenato pure un complesso se la mente di giorno si bea di un seducente pensiero che, nel buio della notte ed in pieno amplesso, prende le sembianze di un sedicente fantasma in veste di candida luce. Da qui mi residuano questi soliti versi che accomunano, ahimè, la donna con la poesia e l'atto d'amor diventa così un luminescente sogno nonché evanescente desio.
Con variegati innesti alla luce, sole imperante di giorno e miriade di stelle la notte, risplenderà la fioritura di variopinte gemme in una vasta gamma di colori. Da questi profumati germogli verranno alla luce dolci frutti, prelibatezze di ogni stagione, generati dal vero amore nella sua splendida veste di luce. È proprio questo il momento con il risveglio delle anime di prendere finalmente coscienza che siamo tutti fratelli su questa benedetta terra con l'unica certezza, nonché luminosa speranza, che Dio esiste. È questo il mio sogno ispirato della pace mondiale.
Di fiore in fiore la farfalla si posa, di cuore in cuore aleggia la donna, di fiore in cuore sboccia l'amore, di cuore in fiore vi è profumo di donna. Di cuori in fiori in quadri realizzi un tris di donne, il poker lo rifiuti scartando la picche. Ne scegli una, ti innamori, la rincorri e la impalmi. Che emozionanti giochi e che folli notti insonni, carte e donne, seppur spesso perdenti, con la mente in fumo e a rischio di infarto il cuor per troppo fumo. Cara regina, di cuori, di fiori e di quadri, che la vita ti arrida, ti sorrida e ti inebri, ti invada, ti impregni e ti pervada, ti inondi e ti sprofondi, per carità non ti affondi a rischio, ahimè, di affogare ed annegare, ma ti sommerga di gioie infinite. Solo così per sempre indosserai il sorriso (che dolce visione!) che tanto ti dona e ti calza così bene sul viso.
Quando ti vedo passar dall'aorta alla porta e ti sento spiegar, o dolce ecografista, il mio fegato brilla mentre io già son brillo, poi un tal brivido mi prende che proprio all'istante, a mò di gabbiano, comincio a volare e ad ali spiegate finanche a volteggiare ma è solo un delirare. Quel bruto pensier che mi ti fa desiar, mia Musa divina, d'incanto s'appanna e subentra il canto, di poi per lo stress inizia il processo di transaminazione ed è la glutammina che mi pervade il cervello e mi eccita il neurone. Proprio a questo punto si illumina il pensiero per la materia andata e, in tanta luce, la mente si compiace, l'anima si dà pace e perfin lo spirito finalmente tace.
Se anche in testa, così come nel cuore, ti rimbomba forte un tono sempre ritmico e musicale fermati ad ascoltare questa dolce melodia. È la tua coscienza, portavoce dell'anima, che ti spinge a dar senso con l'amore alla vita nel pensiero costante del bene degli altri. Si concretizza così quel gran divino dono a nome di umana sensibilità in veste di candido velo che accarezza e copre la tua splendida anima: è questo il sistema spirituale.