Divina musa, mia dolce poesia, in tanta armonia e per la tua melodia, di te ormai folle, non hai più scampo e in piena pazzia un dì ti rapirò. Per morbosa gelosia ti occulterò in una profonda segreta, lungi da occhi indiscreti, per godere solo io la tua splendida luce che ha dato alle mie corde la voce e finanche ai sensi la pace. Coprirò i tuoi lamenti di tenere carezze, colmerò i tuoi pianti di limpidi baci e alle tue rimostranze ti immobilizzerò con morbidi abbracci. Ti lascerò andar via solo se finalmente mi darai un nome e in veste di cupido, messaggero dell'amore, con te mi farai volare all'infinito in eterno verso orizzonti di luce.
La vita terrena originò a bagnomaria sul brodo primordiale e da sei elementi in cottura sulla fiammella solare si pervenne all'unità cellulare. Il carbonio formò la mappatura, l'azoto disegnò l'architettura, il fosforo tramò l'impalcatura e lo zolfo stabilizzò la struttura sull'acqua con ponti disolfuro. Dal minerale al vegetale l'animale ritornò al naturale con la sepoltura e nella madre terra vi rimase l'ossatura ma è tempo di rinascere come splendida creatura.
Una musa per medicina risolve la terapia con l'effetto farmacologico di una fiala di cortisone... allevia i dolori per l'ispirazione, alleggerisce la materia per decalcificazione e mette di buonumore per l'euforia. Passi, pertanto, dalla depressione alla passione di follia in poesia e dal dolor del canto sboccia l'amor d'incanto. Te la prescrivo... non certo la mia!
Donna mia fatale, tra amor folle e fugace ormai non trovo pace, allor lasciati toccare mi devo rianimare... basta sol che senta la tua anima pulsare. Ma ti devi spogliare per farti visitare alfin di ispezionare la simmetria del tuo corpo indi palpare l'armonia delle tue forme ed infin auscultare la melodia del tuo cuore. Sono un medico all'antica e, senza la buia ecografia, a me la diagnosi di donna piace farla dal vivo alla luce del suo dolce sorriso.
Il primo giorno dell'atto creativo sul buio delle tenebre dell'abisso, con la materia informe vagante al caso, il Supremo Sol profferì sia luce e luce fu in questo immenso caos. Nel secondo giorno creativo l'Eccelso Fattor separò la distesa celeste dall'azzurro marino donde emerse l'asciutto della crosta terreste e così con cieli e mari fu terzo giorno. Con le erbe a far semenza originò la vita vegetativa e, con prati verdeggianti, alberi fruttificanti, fiori variopinti dai profumi inebrianti, d'emblée fu vegetazione lussureggiante. Nel quarto giorno il Supremo Autor dipinse il firmamento con la luna e tante stelle e alla maggiore ordinò di presiedere al giorno e di scandire il tempo negli anni con l'alternanza delle stagioni. Al tiepido calor dei raggi solari di poi all'alba del quinto giorno vide luce anche la vita animale con schiere di pesci sfavillanti nei riverberi marini delle acque cristalline e, con volo pindarico, dal blu marino all'azzurrino stormi di uccelli dalle piume colorate a volteggiar nei cieli con l'armonia e la sinfonia delle loro dolci melodie. Siam così giunti al sesto giorno e, dopo mare e cielo, anche la terra si animò di ogni specie di animali dai rettili striscianti ai ruminanti, dal lupo ululante alla pecora belante fin al pianto dell'asino ragliante. Il Supremo Amor infin a sigillo della sua arte suprema formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente a sua immagine e somiglianza. Ultimato l'atto creativo, il Creatore si riposò, benedisse il settimo giorno e lo santificò dopo tante mirabilia.
Da tempo canto una musa dal cognome diffuso piuttosto famoso... specie per le pizze, ma lei è di tutt'altro ramo... buono per il forno a legna ed allora anche la pizza, al pari della musa, diviene una prelibatezza tutta da gustare.
Che allegrezza questo cuore sente quando nasce il bambino all'oriente, scende una stella tanto risplendente per salutare Voi Santo Bambino e l'angelo diceva di gente in gente dicendo pace in terra e gloria a Dio.
Con il pensiero vigile (Cartesio) inizia il razionale (Hegel) ma la ragion pura (Kant) è intellettuale (Aristotele) con la morale (Socrate) il suo ideale (Platone). Il divenire è reale (Eraclito) ma solo l'essere è immortale (Parmenide) nell'Unità originale (Pitagora) lungi dalla verità verbale (Protagora). Dagli atomi ecco il minerale (Democrito) indi i semi per il vegetale (Anassagora) e con le radici naturali (Talete, Anassimandro e Anassimene) finanche l'animale (Empedocle). L'alito vitale illuminò l'animale con la coscienza morale e la luce spirituale sublimò l'amore filiale a immagine divina.
Con il passar degli anni, mia dolce modella, diventi sempre più bella, sei il mio fiore all'occhiello, un vero gioiello che mi dà l'idea del bello. Oggi si festeggia Platone, l'inventor dell'amore il cui bianco candore da sempre seduce davver tanto produce e lassù in alto conduce nel regno della luce. Buondì natale, merry Christmas, mia musa fatale, tu sfiori gli anta mia madre ne fa cento, entrambe mi avete donato il più bello tra dolori e amori... l'afflato vitale e la rinascita spirituale.
I sensi dell'anima si chiaman sentimenti e siamo in tema di patimenti. Con la pietà s'inizia a patire, con la carità si comincia a capire ma è la bontà che ti fa gioire. La gelosia, invece, ti porta all'invidia e di risentimenti e rancori pervieni all'odio nel suo gelido squallore. Solo se apri gli occhi ti ravvedi, infin, alla luce dell'amore.