Eterea mia modella, sol vivido pensier, nella tua veste di bello di Te perduto cervello, un dì sarò il tuo artista. Non so scolpirti il corpo da inetto materialista e non sarai una Venere di Milo, non so dipingere il tuo volto e neppur sarai Monna Lisa. Ma con il pudor del moralista so ben tratteggiarti l'anima che in viso ti traspare con il suo seducente sorriso e la sua limpida bellezza in Te è piacente dolcezza. È questa l'impronta del bello che da sempre riflette la luce, fa tanto sospirare l'amore e ispira in versi la voce. Infin quel fatal dì, con mente e coscienza d'intesa, illuminando il pensier e spiritualizzando la materia, la sua vision regalerà a tutti... finalmente la pace.
Da tempo vado matto per una vettura, è limpida di un candido colore che a me appare come un bianco candore e per la sua particolare targa, son certo, la riconoscerei tra mille. Appena da lontano l'intravedo le faccio l'occhiolino con gli abbaglianti ma pure lei come la padrona al volante di me non si cura e passa avanti. Solo quando è sola nel parcheggio mi permette tutto e, lungi da occhi indiscreti, si lascia anche con dolcezza accarezzare. Adesso, però, sempre più io mi domando... la Musa non sarà mai una megera se mi ha così davver tanto stregato? Un dì la presi in prestito mentale solo allo scopo di diventar poeta seppur un pensierino ce l'avevo, ma visto che pure lei è un'arpia d'ora in avanti mi terrò a distanza. State certi, però, che per il mio gran canto un bel dì, di sicuro, mi pagherà il conto.
Solo al pensier sei bella, Musa divina, proprio pertanto son davver folle! Se ti vedo mi confondo, poi ti penso e sprofondo, infin ti sogno, mi risvegli, l'intera notte insonne passo tra rime e versi e così mi spasso per vederti poesia. Questo è il mio amor sempre compresso tra pensier sensuale e coscienza morale, è naturale e conflittuale da quando ci fu la colpa originale. E così tra razionale e spirituale della donna mi rimane l'ideale. Son certo, verrà giorno, presago il cor mel dice, che in vita rinsavirò, non più insanirò e alla luce del bello per solita mania sarà eterna follia.
Musa mia fatale, vederti fu splendido abbaglio, conoscerti è stata vision del bello, pensarti è vera mania, amarti sarebbe pura follia, sognarti sarà solo utopia. Convien allor ammirarti, sei uno spettacolo da prima fila ma per ascoltarti è d'obbligo allacciar le cinture per volar con la melodia della tua voce che d'incanto dona l'oblio e finanche conduce alla sublime estasi della viva luce.
È pieno esaurimento sarà innamoramento o, ahimè, è decadimento. Ma son versi pure in rima allora qui c'è lo zampino di una musa su un matusa con la mente ormai fusa e poeta sol per caso. È bella intesa spirituale senza nulla di carnale ma si sfora nel mentale e, col rischio della molestia come la corte di una bestia, però si entra nel legale e siamo in tema di penale per dover così decidere a chi spetta infin pagare, al poeta che infierisce o alla musa che subisce e talora s'infastidisce per non dir s'inviperisce, un cuore affranto dal dolore sempre più infranto dall'amore.
Esisto per amare veramente secondo i dettami della coscienza, spirito nella materia e luce della verità che si trova tra le certezze della mente alla ricerca del senso della vita, che è sempre tanto amore e realizza l'anima nella sua vera essenza e con la tua presenza nella luce per l'eternità.
Dolce Musa, dal vivo, de visu e in voce, sei immagine inebriante, visione illuminante e melodia estasiante. Che spettacolo affascinante, sei scenario da paradiso! Mi rigenerasti l'anima e colpo presi ma contro ti tesi agguato immortale. Sublime amore, da sempre sognato e tanto agognato, il dì del sempre, già in dolce attesa, per sempre saremo e insieme vivremo da eterni amanti.
Quando l'amor prende l'anima s'accende, uno spirito invadente m'illumina la mente e proprio all'istante un pensier lucente in versi risplende. Se tanto il cuor seduce e il bello traduce allor si forma una condensa di luce che in alto mi conduce tra le stelle del creato e la buia mente divien volta stellata di luce firmata. L'anima è amore, coscienza solare e il suo mantello alare mi fa sempre più volare di follia in poesia a spasso per l'universo.
L'amore e il bello sono amanti immortali con la coscienza del bene valore universale. Siamo nel cuore dell'anima con toni e pause in armonia a scandire la dolce melodia della coscienza morale, verità e luce universale.
Con lo spirito nasce il pensiero con la coscienza sboccia l'amore e con l'anima spunta quel fiore che ti regala la vita nei suoi colori e te la profuma dei suoi valori.