Le foglie si lasciano cullar dal vento che oggi si comporta in modo strano, si calma si avvicina e mi sussurra piano, lasciati andare vieni con me dammi la mano, ti voglio far vader da dove vengo, voglio spiegarti perché a volte la mia forza non trattengo. Nel mio girovagare per il mondo quà e là, son molto preoccupato, da quello che io vedo, state facendo a pezzi la vostra umanità, vi devo dare merito perché sapete correre forte, più di mè. Io bene o male soffio seguendo le mie mappe, ma voi non avete più mete e non fate tappe, il mondo è così bello così vario, e voi? Riuscite a farlo andare all'incontrario, sono sicuro che sballerete anche il fuso orario. Mi accorgo sempre più del vostro modo ipocrita di compiere le azioni, e questo spiega la vostra bravura nel generare confusioni, per colpa vostra faccio fatica a ritrovar le otri di vento, per colorare le stagioni. Ora ti lascio, ti devo salutare ti rimetto a terra, madre natura chiama, mi ha chiesto di provare a spazzar via la guerra. Ma prima di lasciarti in questa splendida mattina, vi prego unitevi e fate in modo di riprendere quello che avevate prima. Da parte mia ti dico che soffierò dentro le vostre menti finché ne sarò capace, parole che parlano d'amore, unione e pace, continuerò a soffiare vento cadldo ai vostri cuori, facendovi sbocciare nuovi amori. E ancor più forte soffierò per liberarvi dai vostri scompigli, ma voi mettetecela tutta, pensate ad un mondo più pulito. Pensate ai vostri figli.
Case affacciate dentro vecchi cortili camice stese ad asciugare ricordan burattini appesi ai fili cerniere di metallo arrugginito sorreggono ormai stanche portoni che hanno dato asili
Cantine buie nascondono i fantasmi nati dai giochi per pagare pegno attento! Dietro la porta c'è il pirata con la gamba di legno
I magici castelli protetti da alte mura fatte di cartone attacchi improvvisati da villici guerrieri fuoriusciti da una tenda