Case affacciate dentro vecchi cortili camice stese ad asciugare ricordan burattini appesi ai fili cerniere di metallo arrugginito sorreggono ormai stanche portoni che hanno dato asili
Cantine buie nascondono i fantasmi nati dai giochi per pagare pegno attento! Dietro la porta c'è il pirata con la gamba di legno
I magici castelli protetti da alte mura fatte di cartone attacchi improvvisati da villici guerrieri fuoriusciti da una tenda
Sono locomotiva e non ho mai messo freno al nascer delle cose mie d'istinto in viaggio verso una giornata grigia o un cielo variopinto
Non ho mai parcheggiato il cuore alla stazione non è mai stato fermo viaggia in simbiosi all'emozione
Poche volte son rimasto sui binari e poche anche le volte che ho rispettato orari
Nel diario mio di bordo qualcosa ho annotato so quando son partito i posti dove più mi son fermato o quelli che andando via guardavo indietro
Continuo e vado avanti accrescendo sempre più in velocità fermate obbligatorie le necessità
Ad ogni viaggio sento il peso l'aumentare dei vagoni vagoni d'esperienze ricordi ed emozioni brucia nella caldaia il combustibile delle passate mie stagioni
Non mi sono mai chiesto la via presa dove vada e non mi chiederò mai se era giusta questa strada.
Fiori che ridono al nascere del giorno ruotando le corolle ombre notturne rimaste in sospensione trovano spazio tra le zolle richiami d'acustica natura emettono le raganelle saltando come molle
Cicale si preparano a ripetere lo stesso suono dalle mèsse antiche hotel seminterrati alloggiano le instancabili formiche entate sotterranee gli ampi magazzini che conservano le spighe
Travi di piccole radici che sviluppano potenza a piante dal fusto fiero trattengono le frane in gallerie dove passeggiano le talpe dal lucido pelo.
Esprimo grato ringraziamento alla natura quando mi porta in cielo.
Alterniamo giorni pigri a giorni di continuo movimento non dando ascolto al corpo se ci sentiamo stanchi esagerando a volte facendo movimenti non usuali restando fermi poi per alleviare i fuoriusciti mali.
Oltrepassare i propri limiti non ci rende più speciali.
Mi scusi per favore può indicarmi questa strada? Mi spiace ma non son di qui e non so nemmeno dove vada
A tutti è capitato o capiterà di pronunciare il none di una strada o una piazza di città
Le vie della concordia o i viali della vittoria usar memoria immaginaria dovendo nominar l'emilia l'appia antica o la salaria
Alzare i pugni chiusi al cielo o battere le mani nelle affollate piazze dedicate ai partigiani
Le strade dedicate ai musicisti ai poeti agli inventori la lunga fila dei pittori
Ci sono strade e piazze che con onore mi piace nominare indicare dovermici trovare anche se pronunciandole mi si stringe il cuore come stretto da corda di rafia
Sono le stade e le piazze dedicate a chi ha lottato per sconfiggere