Apro la porta alle emozioni, si lo faccio spesso, non chiudo più il mio cuore, loro lo sanno e non chiedono permesso, trovando spazi giusti orientano il cammino verso quei sentimenti riposti in malomodo, neutralizzando angosce che son legate al cuore come un nodo, esonerando vecchie sensazioni lavando via quel po' di rabbia che non trova spiegazioni. Apro la porta alle emozioni, si lo faccio ancora. E' vita l'emozione ed io la vivo ora.
E adesso tiri dritta, non cerchi più i miei occhi tra la gente, provo a chiamarti ma muro ormai divide un cuore che non sente. Sogni cercati evadono dal fondo mio dell'anima, faccio di tutto per non farli andare via per trattenere questa favola che già sentivo mia. Mi faccio strada tra i dubbi e le domande rimaste in sospensione, ma non trovo risposte forse non c'è ragione. Socchiudo gli occhi e ascolto nel silenzio quel che resta di una splendida emozione.
Ho voglia di star vicino ai tuoi pensieri, ho voglia di domani senza ieri. Ho voglia di vederti senza veli di dolore, ho voglia di sentirti di sentirti con il cuore. Ho voglia d'incontrarti ad ogni sorgere del sole, ho voglia di parlarti con parole sempre nuove. Ho voglia di percorrere con te qualsiasi giorno, ho voglia di baciarti ad ogni mio o tuo ritorno. Ho voglia di tenerti stretta a me legata con il sentimento, per non vederti volar via se urla forte il vento. Il vento... anche oggi mi ha parlato, scrivendo in mezzo al cielo le sue frasi con le foglie. Ed io sono tornato a casa, con tutte queste voglie.
I gesti andati della gente che mimava le parole, commedie naturali dal nascere al calar del sole, parole perse nelle dimenticate usanze, senza leggii ne note le frasi emesse fanno ballare danze. Ricerca d'espressione nel legar la voce ai gesti, giocano i colori nel tenue movimento delle vesti. Ricordi miei di bimbo ignaro spettatore di pura commedia ma prima di veder calar sipario, dormivo già su di una sedia.
Ricerco distrazioni negli occhi della gente, nei gesti, in un sorriso, ma trovo dappertutto il disegno del tuo viso. Continui temporali d'emozione sovrastano il mio cuore e ad ogni tuono dolci ricordi si trasformano in dolore, dolore che mi segue ovunque in silenzio piano piano e non colma questo vuoto che mi porto appresso. Non son riuscito a dir Ti amo... è tardi adesso.
Raccogli i tuoi vestiti disodinatamente sparsi nella camera da letto, ti muovi seminuda coprendo con le mani il petto. Il gesto non l'ho mai capito l'inutile ripetersi di pose, come se un giardiniere nascondesse le sue rose, rimango a letto ascolto nel silenzio il nuovo giorno che mi chiama intanto il tuo profumo si allontana, mando segnali al corpo ma non sento ancor risposte, son come casa chiusa e non voglio aprir le imposte, poi piano percepisco che di dormire il corpo non ha più bisogno. Ma sto sognando te e non so uscir da questo sogno.
Armi da guerra diventano le parole studiate per ferire frasi affilate e lucidate ancor prima di uscire, adesso vado lì e mi faccio sentire. E quando presi dalla rabbia alcune frasi non riusciamo a dire, non siamo noi. Son le parole che preferiscono... morire.
La fretta sa truccare la ragione rendendo vano il frutto dell'azione, pensieri come ruote senza freni annuvolano i cieli più sereni, saette le parole stravolgono il linguaggio incontri in movimento catene di montaggio. Frenetici momenti di geometrica vitalità, gesti copiati... la moda fa realtà nuvole di finzione oscurano gli specchi dell'anima sguardi veloci fuggono come voltar di pagina. La fretta non ascolta l'emozione non sa n'eppur cos'è. Ma tu fermati un attimo e guarda dentro te c'è un mare d'emozione pronto a farti vibrare, la fretta non ascolta i battiti del cuore, la fretta non ti potrà mai aiutare. Perché la fretta non sa amare.
Ti sto immaginando in questo momento come la pioggia che sta cadendo, resto qui fermo non temo alcun male a braccia aperte in modo naturale, per assorbirti fino alla fine del temporale.