Le migliori poesie di Gianluca Cristadoro

Ingegnere, nato giovedì 15 agosto 1968 a Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Gianluca Cristadoro

Prudenza e Coraggio

Coraggio, fratel di Rischio e d'Azzardo parente alla lontana,
si presentò un bel giorno a casa di Prudenza. Pardon nella sua tana.

Prudenza di Rinuncia era la madre.
Da Lei venne Coraggio a protestare:

– La mano io già chiesi di Tua figlia,
di tempo ne è passato e neanche poco,
Son già più di sei mesi, che ti piglia?
Sarà che vuoi di me prenderti gioco?
Non degno di risposta forse sembro?
Non vuoi della famiglia ch'io sia membro?

Rispondi orsù, dai, insistere non farmi!
Che io non sia costretto a brandir l'armi.
Sappi ch'è pel suo bene che ti parlo!
Su dimmi! II matrimonio s'ha da farlo? –

Usando di parole non più tante,
rispose senza fretta all'aspirante:

– Mio caro, non c'è fretta, non mi pare...
Quando verrà il momento puoi sperare
che il mio saggio responso sia a te accetto.
Ma intanto puoi tornar subito al letto! –

Coraggio di favella era dotato
e subito rispose d'un sol fiato:

– Non già di me curare Tu di devi
Tua figlia, tu soffrire non la vedi?
Di tutto l'hai privata, da piccina.
Il mondo non Le hai fatto mai incontrare!
Né monti, laghi e immensità del mare
mai vide da lì dentro poverina!
Nella caverna l'hai rinchiusa a forza
della paura togliere la scorza
difficile sarà, ma sempre peggio!
Se vuoi te lo ripeto col solfeggio! –

Prudenza, non a caso si chiamava,
da tempo mai nessun si inimicava.

È qui che vide Rischio all'orizzonte
e mano si passò sulla sua fronte.
Di quello di timore un po' ne aveva
Ma sbilanciarsi certo non voleva.

Idea brillante in mente poi Le venne.
Così si pronunciò con far solenne:

– Coraggio, vai tu stesso a disturbarla,
ChiediLe se per caso voglia uscire
Vediamo se con Te per sorte parla
Oppur se ancor là dentro vuol poltrire –

Si domandò Coraggio un po' sorpreso
se quella mossa che sembrava furba
fosse inspirata da chi un po' lo turba
ch'è suo cugino Azzardo ch'era offeso
dal dì che Lui gli disse ch'era matto
e mai avrebber stretto insieme un patto.

Ma qui il cugino non c'entrava niente.
Altro però non gli veniva in mente
E prode si diresse all'antro oscuro
Sperando di non sbatter contro un muro.

Poi tosto si lanciò a invocar l'amata,
ormai quasi da tutti abbandonata.

– Rinuncia! Son Coraggio, tuo diletto!
Esci da quelle tenebre, t'aspetto!
Non più dovrai soffrir di mille pene.
Chè a una dolce donzella non conviene
restar per anni chiusa lì nell'ombra
Che il cuore mio, sapendolo, s'adombra! –

Rinuncia, combattuta come mai,
stentò non poco e disse – Che farai?

Se io di qui uscirò tu amar potrai
una fanciulla che sol per paura
di far con tutti poi brutta figura
si negherà se pur non lo vorrai? –

Con Lui sarebbe stata un'altra tinta,
la rincuorò all'istante il Suo promesso,
ma Lei rispose - No! Non m'hai convinta! -

– Coraggio io ce l'ho ma non sò fesso –
Pensò a quel punto il Nostro e poi soggiunge
– Mi son stufato! – e a conclusione giunse
che insister con Rinuncia era sbagliato
e a casa sua tornò un po' scoraggiato!
Gianluca Cristadoro
Composta lunedì 19 agosto 2013
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    Scritta da: Gianluca Cristadoro

    Filastrocca della sera

    Filastrocca della sera,
    leggo al bimbo mio che spera
    di sognar di maghi e fate
    e di favole incantate,
    dove rose e prati in fiore
    accarezzan con amore
    i tuoi sogni di fanciullo
    dove i giochi son trastullo.

    Contro schiere di furfanti
    fan la guerra cento fanti
    tutti armati fino ai denti
    ma non conti fino a venti.

    Soldatini metti in fila,
    di giocattoli una pila
    poi di libri ne apri otto
    si riempie in un sol botto
    la tua stanza di giochini
    che di spazio pei piedini
    non c'è più e la mamma grida,
    sembra quasi una corrida.

    Ecco un toro, si fa sotto.
    Tu lo schivi e son diciotto!
    Poi ti fermi e ti rilassi.
    Scendi a fare quattro passi.

    Dove sta la tua energia?
    Io non trovo più la mia
    per rincorrerti in cortile.
    Ma son uomo e non un vile.

    Or ti afferro e poi ti piglio
    ti terrò adorato figlio
    fra le braccia mie di padre
    e di quelle di tua madre.

    Ora è tardi si va a letto
    non v'è più per tuo diletto
    tempo per giocare a dadi,
    con le carte o negli armadi.

    Filastrocca della sera
    legge il babbo tuo che spera
    che nel sonno più profondo
    cada tu ma non il mondo.
    Gianluca Cristadoro
    Composta venerdì 6 settembre 2013
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      Scritta da: Gianluca Cristadoro

      Sopravvivenza

      Virtù inespresse
      e zavorre cariche di storie
      conduco verso mete improprie e inagibili.

      Coraggiosamente m'avventuro
      su sentieri tortuosi,
      nella fitta boscaglia
      dove ostile mi è ogni forma di vita.

      S'avvinghia la superbia,
      l'ignoranza mi rallenta il passo,
      mi seducono i miraggi del successo,
      irridendomi poi, m'abbandonano.
      Invidia e ipocrisia, sordide,
      mi adescano e trafiggono alle spalle.

      Di crescente rabbia
      mi infuoca il sarcasmo,
      fiamma che ragione placa,
      arretra e presto s'estingue.

      Alla vista la luce si nega
      e l'orgoglio, di sé impietosito,
      goffo, sferra colpi alla cieca,
      inani dardi di uno sforzo primitivo.

      Mi rialzo, dopo l'ultima battaglia,
      vana ma necessaria,
      ad affrontar la vita e i suoi misteri
      una vola di più,
      indagandone il senso.
      Gianluca Cristadoro
      Composta lunedì 19 agosto 2013
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        Scritta da: Gianluca Cristadoro

        Buonanotte

        Buonanotte dolce bimba
        dal tuo babbo che carezza
        le tue gote rosse e ingenue
        la purezza del tuo dire
        dei tuoi occhi la dolcezza.

        Buonanotte bimba bella,
        ti sia tenero il cuscino
        che ti stringe tutta notte
        e il peluche che ti confida
        i segreti dei suoi giorni.

        Buonanotte mio sorriso,
        gioia candida, mio amore,
        spenga il buio i tuoi pensieri,
        schiuda il sogno le sue porte
        voli in ciel la fantasia.
        Gianluca Cristadoro
        Composta giovedì 23 marzo 2017
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          Scritta da: Gianluca Cristadoro

          Ricordi d'estate

          Un saluto alla mamma,
          maglietta e calzoncini indossati in tutta fretta,
          Un marciapiede infuocato,
          una fontanella quasi ad ogni angolo di strada,
          profumo di pizza alle cipolle davanti al lungomare,
          vento di salsedine e sguardi rilassati,
          la nonna che mi prende per mano e mi accompagna sulla battigia,
          castelli di sabbia e castelli in aria,
          pensieri in libertà e vita spensierata,
          nessun bisogno, nessun affanno.
          Mondo incantato affossato dal tempo
          Ricordi muti, affogati nelle sabbie mobili dell'anima.
          Gianluca Cristadoro
          Composta lunedì 15 luglio 2013
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            Scritta da: Gianluca Cristadoro

            Confusioni religiose

            Minge il Ming imperatore
            dentro al Gange per tre ore
            e di giallo un po' lo tinge
            poi si pente e solo piange.

            Parla il Brama con la Sfinge
            Quella muta non risponde
            da piramidi e da sponde
            del gran fiume. Forse finge!

            Oppur sol, semplicemente
            le duol molto la laringe.
            Tanto più che amabilmente
            porge al dio che si dipinge

            tre quesiti sul papiro
            per portarlo un poco in giro.
            Quello per tutta risposta
            dice "No! Me lo fai apposta!"

            E solingo se ne torna
            a bramar d'aver le corna
            nella terra sua natia
            e sentir la litania

            del fachiro e del bramino
            del raja e poi del rabbino
            di tre pope e del prelato
            che rimangon senza fiato

            a girare tutt'intorno
            al Totem di foglie adorno
            finché sopraggiunge Budda
            a mangiar... la pastasciudda!
            Gianluca Cristadoro
            Composta lunedì 9 dicembre 2013
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