Le migliori poesie di Klara Erzsebet Bujtor

Nato a Keszthely (Ungheria)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

È apparso qualche fiocco di neve biancheggiando nell'aria cenerina,
improvvisamente si trova in pieno d'inverno,
cominciano di imbiancarsi tetti, vicoli,
sulle finestre scintillano fiori di gelo.
Il vento follemente sibilla qua e là,
si cheta e si risuscita
e soffia inesorabile glaciale aria nelle lunghe notti, e si spande via nei villaggi, campi e selve estese per migliaia e migliaia di cammino,
ammassa cumuli di neve,
sembra onde di bianco mare.
Approssima una notte speciale e le case si piena di luci
dolcetti, doni, vischi fulgenti
e attendiamo sereni una stella cometa,
che illumina il cielo d'una storia antica, e
di passione colmano
i nostri cuori.
E questa notte magica siamo tutti più buoni,
- Non capisco veramente,
perché per cosi breve tempo?
mostrando di esserne
capaci.
Klara Erzsebet Bujtor
Composta giovedì 16 dicembre 2010
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    Autunno

    Pennellate di nuvole rosse
    dipingono l'autunno,
    un airone galleggia nell'aria immota
    coprendo un pezzo di cielo di grigio.
    Foglie gialle rosse,
    meravigliose,
    come farfalle piene di vita
    svolazzano,
    che presto muoiono,
    è la fine del mondo loro,
    e il cielo piange per ore
    e inzuppate di acqua
    lentamente marciscono.

    L'airone torna nel suo nido
    ammutolito,
    si abbassa in fretta,
    non lo vedo più.
    Mi vien da piangere.
    Klara Erzsebet Bujtor
    Composta venerdì 28 novembre 2014
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      Quello che mi resta

      Se potessi fermare il cammino delle ore
      che indietro non può tornare,
      è come lo spostare una roccia,
      e nelle tasche porto solo sogni,
      quelli che mi restano,
      e mi vesto di speranza,
      così come le stelle ricamano gli spazi infiniti,
      e mentre il silenzio cammina a testa bassa,
      i miei pensieri che si intrecciano tra di loro,
      pensiero dopo pensiero,
      provo a immaginare cosa sono io,
      se non fossi quello che io sono,
      e quello che mi resta,
      e il tempo non mi lascia mai senza tic, tac,
      e vedo l'alba con i suoi timidi bagliori
      al lento spegnersi il sole,
      è arrivata l'ora
      che anche io vada a dormire,
      chissà quanti come me,
      che anche questa notte
      hanno provato a fuggire
      da una realtà crudele,
      dove si sentono stranieri,
      per non dare di sé
      a questo mondo misero,
      e tutto quel che ancora
      hanno da dire,
      e quello che dona l'oggi
      senza brivido addosso
      alle emozioni.
      Klara Erzsebet Bujtor
      Composta domenica 22 settembre 2019
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        La nebbia

        Stamani l'aria era gelida,
        poi è calata la nebbia,
        e io mi ritrovai spaventata
        in una bolla grigia,
        parevo sola, e meditai
        chi urterò che come me pensava la stessa cosa?
        Chi sa, quanti eravamo là,
        invisibili,
        preoccupati l'uno dell'altro,
        di non farci male,
        che mai lo facciamo alla luce del sole.
        Klara Erzsebet Bujtor
        Composta lunedì 2 febbraio 2015
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          Vorrei costruire una strada diritta al mare

          Vorrei costruire una strada diritta al mare,
          che attraversa irti monti e estese praterie,
          e torrenti agitati e laghi tranquilli
          sorretti dall'acqua dolce caduta dal cielo,
          unendo con l'acqua salata del mare,
          insieme a me con tristi ricordi nel cuore,
          dalle ore passate rumorose,
          d'ogni giorno della settimana,
          e di mesi d'ogni stagione della mia vita,
          e finalmente tacerà lo strepitio delle mie ore
          per non far rumore nel silenzio
          del profondo azzurro di mare,
          che si fonde con il cielo
          e con tutte le stelle.
          Klara Erzsebet Bujtor
          Composta venerdì 23 gennaio 2015
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