Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
Tinto di rosa
il cielo di stasera
poesia o preghiera?
Composta mercoledì 29 marzo 2017
Tinto di rosa
il cielo di stasera
poesia o preghiera?
Piccola rosa –
un mucchietto di petali
nella mia mano.
Tinto di rosa e giallo
oggi il cielo d'aprile.
Ho un cellulare nuovo,
e le tasche piene di parole,
e mi sento un essere umano.
Appena messo gomme nuove alla macchina,
e vado a fare la spesa al supermercato,
il carrello cigola,
e mi sento un essere umano,
un essere disgraziato.
E non me ne accorgo
che il sole parla camminando sul cielo,
e le nuvole sono piene di parole,
e gli uccelli sono scalze,
e i poeti han scritto nuovi canti,
ma io sono un essere umano
che ho un cellulare
le tasche piene di parole,
il carrello di spazzatura.
Oh, Me, essere umano soddisfatto,
i miei inutili giorni finiscono,
e che cerchi nel paradiso?
laddove eterna la primavera
e non c'è bisogno di denaro,
e non c'è bisogno di parlare,
esiste solo amore, solo amore.
I primi raggi -
aleggiano i bei petali
nel dolce vento
son pien di luce d'oro
le gocce di rugiada.
Bello sentire
il morbido arancione
di primavera.
Questo che io penso,
che la nostra morte non è una fine
finché posano un fiore sulla tomba,
e versano lacrime abbondanti,
ma quando di noi i ricordi
che non tornano più alla mente
a chi amavamo e camminavamo tenendoci stretti,
moriremo veramente,
e ne di là, ne di qua non ci saremo,
non ci saremo mai più.
È unica cosa mi fa star bene
lasciare il mio posto a un nuovo nascituro,
e quando la terra sarà stanca di girare,
e tutto sparirà nello sconosciuto,
lassù, in quell'eterno splendore,
che ora brilla nei nostri occhi.
Vorrei un po' di sole
e veder sbocciare l'amore
un sereno raccontare.
Ma c'è la nebbia, presto sera
ed io e te senza parlare.
Nel giardino dell'uomo ambizioso
il prato è curato scrupolosamente,
pare un soffice tappeto portato dal lontano oriente,
per far affondare i piedi nel dolce ozio.
Ma il prato incolto bianco di margherite,
che sembra neve d'estate,
è ancor più bello quando si piena di graziosi fiori
carichi di colore,
che la natura dona a questo mondo
incapace di amare,
rispettare, sognare,
e così anche gli alberi e cespugli mutilati,
dandoli forme pazzesche per stupire i stupidi,
e i carri di fiori per festeggiare i fiori,
che a veder mi mette in tristezza,
quanti sono a gustare quel massacro
dei magnifici fiori d'una bellezza inaudita,
preziosi che brillano così belli,
che solo pittori, poeti ed anime sensibili
possono ammirarli e rispettarli
con cuore sincero.
Guardo il vuoto
e non vedo niente,
nè cielo, nè monti,
e volar le aquile
nessuno parla,
nulla si muove,
è invisibile l'invisibile,
come l'anima nel cuore,
che un vuoto di vita,
che poco a poco si riempie
con i nostri sentimenti,
e ho capito ora
quant'è bello il vuoto
a poter riempire
con i miei sospiri.
Guardo in cielo azzurro la primavera,
vele bianche sospinte dal leggero soffio del vento
verso la soglia dell'infinito,
come la vita,
che veleggia sull'illusione dell'eternità,
dove vanno a oziare le anime
dopo una vita faticosa.
Non esiste l'anima,
ma solo corpo e mente,
e un pugno di muscolo
che pulsa sangue nelle vene,
ed in questo circuito chiuso
corrono veloce i pensieri.
L'anima è una preghiera in cuore
quando tutto tace intorno
e si illumina l'infinito.