Fugge tra selve spaventose e scure, per lochi inabitati, ermi e selvaggi. Il mover de le frondi e di verzure, che di cerri sentia, d'olmi e di faggi, fatto le avea con subite paure trovar di qua di là strani viaggi; ch'ad ogni ombra veduta o in monte o in valle, temea Rinaldo aver sempre alle spalle.
Con un gran ramo d'albero rimondo, di ch'avea fatto una pertica lunga, tenta il fiume e ricerca sino al fondo, né loco lascia ove non batta e punga. Mentre con la maggior stizza del mondo tanto l'indugio suo quivi prolunga, vede di mezzo il fiume un cavalliero insino al petto uscir, d'aspetto fiero.
Pur si ritrova ancor su la rivera, là dove l'elmo gli cascò ne l'onde. Poi che la donna ritrovar non spera, per aver l'elmo che 'l fiume gli asconde, in quella parte onde caduto gli era discende ne l'estreme umide sponde: ma quello era sì fitto ne la sabbia, che molto avrà da far prima che l'abbia.
Poi che si vide il traditore uscire, quel ch'avea prima disegnato, invano, o da sé torla, o di farla morire, nuovo argumento imaginossi e strano. Le si fè incontra, e su la fè salire là dove il monte era forato e vano; e le disse ch'avea visto nel fondo una donzelIa di viso giocondo.
Così dicendo, alla cima superna del solitario monte il destrier caccia, mirando pur s'alcuna via discerna, come lei possa tor da la sua traccia. Ecco nel sasso truova una caverna, che si profonda più di trenta braccia. Tagliato a picchi ed a scarpelli il sasso scende giù al dritto, ed ha una porta al basso.
E fece iscusa tal, che quel messaggio parve contento rimanere e cheto. Indi girò la briglia al suo viaggio, con Pinabel che non ne parve lieto; che seppe esser costei di quel lignaggio che tanto ha in odio in publico e in secreto: e già s'avisa le future angosce, se lui per maganzese ella conosce.
A Bradamante il messagger novella di Mompolier e di Narbona porta, ch'alzato gli stendardi di Castella avean, con tutto il lito d'Acquamorta; e che Marsilia, non v'essendo quella che la dovea guardar, mal si conforta, e consiglio e soccorso le domanda per questo messo, e se le raccomanda.
E come mi fu tolta lor narrai, con lacrime affermando il dolor mio. Quei, lor mercé, mi proferiro assai, e giù calaro il poggio alpestre e rio. Di lontan la battaglia io riguardai, pregando per la lor vittoria Dio. Era sotto il castel tanto di piano, quanto in due volte si può trar con mano.
Fai ch'a Rinaldo Angelica par bella, quando esso a lei brutto e spiacevol pare: quando le parea bello e l'amava ella, egli odiò lei quanto si può più odiare. Ora s'affligge indarno e si flagella; così renduto ben gli è pare a pare: ella l'ha in odio, e l'odio è di tal sorte, che piu tosto che lui vorria la morte.
- Deh! (diss'ella) signor, non vi rincresca! Che del cader non è la colpa vostra, ma del cavallo, a cui riposo ed esca meglio si convenia che nuova giostra. Né perciò quel guerrier sua gloria accresca che d'esser stato il perditor dimostra: così, per quel ch'io me ne sappia, stimo, quando a lasciare il campo è stato primo. -.