Entrare l'uno nell'altro, riempirci, sommergerci di noi. In quell'incastro, che identifichiamo nell'amore. In una esperienza straordinaria, travolgente. In una dipendenza morbosa, assurda. Sentimenti intensi, tormentosi, ambivalenti, distruttivi. Ed è nella sofferenza che ci strutturiamo, dando un senso a noi stessi.
Scrivo di me, scrivo di noi. Scrivo di un settembre passato. Di un tramonto che se n'è andato, di attimi infiniti, dove i sogni assopiti si erano svegliati. Scrivo di te, di ogni tuo sorriso. Scrivo per tenerti ancora qui con me. Di come tutto da quel giorno cambiò. Di come un germoglio fiorì. Di attimi intensi, di gioia infinita. Di come la passione, si trasformò in dolore. Di quello che è stato, e di ciò che non c'è più... scrivo di te, scrivo di noi, di quelle corse folli per vederci. Dei miei capelli, che adoravi alzati. Di quella perla rara che incantavi, e dell'ostrica, dove si è rinchiusa. Scrivo di me, scrivo di noi, di quella meraviglia che si è spenta. E di come resto ancora a decantarla.
Viviamo di effimero, del transitorio. Il certo ci rende irrequieti, ci illudiamo del sogno. Scontenti del mondo che ci circonda, ci rifuggiamo in quel sogno inquieto, parafrasando, nella virtualità del virtuale. Insoddisfatti della realtà di questa società, di questa ipocondria dell'amore, dove l'emozione, ha perso l'evoluzione. E tutto si è ridotto solo al sesso.
Le ombre vanno via. Resta la magia. Ogni pensiero danza, in questa mia anima blu. Riscopro la vita, il mio essere donna. Getto alle ortiche, ciò che mi duole, e guardo dentro il mio cuore. Un piccolo accenno, è appena un sorriso. La strada è lunga, è solo cammino, salite, discese, curve, dossi e pianure. Curiosità velate, forse paure. Ma ciò che conta, è ciò che voglio. Sempre me stessa ad ogni costo.
Un cuore in fiamme, un'anima accesa, chiede una preghiera, passa oltre non ti fermare, è questa la strada da fare. Sordo al richiamo della saggezza, muta il percorso, abbatte gli ostacoli e crede di poter ancora amare. Impavido come un guerriero, si getta su quel sentiero e affronta con coraggio il pensiero. Io si, io posso.
Vibro delle mie emozioni, le sento e le percepisco. Ho un cuore e un'anima. Non sono un accessorio. Sono l'essenza. Sono profumo di sensualità. Sono donna, sono femmina. Sono colei che ama. Sono colei che hai perso, e che mai riavrai.
I miei pensieri, come sentieri, e nel percorrerli, li sento cuciti addosso, sulla mia pelle. Li indosso su di me. Mi scuotono dal quel tepore, in cui mi sono rifugiata nel timore di dover affrontare la realtà. E osservo ciò che mi circonda, mi sento avvolta in un onda impetuosa dove il vento selvaggio, solleva dal mare. È giunto il tempo, della serenità. Come una crisalide che prende forma, nella fenice che poi risorge. Guardo avanti, vivo la vita. Dammi la mano e andiamo avanti. Insieme è la realtà!
La meraviglia che mi assomiglia. Quella che mi fa sorridere, pensando a te. Lei mi accompagna nella mia vita, nei miei pensieri, nelle parole, in quei miei gesti colmi d'amore. Se io perdessi la meraviglia, cosa sarei senza di te! E la compagna della magia, che ti fa credere in quel che non è!
Qualcuno mi ha suggerito di chiamarti al cellulare. Ma non credo che sia uguale. Io ti chiamo con il mio amore, sei presente in ogni dove. Nel pensiero ti conservo, come stilla nel mio cuore. Dove il mondo non potrà, mai portarti via da me. Dove l'oltre resterà, nella mia totalità.
Istanti rapiti di felicità. Momenti rubati e poi occultati. Nascosti, segreti, eppure amati. Inaspettati e desiderati. Attimi presi al tempo e alla vita, immensa passione, mia, tua, nostra. Il mare, il vento, il cielo, complici del desiderio. Io, tu, noi. E tutto resta in quell'oblìo, segreto del mio io. Fugace istante d'amore eterno.