Non ho più voglia di parole, in questo mondo c'è ne sono troppe. Si usano senza pensarle, si gettano così all'infinito. Forse nel silenzio si può trovare quello che le parole hanno tolto al volere. Oggi è tutto strano ogni persona pensa di volere, chiede un preteso per poter parlare. Ma poi è tutto fermo e restano parole.
Chissà se hai ancora in te, il ricordo di me... una piccola goccia che bagna il cuore, dove c'era il sesso condito, dall'amore. Dove il sogno, bussava al cuore. Eppure era bello, magico, dolce, avvolto dalla passione. Forse hai dimenticato, il momento, forse nel tuo momento, ti sfiorano altri momenti. Forse la tua vita, è fatta da molti momenti, e la mia vita, è piena solo di quel momento. Dove tu, mi hai insegnato a far l'amore. Dove io, non sono riuscita, a farti amare. Nella diversità, ci siamo trovati. Dove eravamo grandi, in quel che eravamo. Dove l'alta marea, ci ha nascosti, agli sguardi furtivi, del nostro io. E nel blu del mare, siamo naufragati. Piccole onde, allontanate dalla riva, senza rifugio, senza alternativa.
E resta il vuoto da colmare. Mi guardo intorno, e cerco di capire. E tutto gira, come fossi al luna park, e mi confonde la realtà. Ma non era un gioco, era la mia vita. Ho visto solo il tuo sorriso, ed era bello come un fiordaliso. E poi, tutto è cambiato, si è trasformato. Quella dolcezza, tanto conclamata, si è spenta, ed il sorriso non c'era più. E nei tuoi occhi, ho letto la sentenza, dura, spietata, senza appello. Io ti guardavo, e nel mio cuore speravo. Mi dicevo... "vedrai... che tutto torna come prima, e ci sarà ancora il suo sorriso". Ma è sfiorito, anche il fiordaliso. E resta intatto, tutto il mio dolore, di non aver capito, che per te... non era amore.
Uomo nella mente, e non solo nei pantaloni. Talmente raro, che quando lo incontri, vorresti che il tempo, si fermasse, senza cognizione. Uomo, che ti sfiora la mente, così divinamente, che senti l'orgasmo, intriso nelle emozioni. Uomo, che percepisce, le tue sensazioni. Uomo che ti spoglia dei difetti, e ti veste di pregi. Che non si accontenta, della tua nudità materiale, e ti penetra l'anima, a livello subliminale. Uomo che tu, ed io, diventa "noi".
Sembra di ieri il tuo sorriso. Appena un cenno del paradiso. Eco lontano di ciò che è andato. Ma forse, ho solo immaginato... Il paradiso di quel sorriso... Ho dipinto un volto, che non è stato.
Amo_re malato e disperato. Amo_re insano e folle. Amo_re di malinconia. Amo_re incredulo, illuso e disilluso. Che amo_re è... è quello che ho per te. Amo_re che non vuole credere, che non sono mai stata nulla per te.
Entro in punta di ali nei profili. Leggo l'essenza di ciò che sento. Anime variopinte, nella ricerca del santo gral. Anime in evoluzione forse spinte dall'emozione nel tentativo di sensazione disperato bisogno di trovare ciò che non c'è. Ricercatori della vita, domande senza risposte. Migrare nel virtuale per osservare, distaccati dalla realtà. Per poi planare nei nostri pensieri dietro un monitor, come fosse uno scudo. Ma non c'è scudo che possa proteggere, dalla alienante fragilità. Prossima mossa... scacco matto alla vita.
Mani, mani che si cercano. Mani, mani che si trovano. Le nostre mani, piccoli attimi. Che scrissero il tempo, che restano dentro. Era in quel momento, quando sembrava che tutto era perso. Erano loro, la nostra anima. Si cercavano, si trovavano. Quel piccolo gesto, eppure così grande, immenso! Avevano una anima propria, erano consapevoli del nostro amore. Quella dolce complicità, racchiusa nel tocco delle nostre mani. Indipendenti, eppure così unite. Tocco leggero, tocco soave, come acqua fresca di ruscello, limpida e cristallina. Cercami sogno, trova la strada, dentro il mio cuore tanta passione. Corri nel vento non ti fermare, ruba l'istante senza pensare. Come cavalli selvaggi andavano i nostri pensieri. Sopra le nuvole portati dal vento. Ecco, era quello il nostro tempo! Passato, fuggito, trascorso andato. Nulla ritorna, ormai è scemato!
È stato bello rivederti dopo molti anni. Tutto quel tormento, che mi portavo dentro. Finalmente si è sciolto come neve al sole. Guardarti e vederti per quello che sei. Mi ha reso libera. Libera del mio dolore. Stupida donna, mi sono arresa a te, con l'ingenuità di una bambina. Ed oggi con la consapevolezza, di essere donna, unica e speciale. Ti vedo vuoto, come solo tu lo sei. Ma in questo mio percorso ti ringrazio, per come sono oggi, io mi compiaccio! Immersa in un sogno in cui ho creduto. Ti ho visto, con i miei occhi innamorati. Colmo di luce splendente. E, non importa se per te non ero niente, io ho volato, ed in quel volo ho respirato, tutta la meraviglia della vita, non era te che agognavo, ma il mio immenso respiro di scoprirmi donna!
È tutto così irreale, qualcosa di evanescente è così il mio presente, domani sembra lontano, quasi posticipato, ho solo un pensiero in mente. Sorridere, il pianto non mi appartiene più. È trascorso, andato, peggio per lui se era scontato. Un cuore tumefatto, un battito scoordinato. Ritorna l'armonia insieme all'allegria. Alzo gli occhi al cielo, è tutto mi meraviglia, quell'animo sensibile che non mi ha mai lasciato. Riesco a percepirlo, lo vedo, lo sento, lo stringo. In quella confusione è stato sempre qui, e l'animo mi guarda, mi stringe e mi consola, son sempre stato tuo, sono il tuo esser dentro, non mi hai riconosciuto? Son io, e te, e l'anima nostra in volo, tienimi sempre con te.