Quella realtà che ci sfugge dalle mani, in cui a volte ci sentiamo stretti. Dove ci sembra di non provare più amore. E ci guardiamo intorno, per trovare qualcosa che non c'è, e crediamo in quel qualcosa che... che non esiste, che non ci soddisfa, che ci vuole diversi a tutti i costi diversi da quello che noi siamo, come la creta che si può plasmare, sentono e cercano di modificare, il nostro essere, in quello che non è. Io sono piena della mia essenza, è ciò che sono, è ciò che sento. E, gli altri vogliono e pretendono. In questo mondo dove nulla è, dove si vive di apparenza. Io non appaio, io sono, esisto e vivo, e non pretendo, di modificare ciò che è. E credo sempre, che ci può essere del vero e bello, nell'imperfezione, poiché, è il difetto che ci distingue, e ci rende unici nell'umanità.
Morbido come un velluto. Frusciante come seta. Il tuo ricordo, riveste il mio corpo. Riempie la mia mente, mi tiene compagnia, e non mi lascia mai. Sottile desiderio, che appaga i miei sogni. Dove io trovo gioia, e trovo il tuo pensiero, intatto come allora. Persevera quella follia, della nostra trasgressione. Che ci teneva avvinti, incuranti degli altri, nella nostra passione.
Iniziò l'incanto, con un dolce suono di violino. M'incamminai con passo lieve, incontro al mio destino. La meraviglia fu nel percorso, comparvero le ali sul mio dorso. Da donna quale ero, in Aquila mi trasformai, affinché il dolore non arrivasse mai. Nella mia mente tutto tramutai. Il rinnovare ed il mutare, divennero le mie ali della vita, dove qualsiasi cosa... non feriva. Un cielo vasto come casa, e nuvole infinite per compagne. Una felicità infinita, dove non c'era prezzo da pagare. Solo un colore da poter trovare, il blu del cielo, profondo come il mare.
E poi si arriva alla frutta, certo è una strana sensazione. Ma forse è così che vanno le cose. Credo che sia il mio carattere, il mio modo di pensare, il voler vedere sempre il bello, in ogni azione. La mia sindrome di peter pan. Che non ammette la falsità. Ma noi, siamo adulti, e non bambini. Non siamo stupidi, nè cretini, per cui, ci sta, che ci vorrebbe la verità. Ma questa è la vita, ne prendo atto, anche se in cuor me ne dispiaccio! Come un moderno Cyrano, io non comprendo la menzogna, sfodero la penna, e quindi scrivo. Non uso armi, ma l'alfabeto, e dico ciò che penso, ma non sempre viene recepito. Per cui, che dirti mio caro amico, a buon intenditore non servono parole. Se nella menzogna vuoi restare, sei libero di fare come ti pare. Io mi chiudo, nel mio silenzio, accettando, il tuo modo di fare.
Non c'è rimpianto, in ciò che è stato. Solo un velo di tristezza, in quello sguardo che mi hai donato. Ho visto il mondo, e poi lo hai annullato. Spero che i miei occhi, ti hanno trasmesso "t'amo". Almeno non tutto, è stato vano.
Eh già, ci si sbaglia. Ci si fa un'idea di una persona, ma poi ci si rende conto, che l'idea era solo il frutto, di ciò che volevamo sperare. Ma le idee, sono sempre valide, giuste o sbagliate. Vuol dire che abbiamo un infinita fantasia, e avere fantasia, è indice di credere ancora, nonostante tutto. E la vita è, soprattutto credere.
Ogni giorno cancello, un piccolo frammento. E poi proseguo, senza incertezze. Nel mio cuore, non ho più voglia di dolore. Voglio sorridere e gioire. Voglio correre sulla spiaggia. Guardare il mare e la sua riva. Non c'è più posto per l'attesa. Resta lì fermo, nella tua vita. Non ti affannare, continua ad annaspare, in quel tuo peregrinare da piccolo borghese quale sei. Mantieni intatta la tua ipocrisia. Io voglio vivere della mia follia. Io amo di emozioni, tu solo di parole. Non hai un cuore indomito, no, tu non sai cos'è l'amore.