Le migliori poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Ricordo

Tenere melodie
rintracciano il sapore dei pascoli,
l'odore dei peschi in fiore
bizze di un giovane puledro.
Torna la vita
lascia orme di sole,
nella campagna fertile
.... canto di germogli.
Delicata la mano
che adorna bionde chiome
con stelle di campo
e gratitudine
per un segreto svelatole.
Cento lune a picco sul mare,
lucciole di un marinaio
non ancora vinto dalla burrasca.
Michele Gentile
Composta mercoledì 2 gennaio 2013
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    Scritta da: Michele Gentile

    Un giorno di primavera

    Un giorno
    di primavera,
    forse
    una manciata di petali
    tradirà la mia partenza.
    Saluterà tutto ciò
    che avrò saputo spiegare
    attendere.
    Ogni mio sorriso
    tutte le lacrime,
    per la terra che mi parlò del vento
    per le fiamme di una notte eterna,
    vorranno parlarti di me.
    Vado via...
    così come sono giunto,
    torno alle mura d'Atlantide
    fratello mio,
    senza pane, senza stelle
    con la speranza nel cuore
    di rinascere un giorno di primavera
    forse,
    quando una manciata di petali
    sorriderà al popolo in festa.
    Michele Gentile
    Composta venerdì 19 luglio 2013
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      Scritta da: Michele Gentile

      Inconsapevoli

      Sorgemmo, inconsapevoli
      inesorabili
      alba dalle tenebre.
      Preziosa fonte in dono
      le nostre anime ne fecero
      il loro tempo... città d'oro.
      Ci riconobbe il destino
      ai confini del deserto,
      dissetò ogni amarezza
      col calice dell'incanto.
      Ci sorrise la luna
      sostenendo parole nuove
      da scolpire su ogni silenzio.
      Fummo infine giovani
      dinanzi al vento
      non poco ingenui,
      volle spazzar via ogni promessa
      oscurò quel cielo
      dipingendolo d'infamia.
      Tramontammo, inconsapevoli
      implacabili
      sole prima delle tenebre.
      Michele Gentile
      Composta domenica 28 luglio 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        Papà

        Esploravo gli abissi delle mie convinzioni
        rovistando tra i panni del mio greve bagaglio,
        cercando una scusa per le misere azioni
        per convincermi che fossero un incredibile sbaglio.
        La realtà della vita è però più evidente
        Il suo vigliacco fetore non inganna la mente
        ogni tua soave, gentil concessione
        presenta un conto spesso troppo oneroso,
        tant'è vero che penso che la tua sola missione
        non sia proprio quella di un Papà generoso.
        Forse ci osservi un po' divertito
        dal tuo infinito giardino fiorito
        e non riesci ogni volta a capire perché
        tra il fango e la merda
        pregano te.
        Michele Gentile
        Composta domenica 8 dicembre 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          L'eco del silenzio

          Il tramonto incendia la forra
          scioglie la valle di pietra.
          Si desta la sera
          le spose governano i fuochi.
          Vende cara la pelle
          questo mio dolore,
          legittimando il tuo nome
          cala il sipario
          sulle fredde labbra.
          Riposo sulle rive del cuore
          mentre tu
          t'innamori di un peccato.
          Non scavi più tra i ruderi
          dei nostri sguardi.
          Nulla resta di quell'ardore,
          niente s'è salvato.
          Notte
          che asciughi il mio pianto
          notte
          senza tempo,
          insieme a me
          perditi,
          almeno tu
          dimentica.
          Michele Gentile
          Composta lunedì 16 dicembre 2013
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            Scritta da: Michele Gentile

            In frantumi

            Una fiaba
            scivola nei respiri,
            ancora.
            Poi
            questo mare
            si alzerà,
            correrà
            a svegliare il faro.
            Le rose
            torneranno a pregare
            le spine
            a conoscere altre corone.
            La cura di una carezza
            senza dolore.
            Questo cielo poi
            piangerà,
            correrà a cullare
            la vacuità del vero
            e noi
            non avremo più
            sogni da ordire.
            Già reca silenzi
            la stagione dei sorrisi,
            in frantumi giace
            questa nostra terra.
            Michele Gentile
            Composta martedì 15 aprile 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Il poeta

              Forse si è perso
              fra le righe
              di un tramonto.
              Nelle promesse
              di una lacrima
              incatenata al mare.
              Ineluttabile azzurro,
              arroccato su poggi
              di abile resa
              le sue ali
              non son più parole.
              Stagioni appassite
              piovono sul giorno
              spoglie
              flettono sguardi
              fendono il vento.
              Il poeta
              curvo
              sulla materna ombra
              dona l'età
              al silenzio delle foglie.
              Michele Gentile
              Composta giovedì 4 settembre 2014
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                Scritta da: Michele Gentile

                Mare

                Lascia che asciughi
                le tue lacrime
                amato mio mare.
                Farai ritorno tra gli uomini
                dopo avermi mostrato
                come si scoprono nuove isole
                in questo deserto di nuvole.
                Il vento della sera
                ha smesso di chiamare
                in disparte invecchia
                una coltre di sole.
                Giudichino pure questi nostri affanni
                una semplice circostanza
                nessuno si accorgerà di un altro silenzio.
                Le terre temono la verità
                più di mille tempeste;
                confondono la stanchezza dei remi
                con l'eco di antiche accuse.
                Così termina l'insensato viaggio
                in attesa di un porto sincero,
                così s'apre il giusto sentiero
                verso abissi più cari.
                Riposerà la pioggia,
                distratto il faro
                resteremo insieme
                a guardare le stelle.
                Michele Gentile
                Composta martedì 15 marzo 2016
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                  Scritta da: Michele Gentile

                  Relitto

                  Accanto a me giace
                  il pallore disperso del cielo
                  nel muto richiamo del vento.
                  È di chi resta,
                  di chi scampa al naufragio
                  l'aspro suolo che vacilla,
                  l'assiepata solitudine di veglie
                  strappate alla sera.
                  In questa notte a venire
                  trovo riparo,
                  nel farmi bastare il passato
                  prima d'esser divorato
                  dal silenzio.
                  Michele Gentile
                  Composta venerdì 30 aprile 2021
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