Le migliori poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Alessandro Mancini

Mistico Ardore

Connaturata attitudine al bene
da tenebrose vie
marcia
silente, invisibile
a conquistare il trono
della desolazione.
Funerea falce
nell'infinito ventre
oscilla sul capo
dei condannati a vita.
Proteggimi
sacro Leone
Mistico Ardore,
lotta per me
negli avamposti del Caos.
Offro l'anima mia
il porto più sicuro,
divenga chiara
la trama accuratamente celata.
Chi di noi teme la follia?
Michele Gentile
Composta venerdì 14 dicembre 2012
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    Scritta da: Michele Gentile

    Voce

    Insegnami  tu la rotta
    verso il mare aperto,
    mostrami i verdi sentieri
    che conducono all’eterna vetta.
    Non temere….ti seguirò
    Debole a volte,
    mai sconfitto
    con il desiderio di accompagnare la follia
    fin alla porte dell’orgoglio.
    Piango per  tutti i ti amo
    caduti in battaglia ,
    per i poveri resti
    di una rosa sgualcita
    melodia di pioggia estiva
    la voce tua
    intona
    il dolce profumo della mia dimora.
    Michele Gentile
    Composta domenica 16 dicembre 2012
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      Scritta da: Michele Gentile

      Gina

      Va Gina,
      vai!
      Fatti scoprire, esci di casa
      sfama pure pargoli di leone.
      Una gita fuori porta
      o qualche settimana
      va... Gina,
      fatti accompagnare.
      E saprai di tutti
      di politica, di lettere
      d'arte e rivoluzione
      questo è il segreto
      agitare molte più persone.
      Io ti aspetto a casa
      al massimo
      su Venere
      non devi preoccuparti;
      ho in testa un paio di idee
      che sembrano vincenti.
      Michele Gentile
      Composta martedì 22 gennaio 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        Capricci

        Tu sola conosci la via
        i gesti, le parole
        per spegnere quest'inferno.
        E se faccio resistenza...
        guardami come guardi un bimbo, un moccioso
        che reclama pochi, assurdi diritti.
        Dovrai aver pazienza
        tenacia
        un dio in più.
        Cosa vuoi farci
        qui dentro fa davvero freddo
        e per scaldarmi
        non basta la fiamma di una candela.
        Michele Gentile
        Composta sabato 10 agosto 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          Impossibile

          Sapeva d'amore quel peccato
          e sapeva già
          che sarebbe finita.
          Cos'è allora tutto questo stupore...
          se non ci sono più istanze,
          offese che trovino pace
          tra le misere rovine del perdono?
          Perché l'indecenza non cerca di comprendere?
          Non volevo nutrirmi di dubbi,
          costretto a tornare da me
          a farmi visita ogni notte
          senza riflettere sul senso di una cortesia.
          Paradosso di Escher e non un Dio
          che mi dia una mano
          che dia retta alla mia sorte,
          petali d'acredine scagliati
          contro ogni rinascita;
          rigurgiti di sole decapitano
          buoni propositi...
          traggono beneficio dai rancori
          che sorvolano le mie cattedrali,
          nulla a che vedere
          con il guanto di sfida
          lanciatomi dalla tua partenza.
          Appartengo al nulla
          alla possibile ragione
          di un passato imperfetto.
          Michele Gentile
          Composta giovedì 24 gennaio 2013
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            Scritta da: Michele Gentile

            I Respiri del Mare

            Anima cucita al vento
            vela il nome mio,
            giorni e notti
            come remi
            per osare oltre
            le correnti.
            Tempesta
            o bonaccia
            nembi
            e gabbiani
            terre oramai perdute.
            Offro la mia rotta
            al mare,
            ai materni respiri
            di acque misericordiose,
            dal silenzio fedele
            del vecchio porto
            verso il feroce richiamo
            d'Anfitrite.
            Michele Gentile
            Composta sabato 12 ottobre 2013
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              Scritta da: Michele Gentile

              Esilio

              Distante dalle tue labbra
              in balia di orme confuse.
              Non conosco altra dimora
              che non sia un tuo abbraccio.
              Carezze destinate a sfiorire,
              delicati petali
              guidano fragili sguardi
              verso la più vigliacca delle rese.
              Tanta meraviglia intorno!
              Sento il cielo che non sono
              stringo la pace che non ho.
              Sprecati
              come poesia
              in pasto al silenzio,
              assonanze di rimpianto.
              Oramai,
              solo la solitudine
              viene a farci compagnia.
              Michele Gentile
              Composta sabato 3 maggio 2014
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                Scritta da: Michele Gentile

                Mio figlio

                Mi insegnerà
                a capire le stelle
                a non giudicare
                le notti.
                Il suo volo
                non piangerà
                isole perdute.
                Cadrà mille volte
                da mille volti
                dipingerà l'amore.
                Sarà imperfetto
                come i colori
                della sorte.
                Conoscerà la terra
                l'odore delle stagioni,
                non avrà tempo per morire,
                per sperare.
                Non avrà cose
                né ritorni
                padrone assoluto
                di un abbraccio
                che mai abiterà.
                Michele Gentile
                Composta lunedì 5 maggio 2014
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                  Scritta da: Michele Gentile

                  Come la nebbia

                  Ci racconteranno
                  come si raccontano
                  inverni
                  di piene e di risvegli,
                  di carezze in riva al fuoco.
                  Torneranno ad amarci
                  come si ama quel sole
                  che non si mostra.
                  Quando
                  come la nebbia,
                  sulle sponde del giorno
                  ci poseremo
                  e ci abbandoneremo
                  alla pietra in tumulto,
                  accarezzeranno la chioma
                  di parole mai nate.
                  Ogni istante sarà
                  già
                  istinto di memoria,
                  sulle spente labbra
                  di un tempo che non perdona.
                  Michele Gentile
                  Composta mercoledì 11 giugno 2014
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