Le migliori poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Quello che resta del giorno

Lo incontri, per caso
distratto
a parlare sommessamente di noi.
Lo vedi eclissarsi
goffamente
nel via vai di una promessa,
ferito dal bisogno
di mentire
perché nessuno
gli racconta la verità.
Quello che resta del giorno
lo trovi ad un angolo di strada;
con indosso ancora
il vestito della festa,
elemosina scampoli d'incanto
implorando la notte
di non lasciarlo al buio.
Michele Gentile
Composta domenica 22 dicembre 2013
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    Scritta da: Michele Gentile

    La via del Pensiero

    Piove il mattino
    da curvi rami.
    Costeggia fiordi d'ebano
    assolve acque ostili.
    Sboccia su prati di pietra,
    si forgia nella quiete.
    Liturgia, sorda al capestro
    cammino che contempla affilate dottrine.
    Selvaggia verità
    che logora
    condanna
    dilania
    onora...
    salva.
    Giunge il mattino
    dai porti della notte,
    antiche colonne
    che non rovinano.
    Lentamente si svela
    la via del Pensiero.
    Michele Gentile
    Composta domenica 18 gennaio 2015
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      Scritta da: Michele Gentile

      A Pierluigi Cappello

      L'ultima, notturna ora
      prima delle strade piene
      del traffico di fiori
      di lancinanti scuse,
      la dedico a te,
      come scalpello a cui
      importi soltanto accadere
      la incido sulla dura pietra
      della poesia.
      Quella poesia che non tradisce
      che stride e mite
      ci accompagna al crepuscolo.
      Ora l'assenza inizia
      a trafiggermi,
      sapientemente mi accoltella
      i respiri,
      poi i tuoi versi immortali
      sul greto sgualcito
      di una lacrima.
      Michele Gentile
      Composta martedì 3 ottobre 2017
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        Scritta da: Michele Gentile

        In me scorre la vita

        Quando la notte
        mi riposa accanto,
        in un giaciglio di inverni
        rubati al mare,
        in me scorre limpida acqua
        se posso dissetarmi alla tua fonte.
        Uomini partiti
        per sposare l'alba,
        rondini impazzite di libertà,
        in me scorrono cieli tersi
        se posso richiamarti all'amore.
        E mentre il giorno
        intona
        l'ultimo canto d'arpe,
        confinandosi nell'eco
        di ciò che fu
        in me,
        violenta,
        scorre la vita
        se posso ancora sognarti.
        Michele Gentile
        Composta domenica 1 dicembre 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          Senza poesia

          Silenzi
          interrotti
          dalla pioggia.
          Logore bisacce
          a perdere
          stille d'azzurro.
          Creta
          di mari smunti
          plasmati
          per ammassare solitudini.
          Voglia il tempo
          con le sue ragioni
          richiamarci all'amore
          quando
          soli
          avanziamo nel buio
          senza più paura
          senza più morire
          stanchi viandanti
          per un infinito
          d'argilla e loto.
          Michele Gentile
          Composta lunedì 21 luglio 2014
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            Scritta da: Michele Gentile

            Ai re

            Ai re
            che dileggiano la poesia
            con frasi di circostanza,
            ai sovrani
            che sporcano i mari
            pisciando vergogna.
            Agli dei
            che giocano al perdono
            mischiando le carte.
            Ai principi
            che dimenticano le favole.
            Il trono, un tuono
            da trincee scavate
            con le ossa.
            Dentro chiese
            consacrate alla rivolta
            abbiate cura dei vostri nomi,
            si fa strada
            l'eco della verità.
            Michele Gentile
            Composta mercoledì 15 aprile 2015
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              Scritta da: Michele Gentile

              21 marzo

              Ardisco quei germogli
              che predano le stagioni
              mi nutro di radici
              che mi augurano cielo.
              Diventi mare, aria
              voce di me.
              E gli orli delle parole
              respirano il conforto.
              Allora canta e fiorisci
              e ancora canta e piovi mia Poesia.
              Sollevami, ti prego aiutami
              ad esistere oltre quello che sono,
              stretto nella mia mano
              che impugna un verso
              per non lasciarmi andare via.
              Michele Gentile
              Composta domenica 21 marzo 2021
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