Sarà come benedire la mia pelle, la mia mente, la mia anima. E osservare Allora tutto parrà più vero e non fisserò l'orizzonte guarderò oltre... perché saprò credere ai miei occhi. E quando il terreno sarà pieno di passi io imparerò a volare. Dalla mia schiena sbocceranno ali di consapevolezza e allora il cielo sarà la mia grande porta.
Mi sveglio in lacrime da una lunga notte Cosa ero per te? Cosa ne facevi delle parole? È quasi impossibile eppure adesso mi parla la realtà Quella solitudine nera Quella tristezza cieca Quel freddo polare Tutto conduce a te. Avevo solo un po di petali bianchi sporchi di fango avevo solo dei tagli sulle ginocchia quando in silenzio cadevo per te. E tu dove eri? Con chi eri a ridere della mia ingenuità? Cosa ne facevi delle mie carezze? Dove hai lasciato il mio cuore? Ho amato col sangue una maschera di un uomo che non vuole ancora crescere perché teme il suo destino. Perché a te ho donato le stagioni più fragili Perché a te ho rivelato i miei sogni... Tu eri analfabeta d'amore ed io ti ho insegnato a leggere i sentimenti più veri lasciandoti questo come regalo più nobile senza rancore. E tu mi hai svegliata da un incubo senza un bacio d'addio.
Quando dico che ti amo Per favore chiuditi le orecchie e guardare da un'altra parte, così non udirai ogni singola parola che dico e non mi verrai mai incontro. Quando dico che ho bisogno di un abbraccio vai lontano e lasciami sola nella buia caverna del cuore.
Sono stanca la mia anima urla isterica verso persone che non capiranno mai. Le parole ingarbugliano e i gesti separano... sono al buio nella caverna vuota ma cosi piena di fobie ho solo oscurità attorno a me.
Non ti ricorderai mai di me perché sono io che cado mentre corro dietro di te.
Sto cercando uno varco che mi porti al cielo che possa investire i miei occhi di un arcobaleno di luce. Sto cercando un fiore che profumi e che baci il mio dolore.
Ho camminato in punta di piedi sulla cresta del tuo sole ho bruciato i mie passi per stare vicino a te. Queste parole non danno assoluzione non c'è nessuno con cui confidarsi sono andati via tutti non c'è mai nessuno quando vuoi salvarti la verità rimane dentro me è l'unica amica non morirà mai Da oggi chiudo i conti col passato I passi fatti e quelli che farò Da oggi voglio nascere ogni giorno alla larga dai disonesti, dai pessimisti, dai perdenti, dai serpenti. Cosa s'impara dal dolore!? non lo so ma so riconoscere un fulmine da un abbaglio e se solo seguissi la stella giusta di certo non cadrei nel buio. Da oggi il demonio ha smesso di divertirsi con il mio destino. Da oggi il mio destino non porta più il tuo nome.
Vanno via con le lacrime i baci che ti regalerei. Vanno via con le lacrime i sogni che per te costruirei. Vanno via sempre più lacrime e i giorni che non sembrano variare mai. Vanno via le lacrime e i gemiti e con i pugni chiusi trattengo queste stupide parole. Vanno via le lacrime e nessuno te le porta indietro scendono senza rumore ma ti distruggono come un pugno sul cuore. Vanno le mie lacrime ed era l'unica pioggia che bevevo quando non pioveva su di me. Ho perso le mie lacrime ora sono dentro un fiume che corre assorte e sprecate, confuse e vibranti, eclissate dentro me.
Dolore intenso trafitta nel cuore strangola tutti i miei respiri uccidendo i miei sogni. mio dolore intenso mi condanni nell'oscura tristezza inseguo le braccia tue ma mi schiacciano nelle fiamme della tua indifferenza. Dolore intenso cerco i tuoi baci ma nella saliva ho solo veleno. Sofferenza intensa sei già separata e ogni tuo passo calpesta la mia schiena, e il tuo piede mi tiene ferma nelle fiamme. Brucio nelle lacrime. Mi hai buttata via come uno straccio nel vento e giacendo per terra ferma aspettando la pietà che non c'è. Mi abbandoni per sempre e invece di felici ricordi mi lasci un pugnale caldo nel petto e mentre sanguina la mia anima si eleva un grido di dolore che rompe il mio volto. questo cupo abbandono mi uccide lentamente.
Ho uno sguardo che non sogna è come una menzogna che si mostra senza vergogna.
Ho parlato agli alberi di Agosto che aspiravo di andare via ad ogni costo ed separarmi da quest'arido posto.
Ho una mano chiusa a pugno nella tasca ho l'anima che dice basta.
Perché non si può continuare ai sogni non si può negare di librarsi ed attraversare uno sconosciuto mare ed affrontare tutto quanto il male
Ma c'è una cosa che so fare... creare un canto leggero quando ho uno sguardo che bacia il cielo puoi ballare con me in mezzo la natura sentendo distante ogni paura.
Sono qui. Isolata cammino con il mio dolore questa conseguenza non è una scelta ma se non c'è dolore non è cambiamento. guardo un bivio resto bloccata ma perché non si ha la forza di scegliere poi è solo un attimo e torna la voglia di sorridere. Perché mi uccidi abitudine a cadere come alberi senza radici? Lontana dal mio ego cerco il silenzio la culla della mia ripresa e salgo alla vita, oltrepassando le parole, i gesti, e i ricordi. Apro gli occhi e un bocciolo di rosa mi commuove ed è proprio li che una persona decide da che parte vuole andare. Guardo la stella più lontana e scopro che anche ella fa si collega a me. Mi guardo dentro e mi curo assolvendomi da me stessa. E la notte scompare ed è tutto un divenire in totale comunione con l'universo e scopro, che i limiti del mio corpo sono pura illusione.
Ho guardato il calice dei sogni versati e nella scia e nel suo fruscio ho ripetuto tre volte il suo nome. Ho vissuto il tempo a contare gocce d'illusione allagavano i pensieri che avevano il suo odore inganna ancora un recluso che guarda alla finestra e riesce a scorgere le sfumature di un tramonto sembri lontano... e apre la mano per difendere i suoi occhi dal diluvio di sogni incazzati che gli cadono addosso.