Poesie di Sebastia Giunta

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La loro rabbia e l'amore

Dalla bocca di un incubo spurghi gocce di rogo,
E reclami che le rinnovi in carezze piumate...
Cosa sono gli angeli?
Se non forme mai viste.
Eppure noi vogliamo prestare fede,
perché abbiamo l'anima in miseria.
Il vento spettina,
Lo schiaffo sconvolge,
Il cibo riempie lo stomaco,
e tu guardi con amore
un sole che ti fa venire le rughe,
e non te ne accorgi.
Il bello invecchia,
Il piacere ferisce,
Le parole fiaccano.
L'amore è l'egoismo che si condivide...
nel posto dove le anime trovano rifugio.
Ciascuno ha la sua anima di gomma,
per rimbalzare in questa galassia di malvagità.
Cos'è la sofferenza che ti infliggono?
Nonché voglia di sentirsi intenditori nel teatro della vita.
Che ognuno completi il suo tragitto
e non trapeli interesse per il disonesto.
Non presti udito al sussulto di un ingiuria...
Vai con le tue mani e sulle tue ossa.
Fino a che il tempo non ti fotta anche quelle.
Sebastia Giunta
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    Ragazza Delusa

    L'arcobaleno perde i suoi colori
    le luci si dileguano,
    l'oscurità emerge dagli abissi.
    La luce della luna muore sui volti.
    che ne è del cuore?
    duro come una spiga di grano
    arido di giorni di sole.
    Si muove,
    si contrae
    sofferenza.
    È un gemito
    domato, spento.
    Come un gattino
    abbandonato sulla via
    io ritorno a casa.
    Al calar della notte
    inventerò una nuova luce.
    Sebastia Giunta
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      Strano Amore

      Allegri i tuoi occhi
      Immense stelle tocchi.
      lontano non ci arriveremo mai...
      quanta tenerezza che mi fai.

      una stella grande c'è
      E sei proprio te.
      Passeggi e volteggi
      sulle mie parole hai lasciato gli ormeggi.

      E se poi mi guardi,
      tagli tutti i traguardi.
      Il mio cuore prende l'ascensore
      Mi va in testa e protesta
      Vuole amore, solo amore.

      Tu pescatore di stelle,
      non sai quanto la tua preda sia ribelle,
      aspetti che venga all'amo
      ma si trattiene nel dirti "ti amo".

      Specchi rotti senza profitto
      quando averti sembra un diritto.
      Voglio confermarti che le tue stelle sono su di me
      nessuna domanda, nessun perché.

      I tuoi occhi
      li porto al collo con due fiocchi.
      Tu, farcisci il silenzio, quando tutti vanno via
      rimani e sei follia.
      Sebastia Giunta
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        La vecchia casa sulla spiaggia

        C'è un bicchiere di cristallo su un tavolo
        In mille pezzi,
        baciato dal sole,
        da vita a luci danzanti su un cupo muro.
        C'è un impolverato carillon che ancora suona,
        antiche note riecheggiano nella stanza.
        Il vento è forte,
        come il profumo del mare,
        Piccoli granelli di sabbia come stelle cadenti
        Si inseguono sul pavimento.
        Gocce d'acqua tamburellano
        il vecchio tetto.
        Il vento apre e chiude le finestre.
        Si predispone la tempesta.
        Sebastia Giunta
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          Quello che tutti cercano

          Siamo miliardi
          ma un unico spirito giace
          come un neonato.
          Stanco dopo lunghe giornate
          senza madre.

          Ci sdraiamo alla luna
          Ci leviamo al sole...
          Cos'è questo bisogno che avvertiamo?
          Fame?
          Voglia di piangere?
          Voglia di ridere?

          Giunta la sera un respiro leggiadro
          Si diffonde sul cuscino
          Un sogno segreto a tutto comune...

          Cosa cerchiamo?
          Qualcosa che tutti vogliamo
          Lontani
          Diversi
          Ma tutti figli della stessa origine.

          Uniamoci e abbattiamo le nostre tentazioni
          cerchiamo la cura dei nostri mali,
          siamo un arcobaleno verso un nido d'amore,
          cerchiamo insieme la pace.
          Sebastia Giunta
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            Non posso rivelare il mio mondo

            Non posso rivelare il mio mondo
            ma nel mio cuore c'è una sala azzurra
            se tu se mi credi
            nei sogni la puoi attraversare

            In quella stanza curo le mie speranze
            raccolgo emozioni
            dipingo parole
            spalanco le porte dei miei desideri
            mi innamoro di te
            e ascolto musica

            È la stanza della mia immaginazione
            dove la voglia di esistere
            diventa ballo e poema...
            Sebastia Giunta
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              Penso con le ali

              Penso con le ali,
              gioco con la luce.
              Mutevole e radiosa
              Danzo su un filo
              Teso nel cielo.
              Catturo farfalle,
              vibranti farfalle che indossano,
              i colori dell'arcobaleno.
              Mille petali compongono le mie ali
              Tenendomi in equilibrio
              Tra le montagne e il mare,
              tra mare e deserto.
              Felice penso,
              penso con le ali.
              Germogliano frutti dal sorriso,
              le farfalle ghermiscono
              il nettare che scende dagli occhi.
              Sebastia Giunta
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                Gocce di morte

                Spuma di mare arriva sino al sole,
                le ossa galleggiano a riva.
                Stelle rotte sull'acqua,
                granelli di plastica fumante,
                calpestati da impronte distratte.
                Uccelli d'inchiostro, danzano nell'oscure acque.
                Io mi fermo a guardare...
                Cala la notte negli occhi,
                la natura che ancora una volta
                si fa ammazzare dall'uomo.
                Sebastia Giunta
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                  Idiozia

                  Nella mediocrità che mi propino
                  ruzzolano lacrime rosse come il vino
                  Dicono che non sono nata per accontentarmi
                  Che quando sbaglio devo fermarmi
                  Ma in questa insensata quotidianità
                  Ho poco chiaro il giorno con la notte, le ore con l'età.
                  Si fa sera e mi spoglio
                  sistemando in viso un sorriso che non voglio
                  Oggi è un giorno immutabile a ieri...
                  dove sono finiti i miei sorrisi sinceri?
                  Sebastia Giunta
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