Da mesmeriche linfe zampilla mia epoca fatta di sapori sciapi uguali abitudini e sciame di ovvietà.
Anaffettivi marinai dello stessa corrente, passanti della medesima via, simulando di non intendere con gli occhi ritratti in una fredda espressione.
In un imbarazzante corteo salpiamo sulle nostre gondole e ci leghiamo l'un l'altro allo stesso mare. Catturati e imbavagliati da noi stessi tra le nostre bugie ci inganniamo da soli.
Deboli foglie di un giovane albero non abbiamo mai vissuto la primavera ma solo sentito parlare. Eppure ci sarà un insolito pensatore una più verde foglia.
Allieterà come una pasqua e salverà l'albero e il suo aspetto, come un galleggiante in mezzo a braccia scoraggiate che hanno scordato come nuotare.
I tuoi sguardi districati sulla schiena di un sogno prova a frenare lacrime veloci che come fulmini cadono ed esplodono in secondi con mani tenere. Tu... Esisti con me nel pensiero di ombre amanti sulla spiaggia sfogliate dal vento come le pagine di un libro spalancato sotto un firmamento violaceo. Io... Un alito di buona tempesta si spinge entrandoti dentro a muoverti come la vela che si gonfia sulla vastità irrequieta nel movimento repentino delle nostre anime appassionate.
Non ha tono questo mio correre senza respiro. Vuoi le mie impronta la mia parte fragile. Nascondo le mani in guanti di sole. Cerniere di parole aprono la letargia del mio cuore. Non torna indietro il perdono, squarcia il petto e trema. Non è freddo né dolore è che non patisco. Tutto l'odio si traveste da inerzia Distruggerei la notte se fosse lei a eclissare la luce, soffocherei i sogni se fossero loro a far tormento. Inquietudine immenso respiro... Butterei via giù tutti i muri che isolano dal mondo. È lenta e funebre L'età che non so onorare, nauseante e vigliacco concetto di chiudersi in lacrime codarde. Non so tenere segreto l'impeto che ha rubato il calore. Non so dire Amen. Ridono delle mie incertezze Non ho più doni solo un volto sbiadito che non riconosco. Non svaga più la bambina tra le rose bianche. Non ride più il clown tra la gente. Devo destarmi e non disamarmi. Emarginati momenti di plastica periranno con naturali stimoli come fiori sull'asfalto che non vuoi.
Godo nel bere le tue bugie Come se fossero lacrime di sole. Tu ti lasci io guardo la metamorfosi dei tuoi pensieri che germogliano dalla tua fronte indomabile e libero io ti amo. Tu non mi parli Riposi tra le braccia di giorni fragili. Oggi inondi con il mare dei tuoi forse Domani sei arido deserto di silenziosità. Mano nella mano oratore sul mio petto culla il piacere. Viscide speranze strisciano via Tra condensa di respiri e battiti soffocati. Ultimo sorso di speranze Mentre la luna sta correndo portandosi dietro carezze e tenere apparenze.
Volteggiando schiavi disegni contorti sfuggono via, si uniscono alle lacrime allargandosi in freschi orizzonti. Io muoio per te, Bramando nell'ombra dei sogni su tetri e vasti villaggi. Crisi isteriche per volere quello che non c'è. Io muoio per te. Dammi ancora gli occhi accesi Sono una mente ardente che si nutre di spiragli di te Sarà un egoista bisogno di legarti al cielo della mia stanza. Scorgendo frammenti di parole che il vento ha dilaniato troppe volte. Tra miriadi di volti Tu sarai il destino dove orbiterò senza fine.
Ho tedio di quest'aria Che toglie via Le ali dalla pelle mia. allucinazione livida si attende e sulla cute rabbrividì. Quello che non ti aspetti tra ritratti di luce rifletti inganni e disarmonici suoni. Idee mi ruba via quest'aria pesante lei non varia. Mi sto sfracellando nel mio viaggio Un viaggio come il panico di Maggio. Quando i fiori non solleticarono il mio volto perché giacevano su alberi morti. Dimentico il diluvio che ballava sui vetri Dimentico gli scritti e i toni tetri. I destini spogliati non si braccano più. Riprende il timore di precipitare giù. Voglio un letto libido Una stella timido Tornerà a farmi compagnia Mentre scrivo una poesia. Odio quest'aria non mi fa respirare Sulla verticalità dei miei sogni mi farà scoppiare di risa, d'amore e di vita. Spalancando gli occhi rivelerò la via d'uscita.
La luna di sangue con le sue lingue, Lecca un sole svagato che lesioni estingue. Tramuta l'orrore, Asciuga il volto da sudore. I pugni presi, Sono sempre più di quelli resi. La pelle che cade Non germoglia e invade Un vuoto che riempie Come aghi nelle tempie. La vampa della vendetta È un rammarico di scelte prese in fretta. Nel mio ego per terra giace Una pozza di pace. La luna di sangue mi chiama La terra squarciata da una lama. Un nuovo equilibro regna Di sangue nuovo il cuore s'impregna.
Il suo sguardo spalanca i giorno sulla percezione. Labbra di burro profumato Gola per le sere stanche. Le mie preghiere che si fanno coperta, per proteggerlo dal freddo. Cosa farai di questi attimi? Ho nascosto il cuore tra i limoni e i geranei. Non si nuove l'erba se non viene da me. Lisergici orizzonti impiccati come quadri danzano sui muri. Lei è un uomo con occhi grandi cuscini dove il suo peso ristora. Ha l'affetto bucato, ingabbiato e ammanettato tra le onde dei suoi vorticosi respiri. Non scrive più un nome non è mai stato il suo. Ride di lei che trattiene nelle lacrime nuvole di libertà densa di vendetta, Piena di marte e giove. Un sentimento che è un guerriero travestito da ignoranza. Ferisce e cade sporcandosi di oblio.
Amore mio Il cuore mio si è smarrito Tra i pensieri e le ore e tutte le cose del giorno che non ho fatto insieme a te. Amore mio che ignaro sei di essere il mio amore. ti ho nascosto in quella parte di cuore, dove trovi tutte le cose buone di un uomo. Sei arrivato come una buona notizia in un giorno noioso, Come il tenero bacio di un parente che parte alla stazione. Come l'onda fresca del primo bagno estivo. Amore mio se tu sai che del mio colmo cuore non puoi tutto possedere, Dimmelo. E non lasciarmi perdere i sorrisi sinceri, I baci piu dolci, le soffici carezze, Prendi tutto quello che puoi, Stendi piu che puoi i tuoi palmi, e se non con le mani, Prendimi con gli occhi, Prendimi con le gambe, Non lasciare che il mio amore per te si tramuti in arida delusione, Non farmi sgretolare. Amore mio Se non m'ami come ti amo io non mi importa, Ma se non compendi il linguaggio del mio sentimento, Allora non portarmi lontano, Non regalarmi profumi e tramonti romantici, Non darmi il calore del fuoco quando tremo. Lasciami tremare, Lasciami qui nella mia terra, Lasciami raccogliere tutte le me che ho donato a te, Lasciami un libro dalle bianche pagine su cui io possa scrivere con le lacrime i giorni dell'abbandono. Cammino verso te Semplice Con gli occhi lucidi e il battito pesante Cammino verso te... E penso che è generosa la vita, Oltrepasso te... Si è annerito il cielo.