Una candela, un libro, una canzone e la mente và nel sogno, un sogno di Natale, luci accese, bancarelle in strada, ed io, io chiudo gli occhi ed immagino, io e te, a sorridere, guardare le luci proprio come due bambini mano nella mano, guardiamo le vetrine addobbate di tanti colori, io e te mano nella mano, ci guardiamo e, sorridiamo, è Natale, quasi Natale mi dici, io il mio regalo c'è l'ho sei tu amore. Apro gli occhi e, anche l'orologio si è fermato nel mio sogno, asciugo le lacrime, bella la fantasia, riprendo a leggere, una bella storia d'amore la fantasia, la nostra anima mia tu che vivi in me!
La vita non sbaglia, la vita ti dona e poi porta via le lacrime restano, ma anche le lacrime una volta esaurite non resta nulla, se non la speranza che domani la vita ci doni senza portar via nulla!
Tengo stretta a me la vita anche se vi sono attimi in cui vorrei che il dolore terminasse, tengo stretta a me la vita anche se tutto cio' che desidero e' lontano da me , tengo stretta la vita anche se i miei sogni mi sembrano irraggiungibili e tu tieni stretta la mia mano anche se sono lontana da te!
È nelle mie mani che stringo una triste verità, e nella mia anima che abbraccio un amore finto, quasi a mezzo respiro, una sfuggita carezza al senso senza senso, un bacio mai dato, eppur resta in fondo all'anima, un senso di te, un senso senza pace, che mi tormenta, ed i tuoi occhi, le tue parole perse in fondo all'anima mia!
Lascerò che sia il tempo a decidere, si, lascerò che la vita faccia il suo percorso, in fondo non posso lottare contro i venti della vita, inutile farlo, si inutile, i ventoi sono forti distruttivi ed io sono un po' stanca di lottare contro i venti, venti freddi, venti distruttivi, venti e sempre venti, venti troppo forti per un anima irrequiete, venti di vita che passano lasciandomi senza respiro per poi andare altrove, adesso ho deciso mi fermo, senza più lottare e lascerò che sia il tempo solo il tempo può, io, io mi fermo qui, ad aspettare senza andare contro vento!
Lei era nulla nelle sue mani, nulla se non un burrattino, lui, le gestiva la vita, non vi era alcuna poesia tra di loro, nulla se non parole, parole senza senso, parole che non le permettevano di essere donna, cosa è che lei avrebbe voluto da questo dannato amore? Non aveva risposte, se non uno specchio, un maledetto specchio, che le teneva compagnia, si, compagnia ogni volta che lui si addormentava, dopo ore di tortura, le sue, di quell'uomo che amava, o credeva di amare, adesso si guardava allo specchio, e, quei capelli così un tempo belli adesso coprivano le sue ferite di sangue, i suoi occhi non avevano un bel colore erano viola, cercava di coprirli con con un vecchio trucco, che un giorno abbellivano i suoi occhi per lui, lo stesso trucco che le serviva adesso solo per coprire quei lividi, lividi troppo profondi, lividi che arrivavano sino all'anima, si guardava mentre lui dormiva, si mentre lui soddisfatto dormiva, e lei, lei cercava di non respirare troppo forte aveva paura si svegliasse, ed ingoiava quelle lacrime di sangue, amare amare come quel pugno che lui le aveva dato, lacrime che soffocavano nel suo ventre, paura paura di respira per non svegliarlo, paura di dormire, eppure aveva quella voglia di chiudere gli occhi e non svegliarsi più! Cos'è che la teneva in vita si chiedeva, suo figlio cosa avrebbe fatto senza di lei? ecco cosa le dava la forza, e fu allora si allora che si accorse che ne aveva abbastanza di quei lividi che voleva ricominciare a vivere, e chissà forse un giorno ricominciare ad amare, e fu allora che silenziosa prese quattro stracci, per lei ed il suo bambino, ed in silenzio senza quasi respirare, aprì quella porta, troppo chiusa, ed ora, Ora era libera, libera di essere, e di ricominciare a vivere!
Non voglio chiedermi se sarò felice o meno, ma viverti, viverti se fosse un attimo o per sempre, ma adesso non voglio chiedermi se sarò felice o meno con te, l'importante è essere noi, io e te, l'uno accanto l'altro, e forse troppo? È forse chiedere troppo vivere? Vivere il noi l'uno accanto l'altro!?
Intrappolata, intrappolata in un sogno, sogno inesistente se non nell'anima un anima irrequieta intrappolata in un sogno, un sogno fatto di illusioni, ed è questa l'amara verità, una verità che spesso fà paura alla paura stessa, ed io, mi ritrovo nella trappola, intrappolata in un sogno fatto di illusioni, intrappolata senza via d'uscita, in uno stupido sogno, chiamato amore!
Ad mio urlo non esiste un senso, se non quello del dolore, quanto durerà ancora questa tortura? Quanto? Ed il mio urlo nessuno lo sente e mi accorgo che lo stesso è destinato a durare lasciando morire così soffocato nell'anima, oltre ogni possibile fine.
Confusa, chiusa in me stessa, vivo un esistenza che non riconosco, non trovo un senso a questa vita che mi prende e mi butta giù in un mare di confusioni, confusa esistenza del senso del non senso, e vivo in limbo tra confusione, sogno, e realtà, io vivo, confusa da un senso che senso non ha, e mi perdo in questo vortice di emozioni che più di emozioni sanno di confusione, una grande confusione che vivo cercando un senso in un mondo che non ha senso!