Poesie che hanno partecipato al concorso AMORI di_VERSI

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi.

Scritta da: Pietro Nigro

Quanto t'amo dirti vorrei

Quanto t'amo dirti vorrei
con parole dolci come soffi di brezza
ai crepuscolari ulivi
su uno sfondo rosato di cielo e di mare.
Quanto t'amo dirti vorrei
con la voce della mia terra
arsa di sole,
dal sapore di lava
e passioni mai sopite assolate di giallo
della sabbia del Sud.
Irrefrenabile scorgi nei miei occhi
ed io nei tuoi
questo senso di mutuo perderci
io e te in noi
nell'attesa di una notte propizia
in cui si scontrino i nostri due sogni.
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    Scritta da: Andrea Calcagnile

    Con i miei occhi ardenti

    Con i miei occhi ardenti
    ti immaginerò beata e serena,
    come in un film favoloso,
    con un magico lieto fine.
    Ti immaginerò come una protettrice
    pronta a correre pur di salvare.
    Ti immaginerò in un grattacielo
    di tua proprietà e con tanti premi dentro.
    Ti immaginerò come una dea
    posata sul miglior cielo
    a decantare il mondo assieme agli angeli.
    Ti immaginerò dentro le fiamme del fuoco,
    tu paura non avrai, perché saprai
    di trovarti dentro i miei occhi ardenti,
    sempre pronti a farti divenire immortale
    assieme ai nostri rammenti.
    Ti immaginerò, ti esalterò, ti contemplerò
    ti amerò e ti vezzeggerò per l'eternità.
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      Scritta da: Andrea Calcagnile

      Intrepido amore

      Intrepido amore,
      mi hai donato la pura felicità,
      sono cambiato e sono cresciuto
      grazie a te.
      Ho superato i miei limiti.
      Tempo fa credevo di essere
      un orrido perdente.
      Intrepido amore,
      hai prosciugato il tepore
      del mio sangue, mutandolo
      in fervore intenso ed eterno.
      Ho varcato contorte remore,
      prima credevo
      che fosse impossibile.
      Che storia grandiosa!
      Ho costellato la mia vita di ilarità,
      sono pago perché la mia vita
      avrà qualcosa da raccontare.
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        Scritta da: Andrea Calcagnile

        Spunto di vita

        Spunto di vita,
        lo sai che immortali diverremo?
        Abbiamo trapassato momenti
        di benevolenza e di amorevolezza
        così stupendi, da fare invidia al mondo.
        Hai paura che tutto ciò finisca?
        Allora per farti quietare
        ti confesserò delle fatate e vere parole.

        Mi hanno chiamato gli angeli dal cielo
        dicendomi che oltre ad esserci
        guadagnati il paradiso terrestre,
        ci siamo guadagnati anche il paradiso stellare.
        Perché noi siamo degli spiriti sani e decorosi,
        pensiamo solo al nostro interminabile amore,
        portando avanti il sentimento più prodigioso.
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          Scritta da: pox

          Conchiglia di sogni

          La dolce brezza estiva
          accarezza lievemente
          il viso mio,
          dolci baci di un tempo che fu.
          Istantaneamente
          un timido riflesso di luce
          chiama i miei occhi,
          ultimo bagliore di
          un sole ormai al tramonto.

          Dopo un breve e intenso
          stordimento
          mi avvicino e scorgo
          una conchiglia
          sola
          sulla deserta spiaggia,
          la raccolgo
          è piena di sogni,
          i miei e i tuoi,
          desiderati sempre,
          realizzati mai.

          Comprendo allora
          che eri tu
          quel timido raggio di luce,
          quello stanco sole
          di un amore
          appena sbocciato
          e già appassito,
          volato via
          aquilone al vento
          tu
          quella conchiglia.
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            Scritta da: pox

            Luce

            Ci sono momenti nella vita in cui
            le parole non servono
            e i silenzi fanno male,
            non c'è vuoto in cui cadere,
            non c'è angoscia da provare,
            lacrime da versare.

            Siamo noi quel vuoto,
            noi l'angoscia,
            noi mare di lacrime,
            amara la vita,
            amaro il vivere.

            Se anche la vista di un bambino,
            sorriso dei sorrisi,
            accresce il nostro dolore,
            se il vento di immagini e ricordi
            spazza via la pietà da noi,
            se persino la speranza scema,
            se un muro c'è tra noi e la vita,
            allora solo un grido d'amore,
            il grido di lei
            può riaccenderti il fuoco dentro,
            ora spento
            inesorabilmente in un eterno blackout.

            Solo una luce,
            la sua luce
            può ridestarti dall'immobilità della sofferenza.
            Un attimo, un tuono... il buio si allontana
            un urlo
            una luce
            l'amore.
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              Scritta da: Fuffi

              Le illusioni del cuore

              Raccontami
              del tuo sguardo che si apre al giorno.

              Svelami dove vanno a cercare gli occhi il conforto
              per un'altra notte
              persa
              a nutrire pallidi sogni.

              Parlami
              delle tue braccia
              aperte al bisogno di accogliermi,
              ancor prima che le labbra
              possano trovare conforto
              le une sulle altre.

              Il vuoto malinconico dell'assenza
              matura sulla mia pelle
              avida
              di premurose carezze.

              Il canto perpetuo delle cicale
              si orchestra nel fondo della notte
              e si placa l'illusione del cuore.

              Poesie di stelle vibranti
              si riflettono sugli occhi umidi
              che attendono
              stanchi
              i toni caldi dell'aurora.
              Composta giovedì 17 aprile 2014
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                Scritta da: Jultine Reese
                Affronti ogni sconfitta
                con una medaglia al valore umano,
                milite silenzioso di una guerra
                senza avversari.
                Liberami dal mio corpo
                ancora un attimo di più,
                con le tue mani ruvide
                e le tue carezze di parole.
                Ascoltami cantare un altro inno
                alla perduta giovinezza,
                e mentre ti aggrappi alla vita
                con vittoriosa prepotenza,
                reggimi la mano per non farmi urlare.
                Ti dedico ogni alba che attendo insonne mentre mi avveleno.
                Sopravvivendo, gioco ad amarti
                come tu solo mi hai insegnato,
                tracciando i contorni seghettati
                dei miei vaneggiamenti.
                Illumini il sentiero
                nell'eterna notte senza stelle
                in cui sono condannata in mio volere.
                Semini disgrazie agli incubi
                che in dormiveglia piangono.
                Nelle tenebre dei tuoi viali grigi,
                mi celi all'angoscia che mi tiene sotto tiro.
                Non parlare più,
                stringimi negli occhi,
                descrivimi ancora di te
                solo col tuo sguardo di brace.
                Liberami dal giogo amaro di vendetta,
                leggendomi ad alta voce un'altra notte
                in cui sperare ancora in pace.
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                  Scritta da: Jultine Reese

                  Deserto

                  Esuli monti, spettatori apatici
                  del regresso, ci osservano
                  muti tenerci per mano,
                  lordi di mota e umidi dalla
                  brina notturna,
                  spaccati a metà come la terra arida
                  dell'eterno deserto che
                  solinghi attraversiamo.
                  Ognuno, confessore di sé,
                  ride, e folle dalla follia
                  è creduto.
                  Mollemente accarezziamo
                  la vita con le suole dei calzari,
                  logori alle punte per
                  centomila sbagli, e stracciati
                  ai talloni per tutti i ricordi
                  ripercorsi all'inverso.
                  Tra le coperte dense del
                  nostro odore e del nostro
                  egoismo, e tra la polvere rossa
                  del deserto, abbassiamo le
                  palpebre ormai pesanti e
                  abbandoniamo le anime
                  al loro più puro sonno,
                  sussurrando lacrime e sogni.
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