Poesie che hanno partecipato al concorso AMORI di_VERSI

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Al sorgere del sole

Petali neri come pioggia
sulle nostre labbra
e inizia tutto a girare
siamo anime immortali
capaci di scegliere il nostro fato
e brilla quel sole dentro di noi
come lucciole in amore, come fiamma ardente
energia scorre continua, senza sosta
nei nostri corpi
vene come vie,
nel tempio della perdizione
visioni mistiche, pendolari di emozioni,
una diversa realtà, su un treno anonimo
siamo ali in volo, spiriti selvaggi
rincorriamoci!
Siamo pura fonte di espressione libera
ridiamo, scherziamo, pronti al salto
non si torna indietro
davanti solo pensieri positivi
non c'è tristezza qui
non c'è n'è oggi
né domani
un mondo migliore
un esplosione di colori
dove anche il più oscuro sentimento
riesce a rinascere
dalle sue ceneri
pronti a far luce sul nostro cammino.
Sempre e per sempre.
Composta martedì 28 luglio 2015
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    Oggi nulla è perduto

    Su uno scoglio
    in mezzo al mare
    attorno l'oceano, così buio
    si riflette
    nei miei occhi verdi.
    queste acque invarcabili
    come vascelli
    solcano i miei pensieri
    e in questa tempesta
    mi tuffo
    in questo sogno
    come tanti altri
    mi perdo
    mi illudo
    mi innamoro follemente
    e mi portano via le onde
    lontano
    accompagnata
    da questo vento gelido
    in questo ricordo ad occhi aperti.
    Composta mercoledì 5 agosto 2015
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      Scritta da: Rodolfo Arcanà

      Canzone senza musica

      Per te che non mi ascolterai mai
      scrivo questa canzone
      così che tu possa sentire
      le mie parole d'amore.
      Te le dipingerò d'arcobaleno
      di tutti i tuoi colori preferiti.
      Te le proietterò
      sullo schermo della nostra vita
      sperando tu possa anche leggerle
      da vicino.
      Poi potrei anche recitartele
      sperando di raggiungere il tuo cuore
      o sussurrartele
      in silenzio
      ad ogni apparir della nostra luna
      oppure potrei
      stringerle tutte tra le tue mani
      mimando il rumore dei nostri mari.
      Eppure so
      che nonostante tutti i miei sforzi
      resterei da solo
      a ripassarmele tra le dita.
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        Eri calamita, eri attrazione profonda
        erano i tuoi occhi, magnetici e profondi
        mi presero in una morsa
        e mi portavano ogni volta
        in un'altra dimensione
        erano pochi i secondi, erano ore
        fra litigi e baci rubati
        erano carezze, scherzi, piccole sorprese
        e ogni giorno ti scoprivo
        sorrisi, i tuoi
        persi oramai
        eri intrigo, gola, eri alba e crepuscolo
        ti ho cercato, mi hai rincorso
        strade sbagliate, troppi errori
        sotto la pioggia, sotto cascate d'acqua
        o lacrime si confondevano
        venni a cercarti, buio all'improvviso
        e vuoto
        e quella dolce curva sul tuo viso
        quelle labbra carnose
        divennero nebbia fitta
        sei ora sogno, desiderio proibito,
        sei ricordo, amuleto contro la tristezza
        sfuggente, un lampo, in questa giornata grigia
        un passo avanti sul filo di un rasoio
        e morte per me, per un noi dannato
        oramai non più.
        Composta lunedì 24 agosto 2015
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          Scritta da: Iris Vignola

          Ero con te

          Nello splendore mattutino di quella fine maggio,
          c'incontrammo e incrociammo il nostro sguardo.
          Poi ci amammo, come naufraghi dispersi tra marosi,
          burattini appesi a fili,
          dimenati senza sosta nelle acque invereconde
          dell'oceano smisurato della malasorte,
          che s'aggrappano a vicenda dacché rimanere a galla,
          avanti d'avvistar sicuro approdo da cui trarre conforto.
          Carnale conclusione naturale
          d'un amor spirituale ch'era nato.
          Ti guardavo e mi guardavi,
          nel silenzio sol gli sguardi raccontavano di noi,
          nel reciproco desio di rivelarci fino in fondo,
          mera realtà, poco prima, solo un sogno.
          Ti bramavo e mi bramavi,
          nello sfiorar l'altrui corpo seminudo,
          nell'alitar reciproco, esalato a fior di labbra,
          nei baci e negli abbracci circondanti,
          nel mentre il tempo scivolava come sabbia.
          E poi ancor la chioma scura appoggiata alla tua spalla,
          in quell'attesa che correva via impietosa,
          sensazione di mera tenerezza improvvisa,
          scopristi in te, con grande meraviglia.
          Mi allontanai da te, inevitabilmente troppo presto,
          intanto che, col gesto, mi donavi il cuore.
          Ero con te, fino a che s'avvide il calar del sole,
          nel giorno che tendeva all'imbrunire,
          onorando la notte nel cupo suo avanzare,
          scomparendo in essa, come atto d'amore.
          Composta domenica 24 maggio 2015
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            Scritta da: Iris Vignola

            Tu...

            Sussurri carezzevoli inondano la mente
            turbandola
            sensazioni ataviche percorrono la pelle
            sfiorandola e facendola vibrar
            desiderio
            carnale
            spirituale
            esplode nel corpo, nell'anima
            donarti me stessa totalmente
            incondizionatamente
            appartenendoti
            come l'acqua al mare
            il vento all'aria
            il sole al giorno
            la luna alla notte
            tu nei miei pensieri
            tu nel mio immaginario
            tu nelle mie viscere
            tu nel mio cuore
            sei qui
            percepisco il tuo respiro
            il tuo odore mi assale
            penetro gli sguardi cercando il tuo
            per addentrarmi in te, fondermi con te
            e farti mio
            so che ti troverò
            non so dove
            non so quando
            esisti e mi stai aspettando
            devo solo incontrarti.
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              Scritta da: Iris Vignola

              Follie d'amanti dall'eterno sapore

              Evanescente, quel letto sospeso fra le stelle,
              ricoperto dal riverbero lunare.
              Trapunta impreziosita da diamanti.
              Etereo talamo per due amanti.
              Gemiti prolungati, nello scindersi in sospiri.
              Sussurri, che non guastino il silenzio della notte,
              fin'a divenir corali, nel cantico stellare.
              Un cantico d'amore.
              Un cantico di gioia, che s'elevi al firmamento.
              Discese e risalite, d'avvallamenti ignudi.
              Palpita, il cuore, con forza ardita e ritrovata.
              I semi del piacere han dato i frutti e ci han sorpresi.
              Noi, disillusi di non poter amare,
              tasselli con cui il fato gioca a puzzle molto spesso.
              Tepore, le membra attorcigliate,
              connubio indissoluto come petalo col fiore.
              Com'edera, al muro, abbarbicata, se no muore.
              Cotanto ardore, nelle nostre brame.
              Sterpaglia d'apatia ha preso fuoco,
              nel crepitio ancestrale del fuoco dell'amore.
              Sei qui... nel tuo sospiro nasce il mio respiro...
              Carezze lievi, baci appassionati.
              Due cuori uniti, vite che si son cercate.
              Follie d'amanti, dall'eterno sapore.
              Composta domenica 20 settembre 2015
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                Scritta da: Iris Vignola

                Amor rubato al tempo e al caso

                Rigagnoli d'umore, scrosciano.
                Letto d'un fiume in piena,
                acque straripanti, senz'argini e barriere.
                Spiaggia al tramonto,
                mare che s'increspa al divenir dell'onda.
                Fresca oasi dei miei deserti assolati,
                dove mi posso dissetare.
                Costante desiderio delle mie notti insonni,
                per non sentirmi smarrita e sola.
                Lenzuola umide d'amore,
                distese sulle stelle,
                ad asciugare al riverbero di luna.
                Infuocato, il sangue irrora la carne fattasi rovente,
                preda accondiscendente del potere dell'amore.
                Amor che, a grandi lettere, imprime il suo marchio
                indelebile sul cuore.
                Amor sovrano, che tutto vuole e prende, senza inganno.
                e sa donare, a piena mano.
                Amor rubato al tempo e al caso,
                come pensiero che pecca d'innocenza.
                Chiede clemenza per esser nato.
                Implora grazia per esistere tutt'ora.
                Composta venerdì 18 settembre 2015
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                  Scritta da: Rita S.

                  Tu l'impalpabile del suono

                  Così fermo il vento si è zittito
                  per la tua voce
                  migrata come un viaggio di entroterre
                  tra invisibili montagne
                  e sculture morbide
                  del rosa, quale aurora nuova mi racconti?

                  Assentire di chiome
                  movimenti sussultori
                  tu mi rotoli dentro
                  sull'orizzonte del diaframma.

                  Voce,
                  sfioro il suono
                  tiro le corde a me
                  corpo e aria
                  epidermide oltre la pelle
                  un caldo tremante
                  nella notte ingenua che non sa di addii
                  ma è lo stesso moto
                  che porta l'universo chissà dove?
                  Composta mercoledì 2 settembre 2015
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