Tornerei quel giorno indietro
a cancellare rapido, sorpreso
quel bacio piovente
sotto un balcone.
Non più paure ne coraggio alcuno
solo il giocare abbandono che resta
libero dai nostri saturnali d'amore.
Chi s'affanna a morir non s'arrende
s'arrende chi resta
all'abbandonare amaro
d'altrui cure.
Di te mi manca
la paura di perderti.
Son cieco alla luce che breccia
l'anfratto cupo di quest'anima ferita
Il conforto nel cullare il tuo sonno,
tronco in gola il mio fiato sordo
Mi nutro di questo riverbero.
E se più mai ti avrò vicino
Non sarà mai sì dolce il dormire
tra il solfeggio dei tuoi ultimi baci.
Scalda il tuo corpo avvolto al mio
Inverno di quest'anima consola
Parafrasammo giochi di parole
Scoprendo grati d'esserci ancora.
Cammina sollievo accanto a dolore
Ancora io, distrattamente tuo.
Della lontananza
non c'è distanza,
sospiro i vuoti
quasi a toccarli.
M'innalzo e
la sua misura cambia...
da lì guardandoti.
Non siamo poi cosi lontani.
Cos'è l'amore
se non un batticuore,
un giro di giostra
che urla e si mostra,
gira e rigira
come calamita ti attira,
ti butti e ti ritrai
fino a quando ti adagerai
e riposo troverai.
Di getto debutti
tra gli schiumosi flutti,
un incendio divampa
mentre il viso avvampa
e la gioia rinnovi
tra le braccia che ritrovi.
Visto da lontano
accarezzato e poi perduto,
un amore contrastato
lasciato cadere
per poi,
un attimo dopo,
raccolto e valorizzato
con battiti del cuore,
che cambiano ritmo
al solo pensiero,
del dolce amore
finalmente ritrovato.
Appollaiato sul ramo
di un vecchio tronco
solo in disparte
guardavo stanco e pensieroso
tutto ciò che mi circondava
vedevo scorrere
la vita intorno a me
e pensavo già
al mio ultimo volo.
Ma poi sei apparsa tu
e insieme
abbiamo spiccato il volo.
Poesia per te
che sei la mia vita
anche di più
anche ciò che non conosco
e tutto ciò che non ho
poesia per te
che sei la mia nuvola
su cui riposano le mie piogge
e i miei venti distanti dal mare
poesia per te
che sei il mio sogno più bello
quello che tengo sempre tra le mani
che non mi fa mai dormire
poesia per te
che sei tutte le mie stazioni
tutti i miei passi in discesa
tutte le mie soste in attesa
poesia per te
che sei il discorso che vorrei sempre fare
la terra che vorrei sempre conquistare
il prato che vorrei sempre calpestare
poesia per te
che sei la gioia mia più infinita
il senso che mi dà più vita
il giorno che non conosce notte
il fiato che mi conduce in salita.
Poterti raccontare una storia
la più bella del mondo
del regno e delle fiabe
dei maghi e degli eroi
Poterti dire che sei tutto
un grande abbraccio
intorno al mondo
il mio arcobaleno
colorato d'infinito
Poterti dare sole e spazio
tutto l'universo
fiori alti alla luna
misteri mai svelati
Poterti amare
ogni battito
del tempo e del mio cuore
Questo vorrei
solo poterti dire.
Le nude mani sulla nuda terra,
stesa sull'erba odorante di buono,
il volto al sole che ti scalda anche il cuore.
Sì, questa è libertà!
Gli occhi di un bambino,
quelli di un amico,
il vento caldo nei capelli
mentre ascolti parole mai dette,
ma forse sussurrate.
Se questa è libertà...
Ma quando uno sguardo ti inonda il cuore,
quando il silenzio fa tanto rumore...
chiudere gli occhi e perdersi...
nelle onde del mare,
nell'oblio della notte,
nell'immensità del cielo
colmo di stelle lontane.
Questa è ancora libertà?