Scritta da: Gaetano Toffali
in Poesie (Poesie d'amore)
Dormirti accanto
nel tepore di dopo
con le tue labbra
che denudano il cuore
ho quasi il sospetto
speranza nevvero
che anche domani
sarai dentro di me.
Composta venerdì 13 novembre 2015
Dormirti accanto
nel tepore di dopo
con le tue labbra
che denudano il cuore
ho quasi il sospetto
speranza nevvero
che anche domani
sarai dentro di me.
Non ha mai perso vita
questo cuore incosciente
come una triglia al mare
rimboccano i sessanta
nei capelli e nel lento
corridoio verso sera
mentre ballano i piedi
e la voce usignola
a cantarmi le folle
giullare verso il vino
mi inchino festoso
amo ancora e sei tu.
L'amore della mia stagione
da uomo, ha occhi puri
tranquilla al bacio accanto
gioiosa nel farsi parole
ruzzolo cervo nel erba
di questo prato mi incanto.
Amore, amore,
camminami accanto,
regalami sogni da realizzare,
un presente da vivere
e un futuro per cui lottare.
Amore, amore, dolce canto,
che ti espandi insieme al vento,
trasformami, plasmami
e infondimi certezze
per non morire dentro.
Se tu ti fermassi
un istante,
e smettessi di correre,
e di andare trafelata,
correndo dietro al mondo;
se tu capissi il mio amore,
e i sentimenti che provo;
ma non trovo le parole,
non trovo la parola magica
per fermarti,
per farti pensare.
Sento la tua voce,
e vorrei trattenerti,
vorrei fermarti,
e urlarti che ho bisogno di te;
ma tu chiudi,
e te ne vai,
la telefonata è finita,
e io resto solo,
con la mia tristezza
e il silenzio,
che mi sovrasta;
e tu non lo saprai mai.
Dove sei adesso,
non so più niente,
tutto mi pare
lontano e remoto,
come se fossero passati dei secoli,
tra noi;
siamo stati insieme
per
tanto tempo,
tra alti e bassi;
e ancora non hai capito di me,
ancora ti sfugge cosa è successo;
che io ci sono,
sono qua,
e ti ho voluto bene,
sopra ogni cosa,
ma tu non lo capisci,
ti sfugge;
tu capisci solo la tua libertà,
la tua voglia di fare,
e di andare,
e non ti fermi mai.
Non è da un giorno che ci conosciamo,
e ti voglio bene,
come se fosse la
prima volta,
e il mio sentimento
non è diminuito,
quello che provo non è cambiato;
per cui dico,
che tra noi,
non è finita;
pensami,
pensami,
io sono qui,
sono qui.
Di quanta forza erano intrise le tue lacrime,
mi hanno dissetato come l'acqua della pioggia,
quando la mia vita era investita dai temporali,
che mi colpivano, bagnando la mia anima.
Piangevi insieme a me, aiutandomi a scacciare la disperazione.
Tuonavi parole con frasi forti,
da far scuotere ogni petto che le avesse ascoltate,
mi infervoravi, chiedendo ci mettessi ardore, per ritrovare il mio destino.
Saziavi la mia fame, eri il magma dei vulcani,
che scaldava il mio cuore,
divampavi come il fuoco nelle vene, bruciavo d'amore per te.
Un mondo nuovo mi hai fatto scoprire,
un pianeta sconosciuto che gravitava a me vicino,
orbite, che hanno attratto il mio essere solitario,
colmando di tutto quello che la mia vita ha bisogno.
Gemella, tu sei di me ed il mio ego si riflette su di uno specchio
che ora tu stai aiutandomi a distruggere, per vivere accanto a te.
Sei arrivata come il vento,
a spazzare via tutte le nuvole
che si addensavano dentro di me.
Con la tua forza, hai iniziato
a scuotere la mia anima,
fino ad arrivare
ad accarezzare il mio cuore,
che, fragile,
avevo nascosto,
agli occhi dell'amore,
per paura di soffrire.
Mi hai detto:
"nella vita si può cadere,
ma poi ti devi sempre rialzare e ripartire".
Ricordandomi che i guerrieri della luce
imparano dal dolore, a rafforzare il loro cuore.
Riaprendo gli occhi, così,
mi sono riapparsi gli arcobaleni,
che le anime buone dipingono nel cielo,
anche quando non è sereno.
Mi hai fatto riappropriare dei miei sogni,
facendomi camminare sulle vie del cielo.