Poesie che hanno partecipato al concorso VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

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Scritta da: Federico Pierleoni

Perso l'amore, perso il sonno

Fumo troppe sigarette,
quando è notte fonda e tutto sembra dire che non c'è vita intorno a me,
perché il mondo di notte sembra più lento,
tutti sono nei loro letti a sognare di cose che non avranno mai
e tu sei lì,
a fissare la finestra sperando che il cielo scoppi.

Fumo troppe sigarette quando è notte.

Perché di notte i fumi del tabacco sembrano poetici e commoventi,
mentre pensi a ciò che nella vita non và
e mentre guardi al tuo cammino lasciando sempre da parte le cose belle per far spazio ai rimpianti, come se pensarci potrà cambiare qualcosa,
ti convinci che qualcosa succederà ma non sai quando e questo ti rassicura,
perché in fondo quei rimpianti ti piacciono e preghi chi ti và
di cambiare le cose anche se sai che dentro di te non vuoi nulla di diverso.

Fumo troppe sigarette di notte.

Basterebbe poco,
appoggiare la testa sul cuscino ed abbandonarsi
ma tu non ci riesci,
perché vuoi capire cosa ti sfugge di mano,
cosa non va bene,
perché ripensi a piccoli momenti di ordinaria felicità che ti hanno segnato dentro e vorresti che ritornassero ancora,
per goderli con maggiore forza,
sapendo che finiranno,
perché ora sai che i momenti di felicità finiscono e che il loro ricordo non ti basta.

Fumo troppe sigarette quando è notte fonda
ma non credo che smetterò perché di notte,
io me e tutti gli altri che porto dentro sono liberi di immaginare il mondo come lo vogliono.
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    Aurora

    Nei momenti oscuri d'un cieco pover'essere.
    Miseria misantropa annebbiatogli la vista.
    Sfuocato raggio vide ad occhi di cenere.
    L'opaco animo, d'un misero fomentista.

    Petali di rosa, quella foce di gioia.
    Colmava sorridendo un triste abisso.
    che or'il cerebro gli impegna fisso,
    un breve momento di dannata gloria.

    Quelle frecce nere di radiante voglia,
    piccoli momenti d'intenso vissuto.
    Or'voglia d'urlare d'un esser muto,
    calpesta il suo animo ch'ancor l'imbroglia.

    Quel raggio di piacere 'n istanti tenebrosi,
    ch'il vento della sorte gli tolse dalla mano.
    Aspri impulsi amari nonché scontrosi,
    batton sul suo petto, ch'or s'illumina piano.
    Composta giovedì 22 aprile 2010
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      Addio

      Ti ho scritto sul muro del mio cuore
      un emozione.
      Alla porta,
      ti ho lasciato un brivido.
      Allo specchio,
      un riflesso.
      Sulla finestra,
      una visione.
      Sul comodino,
      un pensiero.
      Sul balcone,
      un difetto.
      Fai attenzione quando apri l'armadio,
      ci ho nascosto dentro il mio orrore.
      Sul soffitto,
      ti ho lasciato una fuga.
      La mia.
      Composta martedì 2 novembre 2010
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        Scritta da: Anto Magic
        A volte basta un attimo
        per dimenticare una vita,
        mentre non basta una vita
        per dimenticare un attimo.

        Con gli occhi colmi d'amore
        sei rimasta incantata
        da quel piccolo ma grande miracolo
        che sta nascendo in te.

        Avvolta da un tenero abbraccio di lui
        ti svegli da quell'incanto,
        ancora incredula incroci i suoi occhi
        illuminati da tanta felicità,

        senza dir nulla ti stringi ancor più a lui
        uniti per sempre da quel miracolo
        che si chiama Amore.

        Non vi auguro la vita di una rosa
        sarebbe troppo breve,
        non vi auguro la vita di una stella
        sarebbe troppo lunga,

        vi auguro di avere lo splendore
        di una stella e
        la bellezza di una rosa.
        Composta domenica 11 dicembre 2011
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          Scritta da: saretta80

          Passione

          Schiena contro schiena
          come cavaliere errante
          solo senza sole
          che illumina il cammino.
          Il cuore ferito
          e nel petto una corazza di diamanti.
          Sangue dalla fronte
          battito fermato sale sulle labbra
          sguardo annebbiato
          resiste il pensiero
          perversamente lucido e attento.

          Sento oltre il confine
          sale dal cielo al mare
          sputa a terra il dolore e crede
          ad un angelo che muore.

          Vive senza stupore
          nasce senza candore
          si prosta senza timore e vede
          solo ali senza volo

          le spalle sono dritte
          e lo sguardo adesso è fiero
          l'ampolla è nella tasca ma non c'è nessun veleno
          il sole sta nascendo
          la pioggia già echeggia rumorosa

          di strada non ne ha più
          e la vetta è sotto i piedi
          i nemici son passati e han lasciato le ferite
          le ali son spiegate
          e la passione vuol lasciarsi sollevare.
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            Scritta da: Damiano Del Bello

            Sbiadito

            Riflesso nel vetro di un treno
            riesco a vedere me stesso
            a cavallo di un mondo che corre veloce

            fisso l'immagine e subito
            vola il pensiero leggero
            a quel cielo che statico tace

            mi perdo e disperdo
            nel suono dei freni, pensieri
            parole che pungono e fragili amori

            mi fermo in stazioni
            pensando agli arrivi e partenze
            di brividi dolci, di lacrime e fiori.
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