in Poesie (Filastrocche)
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Chi chiacchiera comprende
che certo a torto intende
come cambiare il mondo
facendogli toccare il fondo.
Composta martedì 26 luglio 2011
Chi chiacchiera comprende
che certo a torto intende
come cambiare il mondo
facendogli toccare il fondo.
Le scale:
chi le scende, chi le sale,
chi ne è sceso e le risale,
chi le guarda e gli vien male,
chi diventa un animale
a vedere chi le sale
con fatica minimale
in virtù del nazionale
calcio in culo sindacale,
baronale, clericale,
sessuale, episcopale...
Ma...
c'è chi vive un sostanziale
equilibrio razionale
tra l'affanno esistenziale
e la lotta abituale
di chi scende, chi risale,
chi li guarda e gli vien male,
chi diventa un animale
a guardare chi le sale;
e sta là, col cannocchiale,
nella piana alluvionale,
dove non ci sono scale.
Non le scende, non le sale;
e gli sembra innaturale,
maniacale, demenziale,
quella scala artificiale,
quel furente carnevale,
quella stramba cattedrale
di miserie e capitale,
quel groviglio colossale
sindacale, baronale,
sessuale, episcopale,
comunale, provinciale,
nazionale, universale...
Non le scende, non le sale.
E neanche gliene cale.
Percepisco percussioni percuotere l'aria,
ne sbuca dal bosco uno e contro me si scaglia,
ne arrivano altri tre dal fitto della sterpaglia,
sono ormai più di cento inizia la battaglia.
il primo ormai è ferito, la terra si fa vermiglia,
afferro del destriero repentinamente le briglia,
impugno la mia spada e dando un colpo di caviglia
entro nella mischia: la mia vista s'assottiglia.
teste, tessuti e carne, la mia lama taglia,
tutti sono terrorizzati ma nessun si meraviglia:
la mia fama è nota ben oltre miglia e miglia.
ne son caduti cento in un battito di ciglia.
Zero mosche sopra un prato,
uno struzzo addormentato,
due api nere e gialle,
tre bellissime farfalle,
quattro gatti sopra al letto,
cinque topi sotto al letto,
sei pinquini infreddoliti,
sette polipi impauriti,
otto cani in compagnia,
nove pesci in allegria.
Crapa Pelada la fa i turtei,
el gh'en da miga ai sö fradei,
i sö fradei i fa la fritada
e i gh'en da miga a la Crapa Pelada.
Zucca (testa ) Pelata
Zucca Pelata ha fatto i tortelli
non ne dà ai suoi fratelli,
i suoi fratelli han fatto la frittata
e non ne danno a Zucca Pelata.
Caterina de la val...
leva sü che 'l canta 'l gal,
canta 'l gal e la galina
leva sü che l'è matina.
Caterina della valle...
Caterina della valle
alzati che canta il gallo
canta il gallo e la gallina
alzati che è già mattina.
Quando l'amore
ti prende per mano
È quasi un delitto
restargli lontano
Ti apre gli occhi
scombina i capelli
Piega le gambe
anche ai ribelli
Impenna il cuore
e senza difetto
Parti da un bacio
e ritrovi il letto
Spogliato l'orgoglio
vestita la luna
Ti chiedi nel sonno
sarà che poi dura?
Il troppo che hai visto
e se pianto hai davvero
È sorriso leggero
È appiccicata paura
Di fata matura
Vacanza finita
ghiaccio caldo tra le dita
Ma al freddo immaginato
metto maglioni...
... di sole annodato.
Tra qualche ora inizia un nuovo anno...
Guarda in giro che feste fanno...
Che di questi anni siano cento o mille...
l'importante è fare faville!
Auguroni!
Filastrocca del treno italiano,
che sale il monte,
che scende il piano,
che va lontano,
che va vicino,
che corre forte,
che corre pianino,
che a volte vola,
e a volte... s'invola...
c'era un treno che andava a Napoli,
che credeva all'amore dei popoli,
ma un giorno vi salirono tre scapoli,
dicendo: ce n'è uno uguale a Forlimpopoli
c'era un trenino piccino piccino,
e un passeggero era all'altro
vicino vicino,
tanto che ognun diceva:
più che un treno
pare un comodino.
c'era un treno che girava il Vesuvio,
ne aveva pure parlato Vitruvio,
correva pure
in mezzo al diluvio,
(lo aveva inventato Giove pluvio)
c'era un treno che dai campi flegrei
faceva dei giretti
bei bei bei,
e tutti s'affacciavano diletti
per veder che cosa,
non lo sa né lui né lei.
Mi son chiesta
solo l'amore merita
una carezza di poesia e fantasia?
No. Ho voglia di frivolezza!
Per questo ho scritto
una filastrocca per la mia borsetta.
Ode alla mia borsetta nuova.
Una civetteria
Non me ne vergogno mi ha rallegrata
E quindi le sono grata
Perché ti ho scelta tra tante
più consone garbate
eleganti e raffinate?
Perché sei come me
Un poco strana
Fuori dalle righe
Ti vuoi differenziare
e non ti basta di comunicare
che per qualcuno sei speciale
voi proprio scioccare
e farlo stramazzare
e lasci alle altre di spalmarsi
e differenziarsi nell'omologarsi
non ti interessa il logo esclusivo
che t'importa... quello è
... assolutamente passivo.