Filastrocche


Scritta da: Lidia Filippi
in Poesie (Filastrocche)

Carnevale

Ecco il Re del carnevale
Sopra al carro principale
Al suo cenno in allegria
La sfilata prende il via
Ogni coriandolo porta un sorriso
Sopra al volto della gente
Che ballando sulla piazza
Già ritrova l'allegria
Son felici tutti i bimbi
Nei costumi colorati
Per un giorno maghi e streghe
Capitani, moschettieri
Principini oppur pirati
Cavalieri o Pulcinella
Poi ancor folletti e fate.
E la musica assordante
La sua forza travolgente
Tutti in pista mascherati
Qui si scordano gli affanni
Rimanendo in compagnia
Che peccato, passa in fretta
Carnevale?
Vola via...
Composta mercoledì 10 febbraio 2010
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    Scritta da: Giulia G.
    in Poesie (Filastrocche)

    Il nuovo anno

    È arrivato il capodanno
    festeggiamo il nuovo anno
    Ci mostriamo allegramente
    perché l'anno sia sorridente
    Questa sera non dormiamo
    balliamo, balliamo e ci divertiamo
    siamo pieni di domande
    inebriati dallo spumante
    L'Anno nuovo come sarà?
    L'indovino non lo sà?
    E ' un giro di roulette
    punta la manche tocca a te...
    giochi al lotto punta il rosso
    e vedrai che gran botto...
    Il destino è nel buon vino
    accompagnato dal cotechino...
    tra lenticchie e panettone
    ci auguriamo un Anno migliore...
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      in Poesie (Filastrocche)
      La Befana guarda e tace,
      i bambini la aspettano con le calze appese,
      cosa ci porti... cosa ci porti
      Oh! che vede la Befana,
      Berlusconi e Bossi in braccetto
      ridere e ridere,
      cosa ridono? cosa ridono?
      quando i bambini piangono
      nella miseria,
      e le mamme raccontano
      che è morta la Befana
      in un disastroso incidente stellare,
      per questo è son rimaste vuote
      le calze corte.
      Ma un domani tutto migliorerà
      quando Berlusconi e Bossi
      non ridono e ridono,
      ma seri e consapevoli di quello che fanno,
      e possono finalmente ridere tutti i bambini
      con le calze pien di opportunità per il loro futuro.
      la Befana guarda e tace,
      sulla vetta del monte bianco
      e ad un tratto ride e ride...
      Perche ride... perche ride
      la Befana?
      Composta giovedì 6 gennaio 2011
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        Scritta da: Ambra
        in Poesie (Filastrocche)
        Buonanotte dolce stellina,
        dormi fino alla mattina.
        Sarai cullata nel lettino
        da un pensiero assai carino.
        Non ti turberà più il vento,
        e dormirai senza tormento.
        E guardando su le stelle
        cercherai quelle più belle.
        Buonanotte e sogni d'oro
        dolce stella fuor dal coro.
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          in Poesie (Filastrocche)

          Filastrocca improvvisata

          Piacere my lord
          Pubblico e signora,
          Io sono un pover'uomo
          Che umilmente lavora
          Per il vostro diletto
          Non quello del letto
          Non si sa mai che il signore
          Prenda un granchio per errore

          Ebbene questa sera sarò il vostro buffone
          Giullare di questa corte
          Per felicità d'ogni beone
          Posso narrarvi avventure di un'umile straccione
          Di un giovane cavaliere lottare contro un grifone,
          Drago o leone,
          Creatura impellicciata,
          Dallo sguardo cupo,
          Dalla gola infuocata.
          Posso narrarle
          Le avventure dell'Antigone,
          Di Teseo, della Gorgone
          Medusa o di Tifone;
          Potrei semplicemente
          Suscitarle ilarità
          Facendo qualche battuta
          Di opportunità,
          Magari puntando sulla volgarità
          -Son sicuro che sua altezza
          qualcuna ne gradirà-
          Magari su sua santità
          Dicendo qualche impurità.
          Son in grado d'esibirmi
          facendo capriole e piroette
          vi prego di non ammonirmi
          se corteggio le giovinette
          alludendo con canzonette
          prendendo note un po' stonate
          alle mie focose notti
          con giovani fidanzate.
          Io son un acrobata
          mi definirei quasi un'artista
          ottimo oratore se non perito linguista
          dall'ottima vista
          e abilità letterale
          ero giornalista
          per la rivista nazionale
          feci un intervista
          a sua sanità papale
          lo colsi di sorpresa e papale papale
          gli chiesi se potessi pubblicarla sul giornale.
          Dicevamo o divino
          Mio egregio padrone
          Mi faccia il contentino
          Di ascoltare di Giasone
          E dei suoi argonauti
          Le gesta che vi narro
          Son sicuro però
          Che sa già di che parlo

          Ora che ho rubato
          La vostra attenzione
          Il mio piano vi rivelo
          O povero minchione
          Mentre ascoltavate
          Le vanvere d'un caciarone
          Un mio complice s'è occupato del malloppone
          E come un pecorone
          Voi m'avete ascoltato
          Mentre l'intero Decamerone
          V'ho 'rmai decantato
          Come il povero Nerone
          son stato ingiustamente bistrattato
          e questa è la mia vendetta
          ditemi: v'ho beffato?
          E ora il suo giullare
          Si leva dagli impicci
          Saluti alla signora
          Al signore e ai bambocci.
          Composta venerdì 26 novembre 2010
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            Scritta da: Dora
            in Poesie (Filastrocche)

            Giuseppe Povia

            Un poeta l'ha definito Alda Merini
            è molto dolce e ama i bambini
            scrive canzoni anche d'amore
            ... è disponibile e di gran cuore
            ... balla e si muove da paura
            nei suoi concerti energia pura
            fa scatenare, emozionare e divertire
            la sua voce è bella da impazzire
            e anche questo di Povia vi dico
            è pure bello, bono e figo!
            Ed è un mio caro amico...
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              Scritta da: Rosarita De Martino
              in Poesie (Filastrocche)

              A voce bassa

              Filastrocca a voce bassa,
              chi è di notte che passa e ripassa?
              È il principe Fine e non può dormire.
              Perché ha sentito una foglia stormire?
              O forse è l'omino dei sogni che porta
              i numeri del lotto di porta in porta?
              È un signore col mal di denti
              in compagnia di mille tormenti?
              L'ho visto; è il vigile notturno
              che fa la ronda taciturno:
              i ladri scantonano per la paura,
              la città dorme sicura.
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