Birra nostra che sei in frigo Qui te bevo e qui lo dico Dopo na serata con te scatta la prova del dito La guardia tira fuori il palloncino Non ce crede che ho bevuto un bicchierino Quattro pinte Doppio malto La guardia dice: guarda in alto Della spina so il re degli amanti la guardia dice: un passo avanti Er boccale mai non mollo e co la guardia si barcollo Ma dopo na birra d'abbazia Sti cazzi della polizia Ho scoperto il mio elemento malto, luppolo e frumento e come dicono in Irlanda... ... Me ubriaco e vado in branda!
Ho immaginato di guardare il mondo da molto lontano, dal cielo profondo. Una pallina da golf mi sembrava mentre intorno a me tutto riluceva. Non mi bastava guardar da lontano volevo arrivare a toccare con mano quel che sembrava così lucente, così perfetto, così invitante. Spingo in avanti il mio essere inquieto mentre tentenno e mi tiro un po' indietro, ma alla Fonte non posso tornare la mia missione è di andare a scoprire. Migliaia di luci costellan quel mondo, nascono e muoiono in un nano secondo. Mentre mi avvicino mi accordo stupito che non fan calore ma solo prurito. Una strana energia mi pizzica intorno non è luce sana ma solo un ritorno di freddi riflessi di luce inventata, di scatole chiuse, energia imprigionata. Mi guardo un po' intorno e quel che mi appare è un mondo inventato, non è naturale. Volevo vedere i boschi ed il mare ma vetro e cemento sembran dominare. Volevo sentire la pace nei cuori e invece di guerre io sento i dolori. Mi avevan parlato di questo pianeta di verde coperto, di mari, una meta da poter raggiungere per respirare, ma forse prima dovevo arrivare. Mi sono attardato fra stelle e pianeti correndo e giocando ma tardi facendo. Ed ora che faccio? Voglio pensare che questo mondo si possa salvare. Aguzzo la vista, affino l'udito, quello che sento non l'ho immaginato... piccoli esseri cantano in coro, son la speranza del mondo loro. Mille bambini in un girotondo possono ancora cambiare il mondo. Salvaguardare il verde pianeta e l'energia del sole che vita e luce può dare, per riscaldare, per cucinare, per non morire, per far capire che in fondo in fondo l'unione è la vera salvezza del mondo. Ma ora riparto, non posso restare, in questo mondo non so'respirare. Un pensiero di Luce vi mando piano la curiosità mi ha preso la mano, ma alla Fonte ora debbo tornare, quello che ho visto dovrò raccontare. Ci rivedremo, potrò ritornare... potremo ancora comunicare... se la Coscienza saprete svegliare il vostro mondo potrete salvare.
Quando la sera arriverà, tanto sonno mi prenderà, su nel cielo sparse qua e la, troverò stelline in gran quantità.
Tante ce ne vogliono, quante ai bimbi ne occorrono, quattro per quintino, quattro per quirino.
Passerà il sonno dunque, sorgerà il sole ovunque, tutti i bimbi si sveglieranno, presto presto a scuola andranno, e se attenti non saranno, un qui-pro-quo capiranno.
La filastrocca è finita, e io spero che sia capita.
Zitto non fare rumore il vento che dorme si potrebbe svegliare e forte iniziare a soffiare la pioggia a cadere il mondo destare ed io smettere di sognare.
Svolazzando un ape appena nata, il primo giorno, già si era allontanata, voleva in fretta conoscere la vita, fuori dell'arnia da dove era partita. E volò con un ardimentoso volo, su un prato tutto verde con un fiore solo, delusa si riposò e continuò a volare, sperando cibo da succhiare. Un prato di papaveri, meraviglioso! Non conosceva quanto potesse essere pericoloso, si avvicinò alla prima corolla, succhiò il nettare e un po' brilla si riposò. Sognò fiori strani, inverosimili, poi si risvegliò. Riprese il volo su corolle vermiglie, ce ne erano mille e mille... s'inebriò di tutta quella droga e poi morì. La trovarono felice nel suo sogno, aveva messo fine a quel suo volo, vissuto solo un giorno, non ritornò più lì da dove era partita, ma meglio che una vita scolorita.
Ti auguro una notte che sia un po' fatata che possa vestirti di polvere dorata che ti accompagni in infiniti sogni e ti realizzi l'incredibile in tutti i tuoi giorni ecco or si aprono le infinite porte forza dormi Buonanotte!
Ninna nanna spensierata vorrei in questa notte un po' stellata, la luna sorride tra nubi nascosta sembra quasi lo faccia apposta, c'è una persona che or sta leggendo a cui mando un bacio avvolto nel vento, questa persona per me è un tesoro voglio augurarti sogni d'oro.