Scritta da: G. De Felice
Oggi ho chiesto
Ad Alice
Bionda, 8 anni
e una bambina così bionda
Conosce cose
Che io neanche posso immaginare,
Cosa fosse l'amore
Perché credevo di saperlo
Ma da quando ho incontrato te
Ho perso tutti i riferimenti
E lei me l'ha detto
Mi ha preso per un braccio
Da parte
E avvicinandosi all'orecchio
Mi ha sussurrato questo segreto
Che lei conosceva benissimo
Mi ha spiegato esattamente
Perché quando penso a te
So di essere innamorato
"Io non lo so bene,
però secondo me
deve essere tipo una cosa
fritta, tipo le patatine
E tu invece che mangiartele tutte
Vuoi dividerle solo con lui
E nessun altro"
Sai che c'è Alice
hai ragione
Ecco allora
Scendi amore mio
In tuta
In pigiama
Sconvolta, come dici tu
Perché tanto più ti sminuisci
E più la tua bellezza crepita
Da far imbarazzare chiunque
Perché sto passando a prenderti

E andiamo a prenderci
tutte le patatine fritte
di questo pianeta.
Composta giovedì 14 giugno 2018
dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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    Scritta da: G. De Felice
    Una cosa che
    Non ho mai capito
    È quando sento dire
    "Portami via"
    Perché a me
    Non interesserebbe
    Io ho solo una cosa
    Da dirti
    "Portami con te"
    (dove, chissene)
    Perché sei tu
    Che cambi i colori
    Che cambi gli odori
    Che cambi gli umori
    Che cambi gli amori
    Perciò
    Se tu sei con me
    Non serve andare via
    Non serve andare da nessuna parte
    Piuttosto restiamo ancora
    Qui
    Sotto queste lenzuola
    E stringiamoci così forte
    Affinché nulla e nessuno
    Possa mai

    Portarci via.
    Composta giovedì 14 giugno 2018
    dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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      Scritta da: G. De Felice
      Non mi ami
      Posso capirlo
      Quello che mi fa
      Impazzire
      È sapere che sorridi
      A chiunque
      Per strada
      Al supermercato
      Al mare
      O in una metropolitana affollata
      Perché fa parte
      Del tuo essere delicata
      E così sorridi
      Al mondo
      Anche a chi
      È talmente superficiale
      Da non capire
      il miracolo che sta accadendo
      In quel momento
      Sotto i suoi occhi.
      Però, ti prego
      arrossisci solo per me
      Fai ribollire
      Fai scoppiare
      Le tue lentiggini
      (dio quanto le adoro)

      solo per me.
      Composta giovedì 14 giugno 2018
      dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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        Scritta da: G. De Felice
        Mi chiedi
        "Ma perché io?"
        Che domande mi fai
        Come faccio a spiegartelo
        È come se chiedessi
        Ad una pizza
        Perché è così buona
        Che non mangeresti altro
        Per tutta la vita
        O al mare
        Come fa ad essere così blu
        Sia quando è sereno
        Sia quando è in burrasca
        Oppure al cielo
        Come faccia
        A farti sentire così vicino
        A chi ami
        Lasciandoti immaginare
        Che in quell'istante
        Anche lei stia guardando
        Lo stesso azzurro
        Io non ho risposte
        E chi ti dice di averle
        È un bugiardo
        Non può averle nessuno
        Certe cose sono così e basta
        Perché è soltanto
        La magia degli incontri
        Anzi
        Del riconoscersi
        Io ho solo desideri
        Ed emozioni
        Con un'unica
        Certezza incrollabile
        Che il motore di questo
        Sei solo tu

        E nessun'altra.
        Composta giovedì 14 giugno 2018
        dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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          Scritta da: G. De Felice
          Se mi chiedessero
          Come immagino la felicità
          Penso ai tasti di un pianoforte
          Che suona per noi
          Cioè per te
          E per tutta la bellezza
          Che timidamente
          Porti a spasso per il mondo
          E poi penso a noi due,
          Mangiando un gelato,
          In riva al mare
          Mentre il sole tramonta
          Perché in realtà va via
          Per non disturbarci
          E tu con la testa appoggiata sulla mia spalla
          E io che con un bacio veloce
          Innocente
          Come fossimo due bimbi
          Innamorati
          Che ti pulisco il naso
          Sporco di panna e di gelato.
          E poi crollare sulla sabbia
          A fare l'amore
          Finché le stelle
          Non diventassero così gelose
          Di questo spettacolo
          Da iniziare a cadere
          Pur di venire giù
          Ad implorarci di smettere
          Per quanta invidia
          Stessimo regalando loro.
          Ecco
          Come immagino la felicità
          Solo così,
          E tutto il resto
          Inutile palcoscenico,
          Io e te
          Nudi
          In spiaggia
          A far l'amore
          Travasando il cuore dell'uno
          In quello dell'altra

          Centomila volte.
          Composta giovedì 14 giugno 2018
          dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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            Scritta da: G. De Felice
            Io non so
            come tu abbia fatto
            Ad accaparrarti
            I miei sogni
            I miei desideri
            Le mie attese
            Sembri costruita
            Progettata a tavolino
            Per abbattere
            Tutte le mie difese
            Tutte le mie altissime mura
            Che ho costruito faticosamente
            Negli anni
            E che credevo inaccessibili ormai
            Per poi scoprire
            Che non servivano
            Armi di distruzione
            Eserciti di guerriglieri
            Ma soltanto
            Gli occhi giusti
            Per mettermi a nudo
            E lasciarmi solo
            In preda a tutti i miei "vorrei"
            Cioè
            Vorrei dirti
            Vorrei tenerti per mano
            Vorrei portarti a fare shopping
            Vorrei toglierti da quel nasino
            La punta di gelato
            Con cui sei solita sporcarti
            Vorrei portarti
            Via
            Ovunque nel mondo
            Potessimo essere liberi
            Di pensare a noi
            E nient'altro che noi
            Vorrei scriverti mille poesie
            Per ora sono ancora poche
            Perché sono così tante le piccole
            Meraviglie
            Di cui sei fatta e capace tu
            Vorrei regalarti ogni giorno
            Un motivo per credere
            Che questo mondo sia ancora
            Pieno di belle persone
            Pieno di delicati sentimenti
            Pieno di anime gentili
            Che quando si incontrano
            Sono in grado di detonare
            Sterminando anni di delusioni
            Anni di codardia
            Anni di progetti sfumati
            Anni di casi umani
            Anni di decisioni sbagliate
            Tutto questo oggi non conta più
            Oggi conta
            Quello che sanno raccontare i tuoi occhi
            Ma soprattutto
            Vorrei
            Che nessuno dei due avesse
            Più nulla da raccontare all'altro
            Perché d'ora in avanti
            Quello che davvero
            Vorrei

            È scrivere tutto daccapo, ma insieme a te.
            Composta giovedì 14 giugno 2018
            dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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              Scritta da: G. De Felice
              Io lo so
              che desiderarti
              è tempo perso
              Più perso di me
              E che mi farà male
              Solo che tu
              Mi fai male
              Come divorare voracemente
              Un pacco di Gocciole
              Mi fai male
              Come fare il bagno
              Nel mare di Stintino
              Dieci minuti dopo aver mangiato
              Mi fai male
              Come un'indigestione
              di uova di cioccolata Kinder
              A Pasqua
              Mi fai male
              come mia madre
              Che dopo aver preparato
              La sua leggendaria pasta al forno
              Mi nega il tris
              Mi fai male
              Come gli odori
              Delle pizze
              Della rosticceria sotto casa
              Quando sono a dieta
              Mi fai male
              Come quando sono in treno
              passo da Firenze
              E vedo qualcuno
              Che con gli occhi chiusi
              Ed il respiro sospeso
              Divora una schiacciata
              dell'Antico Vinaio
              Mi fai male
              Insomma
              Come qualsiasi cosa
              Che faccia godere
              O ingrassare
              O sognare
              O ballare
              O saltellare
              O tamburellare le dita dei piedi
              O rendere felice
              Perciò
              Spiegami

              Come potrei smettere?
              Composta mercoledì 13 giugno 2018
              dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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                Scritta da: G. De Felice
                Come fai a
                stupirti?
                Quando ti dico
                Che impazzisco
                Per te
                E che una persona
                Come te
                L'aspettavo
                Da una vita?
                Ascolti musica classica
                Indossi bellissimi cappelli
                Sei golosa
                Sfidando la biologia
                Sai ridere
                E far ridere
                Hai le lentiggini
                E quando arrossisci
                Fai arrossire il mondo
                Leggi una poesia d'amore
                E il cuore ti va a mille
                Sei elegante
                Come se appartenessi
                ad un'altra epoca
                Ma non lo fai pesare
                Ti imbarazzi
                Ad ogni complimento
                (lo so,
                vorresti sotterrarti)
                Quando ti ripeto
                Allo sfinimento
                Quanto tu sia unica
                Eppure è proprio
                Per questo
                Che non riesco
                A smettere di pensare a te.
                Non so
                A chi pensi
                O chi avrà la fortuna
                Di vedersi catapultato
                Nella propria vita
                Un terremoto di bellezza
                E zucchero
                Come te
                So soltanto
                Che dal fondo della stanza
                In disparte
                Ci sono io che saltello
                E alzo la mano
                Sperando prima o poi
                Di farmi notare

                Perché ti desidero
                più di ogni altra cosa.
                Composta mercoledì 13 giugno 2018
                dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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                  Scritta da: G. De Felice
                  Quando arriverà
                  quel giorno
                  Di me diranno
                  "Era un disastro
                  Goloso tanto quanto
                  Maldestro
                  Ma aveva il cuore buono
                  E sapeva amare
                  E amò
                  Moltissimo
                  Amò con la dedizione
                  E la totalità
                  E l'intensità
                  Di cui solo gli amori lontani
                  Non corrisposti
                  Sono in grado
                  Purtroppo
                  Amò in silenzio
                  Così che lei
                  Non seppe mai
                  Quanti girasoli nascessero
                  Ogni giorno
                  Nel cuore di lui

                  Che avrebbero voluto
                  illuminare
                  La vita di lei".
                  Composta martedì 12 giugno 2018
                  dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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                    Scritta da: G. De Felice
                    Mi hai detto
                    o vorresti dirmi
                    "Non amarmi"
                    "Non sono così speciale come credi"
                    "Meriti una persona diversa"
                    Tutte bugie
                    Perché arrossisci
                    Pensa, ti amo nonostante
                    Tu sia bugiarda
                    Ancora prima di darti motivo
                    Di dirmi bugie
                    Va bene, io potrei anche
                    Accontentarti
                    Allora tu
                    Smettila
                    Smettila di avere il sapore
                    Del caffè al mattino
                    Smettila di profumare di salsedine
                    Come quando si torna al mare
                    Dopo mesi di gelido inverno
                    Smettila di essere così bionda
                    Da ricordarti in ogni tramonto
                    Smettila di parlarmi con quel tuo accento
                    Anzi cadenza, che poi ti arrabbi
                    Se dico accento,
                    E con quelle labbra
                    Così rosse
                    Che persino le fragole
                    Si ingelosiscono.
                    Smettila soprattutto
                    Di sembrare una di quelle
                    Possibilità che capitano
                    Una volta nella vita
                    Esci di scena
                    Mettimi da parte
                    Cancellami
                    Bloccami
                    Dammi anche del cianuro
                    Fai ciò che credi

                    tanto io non smetterò di desiderarti.
                    Composta martedì 12 giugno 2018
                    dal libro "Le cose che ho scritto di te" di Guido Paolo De Felice
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