Scritta da: Tano94
in Poesie (Poesie personali)
Mondo selvaggio
Natura aprimi il cuore, apri la mente
chiedi a paura se è lei che mente
fammi più forte, dammi coraggio
fammi affrontare questo mondo selvaggio.
Composta giovedì 1 dicembre 2022
Natura aprimi il cuore, apri la mente
chiedi a paura se è lei che mente
fammi più forte, dammi coraggio
fammi affrontare questo mondo selvaggio.
Ma noi fiorimmo di notte
quando si incontrano i dispersi,
quando le parole non bastano
e ci vogliono i silenzi.
E mi hai fatto innamorare di te
Svegliarsi...
ed incontrare i tuoi occhi
che raccontano la notte
mentre l'aroma del caffè
ci cattura con il suo desiderio
facciamo i conti con il tempo
mentre cerchiamo di rubare gli ultimi istanti di noi
ti avvicini... appoggiando la testa sul mio petto
mentre le parole... riempiono la stanza di sogni
cerco ancora i tuoi occhi...
mentre le mie dita si soffermano sulle tue labbra
per fermare le parole...
sento il tuo respiro... lieve come un bacio
adesso siamo una cosa sola.
Mi regali un sorriso...
sarà la mia coperta d'amore
contro l'inevitabile malinconia... di quando ti penserò
e benedirò quel giorno...
quando mi hai fermato per strada
e mi hai fatto innamorare di te.
Il cuore tra la Val d’Orcia e l’Amiata
"lo sguardo si perde sulle terre dell’Orcia
tra terra e stoppie … vola sui borghi silenti di Montegiovi e Montenero
con le rondini respira il tepore dell’ultimo sole
aspetto la sera, tra la val d’Orcia, e l’ombra del gigante
Il tramonto chiude il giorno in terra di Maremma
Il monte sacro ai Tirreni piano, piano, sparisce nel respiro della sera.
Luci di borghi sospesi punteggiano la notte quieta.
Una leggera brezza sale verso i colli
e si perde nei vicoli bui dei paesi già addormentati.
La notte si fa piena di luci dall’infinito.
Si aspetta l’alba con la sua foschia e i suoi rumori per ridestare... l’incanto.
Rimango con il ricordo chiuso nelle parole
e con il cuore tra la val d’Orcia e l’Amiata".
Dentro i tuoi occhi
Potrei essere invisibile per questo mondo
che non trattiene il respiro per un'emozione
potrei essere una bolla di sapone
tra le mani di un bambino
potrei essere inchiostro nella penna di un poeta.
Vorrei essere il sentimento di un sogno
e il bagaglio dei nostri ricordi.
Vorrei perdermi nella dolcezza di un bacio
e nella tenerezza di un abbraccio.
E poi mi accorgo che sono...
dentro i tuoi occhi.
Di Verde ricompare,
le Gialle pennellate,
Rossi son papaveri.
Eccola "Primavera".
Discaro vagolare di fuggiaschi
rifiutati dall'onda e dalla riva
sostano sul bagnasciuga,
una mamma
un bambino piangenti
come sogni gremiti di pane
accarezzano ancora le notti...
guarda
dal suo cantuccio logoro dal tempo
affacciato allo specchio
don Chisciotte,
grida ai giganti
che girano
come le pale del mulino a vento.
Se t'incontrerò, ti saluterò
Se ti vedrò, ti ammirerò
Se mi parlerai, ti parlerò
Se mi amerai, ti amerò
Se uscirai, ti seguirò
Se cadrai, ti alzerò
Se sei triste, ti consolerò
Se sei stanca, ti sorreggerò
Se canterai, ti ascolterò
Se non ti vedrò, ti cercherò
Se piangerai, ti consolerò
Se mi abbraccerai, ti abbraccerò
Se vorrai andare, via non ti fermerò
Se fai i capricci e sei stanca di me lo comprenderò.
Non posso incatenare il tuo spirito libero.
Qualunque cosa vuoi fare falla e vai avanti a me non ti cercherò.
La primavera raccolse
lacrime d'inverno
in un calice di rosa
levigando le sue spine
con la rugiada del mattino.
Vide la nebbia diradarsi
sotto un cielo scarlatto
quando le prime gemme
salutarono l'aurora.
Poi il sole si inoltrò
sui pendii del giorno
per colorarne le cime.
Amo il rumore della notte,
Che attraversa dolcemente
Il silenzio di queste mute strade.
Che tanto avrebbero da dire
Ma preferiscono zittire.
Lasciando esprimere a gran voce,
I pensieri di chi le vive.