Poesie


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Il dono dell'esistenza è il più bel regalo
della vita di un essere che aspira al bello
a captare le voci misteriose dell'universo
racchiuse nelle nostre due pupille ardenti.

I nostri due occhi sono le finestre splendide
aperte sui giardini grandiosi di colori e odori
che regalano vita per farci crescere come fiori
con corolle delicate aperte alla luce del sole.

Siamo figli dell'amore sbocciati sotto il cielo
come i bei gigli del campo, palmeti nel deserto,
grandi querce di boschi frondosi, anemoni o coralli
formando delle belle aiuole stupende e colorate
nei giardini e lungomare o sotto il cielo stellato.

Ringraziamo il Padrone dell'esistenza e dell'universo
per averci offerto il dono più grande che è la vita.
Non lo sciupiamo con sciocche e stupide illusioni
pensando di essere solo noi i signori e i padroni.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    Grideremo senza dire parole vane al vento
    su queste strade della vita piena di misteri
    racchiusi in occhi di bambini vivaci e belli
    in braccio alla mamma che allegra li sveglia.

    Il grido dell'uomo si è perduto nel silenzio
    I raggi del sole camminano nello stesso cielo.
    Varie ferite borbottano nelle ore corte
    di una notte insonne piena di canti e ricordi.

    Il tempo dei giorni estivi esce dalle scuole
    dove cartelle nuove e professori vecchi
    si aprono insieme ai sogni di studenti
    pieni di farfalle posate su fiori
    freschi, nuovi e belli.

    Le grida camminano sui binari della vita umana
    in attesa di regalare messaggi di pace.
    Si spera che domani si aprano nuove porte
    nei cuori degli studenti, dei professori
    e di tutti i politici e governi.
    Composta martedì 30 novembre 2021
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      Sono sbocciati gli ultimi fiori d'estate
      salutando l'autunno che si affaccia
      dalla nuova finestra di questa terra
      piena di cactus e spine pungenti.

      Corrono sui balconi i piccoli uccelli
      beccando le ultime briciole d'estate
      piangendo al calore del sole morente
      dietro tendine di fiori secchi e belli.

      La pioggia ritarda a lavarci la faccia
      con le sue goccioline ancora calde
      mentre le foglie iniziano a fare tappeti
      verdi e gialli sui nostri marciapiedi.

      Addio estate di calore, sole e mare
      coi giardini pieni di fiori di tutti i colori.
      Sulle spiagge restano ancora dei turisti
      sfruttando i loro ultimi raggi di sole.
      Composta martedì 30 novembre 2021
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        Stiamo in un periodo negro della storia umana
        con tanti princìpi sacri rifiutati da cuori induriti.
        La famiglia è diventata nido di vendette e rancori
        uccidendo mogli, anziani, figli e ricordi.

        Si uccidono le mogli dimenticando le promesse
        trasformando in serva la sposa prediletta.
        Il marito dimentica che lei è madre dei figli,
        sua moglie che lui stesso ha scelto.

        Povero matrimonio cristiano giurato sull'altare
        davanti a vari testimoni civili, amici e parenti!
        Spari, coriandoli, fiori, riso, abbracci e baci
        gridano vendetta distruggendo la pace.

        Moglie e marito devono battere con lo stesso cuore
        se vogliono maturare come coppia piena di amore.
        La vita in due è maturare insieme con pioggia e sole
        vedendo come il tempo ci trasforma in buoni signori.
        Composta martedì 30 novembre 2021
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

          Certosa distrutta

          Sventolano bandiere bianche sotto la luna
          mentre le notti seguono il ritmo delle rane
          sotto un cielo di stelle e nuvolette bianche
          guardando la terra in attesa di luce solare.

          Svettano i cipressi sul viale della certosa
          distrutta da politiche piene di odi e rancori
          in secoli di abbandono e distruzioni umane
          nate da anime indurite e cuori frantumati.

          Il nuovo e l'antico si nascondono con le ombre
          sui muretti diroccati e chiostri sacri diroccati
          dove i salmi e i canti gregoriani inneggiavano
          la grandezza di Dio e la purezza di cuori umani.

          L'odio ha distrutto la storia dell'uomo mortale.
          Il tempo arrugginisce spade e monumenti vari.
          Restano gridi di dolore e tombe senza nome
          a ricordare la miseria dell'uomo e le sue croci.
          Composta martedì 30 novembre 2021
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            Leggo in silenzio i tanti messaggi del giorno
            quando solo mi sedio sotto un vecchio pioppo
            mentre gli ultimi raggi del tramonto mi baciano
            e lentamente mi abbraccia l'oscurità della notte.

            Ringrazio il grande sole che mi ha accompagnato
            fino alla fine de colorato tramonto autunnale.
            Lentamente è sparito ingoiato dall'oscura notte.
            Chiudo gli occhi e ringrazio il giorno che tace.

            Resto a guardare in silenzio il cielo e le prime stelle.
            Poi vedo la luna e dico: gobba a levante luna calante.
            La saluto visto che fra qualche notte lei scomparirà.
            Ritornerà con la gobba a ponente la luna crescente.
            Composta martedì 30 novembre 2021
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              Ho sentito piangere la notte oscura
              quando il vento batte alla sua porta
              e il mio cuore racchiuso nel silenzio
              mi addormenta stando poco sveglio.

              La notte e il sonno sono due amiche
              le più preziose che il Signore regala
              per tutti vivere tranquilli nel giorno
              leggendo col cuore i suoi messaggi.

              Viviamo a braccetto mentre viviamo
              con la notte e il giorno che amiamo.
              Tocca a noi non perdere tale amicizia
              se vogliamo vivere a lungo e tranquilli.
              Composta martedì 30 novembre 2021
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                Biancheggia il nudo spirito del giorno
                su dei muri imbiancati del mio giardino
                dove rose rosse e bianche sbocciano
                insieme al sole che avanza con l'aurora.

                Le foglie sono tranquille sotto il cielo
                i passerotti leggeri picchiano l'erbetta
                mentre una piccola lucertola è immobile
                riscaldandosi appesa ai raggi del sole.

                Sono rimasto solo a contemplare le ore
                passeggiare silenziose senza avvisarmi,
                mentre il tempo passa veloce nel silenzio
                racchiuso nei miei occhi trafitti dal vento.
                Composta martedì 30 novembre 2021
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  Sui cigli delle nostre strade cittadine
                  c'imbattiamo con gli occhi di vecchi
                  scrutando il nostro cuore in silenzio
                  chiedendo monete per mangiare.

                  Gli occhi sono sempre aperti alla luce
                  le mani stese per continuare a vivere
                  mangiando il pane duro di ogni giorno
                  ringraziando Dio che li mantiene in vita.

                  Se angoli e cigli delle strade parlassero
                  raccontando la miseria di uomini e donne
                  lanciati come stracci vecchi fuori di casa
                  vedremmo dolori e ferite di società fallite.

                  I politici hanno voluto una Europa unita
                  eliminando frontiere e cambiando monete.
                  Anche l'Europa la si vede stendendo mani
                  sui marciapiedi della miseria e della fame.
                  Composta martedì 30 novembre 2021
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                    Scritta da: Luca Baratta
                    Poi accade che
                    ali di farfalla,
                    costruite da gentilezza
                    senza nome,
                    sbucarono
                    in un convegno di governi.
                    Delegata
                    dall'Internazionale animale
                    a sciogliere il patto
                    di non parola ai bipedi,
                    la lepidottera,
                    con documenti alla zampa,
                    espose con cura
                    le soluzioni,
                    sul limite sacro
                    la fisica quantistica
                    la felicità nel mondo.
                    Le umane bocche
                    tossivano, poi s'agitavano
                    infine... stupirono!
                    Ma era per l'ultima loro
                    trovata d'avanguardia.
                    In fondo, non le dispiacque tanto
                    di non essere vista e danzò via.
                    Non se ne fece di nulla.
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