Poesie anonime migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Per te darei la mia vita
di te sono molto innamorata
Sei il mio grande protettore
oltre del corpo anche del mio cuore
Io ti amo da morire
perche tu mi fai impazzire!
Su di una nuvola vorrei andare
per guardare e spiare
quando lontano sei da me
tutto quello che fai per me!
Lontan da te non so più stare
tanto che non so più come fare
guardando il tuo bel viso
mi sboccia un languido sorriso
la tua pelle delicata
è il desiderio di ogni giornata
di vederla e toccarla
e soprattutto odorarla
È un profumo buono e speciale
per un ragazzo eccezionale.
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    Scritta da: Danza di Venere
    in Poesie (Poesie anonime)

    Vorrei

    Di che colore è il tuo mondo?
    Che suono hanno i tuoi sogni?
    La notte oltre a dormire sul fianco,
    perché pancia in su pensi, quali sensazioni percepisci?
    Come sei la mattina quando ti svegli?
    Con quale piede preferisci scendere dal letto?
    Quale canzone ti piace ascoltare appena sveglia?
    Cosa guardi mentre cucini?
    Il volume del televisore invece?
    Come sei quando guidi,
    pilota di formula 1 oppure spaventata dai precedenza a tutti?

    La realtà è che vorrei poterti vivere nel quotidiano,
    vederti forte nella tua esile corporatura,
    rivederti ogni giorno, ridere e rivivere le stesse emozioni,
    ti vorrei, si semplicemente ti vorrei.
    Composta sabato 4 marzo 2017
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      Scritta da: Danza di Venere
      in Poesie (Poesie anonime)

      Ad un passo dal sole

      Mentre scrivo queste parole,
      Un pensiero mi sconvolge ed accende il cuore,
      Sono ad un passo da te,
      Qui in queste due ore supero il cielo puntando al sole.

      Sulle mie mani rimane indelebile il ricordo della tua pelle,
      Sulle mie labbra rimane il brivido di un bacio sulla fronte,
      Non potrò fare a meno di ricordare il tuo profumo,
      E quando mi chiederanno di chi è, dirò di aver visto un angelo.

      Ti ho davanti due ore e vorrei non finissero mai,
      Il tempo è cornice di un amore infinito,
      Il tempo ritrae rughe ricordandoci che siamo cresciuti,
      In ogni mio desiderio espresso vedo in te la donna che ho voluto.

      Vorrei che tutto fosse perfetto,
      Fuori da ogni vincolo io e te nello stesso letto,
      Vorrei raccontarti mille storie ponendo te al centro,
      Ma questa distanza limita la mia voce il vento non mi è d'aiuto.

      Sono un combattente lo faccio da sempre,
      Ti mostro sincero che armi ho a disposizione,
      Per te rimango semplice e spogliandomi di ogni convinzione,
      Ti chiedo di accettare in dono questo mia grande passione.
      Composta sabato 11 marzo 2017
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        Scritta da: Antonio D'Amico
        in Poesie (Poesie anonime)
        Come mare lasci il tuo sale sulla pelle
        fai sorridere all'orizzonte ogni nuovo giorno
        le prime luci dell'alba

        E rispecchia nelle calde acque di te
        l'ultimo filo di luce prima del calar del buio
        scende e si spegne in te ogni mio desiderio

        Come mare trascini il tuo ricordo dentro
        quei momenti li fermo a guardarti senza capire

        senza capire più cosa dire
        come smettere

        Restare lì muto e immobile
        magari voler raccontarti migliaia di cose
        di come il mondo mio di ogni giorno ormai
        si intreccia con te in ogni istante

        Si può dire tutto o niente
        e tentare di immaginare
        se puoi
        quello che sento poi...

        Le cose più vere non riesci mai a dirle.
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          Scritta da: Blu Finch
          in Poesie (Poesie anonime)

          Il silenzio nel vento

          Un sassolino vicino
          ad un altro sassolino
          accanto un ruscello
          scorre lentamente
          quasi senza sentire
          la sua presenza
          Una foglia che cade
          Un albero si muove
          Il vento soffia in silenzio
          È un'acqua quasi trasparente
          pulita, limpida
          i sassolini sono piccoli
          quasi si nascondono
          La foglia ormai è caduta
          l'albero è immobile, non si muove
          il vento invece soffia più di prima!
          Questo vedo nei tuoi occhi
          e sento il vento quando ti guardo.
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            in Poesie (Poesie anonime)

            Orme

            Una notte un uomo fece un sogno.
            Sognò di passeggiare lungo la spiaggia con il Signore.
            In cielo balenavano scene della sua vita.
            Per ciascuna scena notò due serie di orme sulla sabbia:
            una apparteneva a lui e l'altra al Signore.

            Quando gli fu balenata davanti agli occhi l'ultima scena,
            si voltò a guardare le orme
            e notò che molte volte lungo il cammino vi era una sola serie di impronte.

            Notò anche che questo avveniva durante i periodi più sfavorevoli
            e più tristi della sua vita.
            Ne rimase disorientato e interrogò il Signore.
            "Signore, tu hai detto che se io avessi deciso di seguirti,
            tu avresti camminato tutta la strada accanto a me,
            ma io ho notato che durante i periodi più difficili della mia vita
            vi era una sola serie di orme.

            Non capisco perché,
            quando avevo più bisogno di te,
            mi hai abbandonato."
            Il Signore rispose:
            "Mio amato figlio, io ti voglio bene e non ti abbandonerei mai.
            Durante i tuoi periodi di dolore e sofferenza,
            quando vedi solo una serie di orme,
            quelli sono i periodi in cui io ti ho portato in braccio."
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              in Poesie (Poesie anonime)

              Spalle stridule

              Alessandria è lontana.
              Ho riposto il coltello arabo nel cassetto della commode en console.
              Potremo percepire gli eventi, le cravatte,
              l'umore delle gambe
              di qualcuno che sta scricchiolando su per le scale.
              Le affusolate rotule della gioventù prendono fuoco all'improvviso.

              Ma noi di questo passato romantico non sappiamo più cosa farcene.
              Tanto basta all'accoglienza dell'insidia.
              Accanto alla scuola dei continenti nascondevamo le gomme.
              I ragazzi fuggivano dalle imprese.
              Questo ballo è sufficiente?

              Una sera voglio mangiare solo miele e mandorle.
              Li abbiamo smascherati con il singhiozzo,
              con le lacrime.

              Anche noi, però, siamo fuggiti in un bronzo spuntato
              di pionieri allarmati dall'affusolato
              oblio del bene che ci intratteneva
              con i suoi azzurri.

              La luce di Alessandria è un'incerta foresta di raggi
              che si allontanano e si avvicinano ai ciondoli di mamma,
              che si adagiano sul torpore dei giorni
              spesi a parlare al telefono
              con i pantaloni bisessuali del panorama.
              Composta giovedì 26 luglio 2018
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