in Poesie (Poesie anonime)
De Arte Poetandi
Un'altra oziosa larva
della borghesia annoiata?
Non basta forse Borges,
o il figliaccio di Carìclea.
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Un'altra oziosa larva
della borghesia annoiata?
Non basta forse Borges,
o il figliaccio di Carìclea.
Il tempo che vivo
offre immagini false
profili ben fatti su ogni portale
e icone di grande consumo.
Fa girare i pianeti al contrario
e produce cattive stagioni.
Il tempo che vivo
è un ricatto continuo
al futuro, è un bullo
a sangue pestato
dalla sua stessa violenza
è vestirsi di false ambizioni
di vita, è uno stalker
con carezze di morte.
Il tempo che vivo
è sciame di gente molesta
perduta nel ghetto della routine
è un pronostico errato
nel bar sport dei lamenti
una discarica dell'abbondanza
per miseri stomaci
e bocche insolenti.
E mi srotola contro
un giornale di false notizie
e la fame di verità, nello stomaco,
è un grido contorto
e imbavagliato
da mille parole là fuori scagliate
per fare rumore e fare volume
e confondere tutto.
Le strade sono tutte di Mazzini, di Garibaldi, son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva dei berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio alla finestra
contenta di stare d'estate,
a piedi nudi.
Un pensiero costante
una visione che pervade lo spirito, ma allo stesso tempo lo svuota e impoverisce
pervade la tua mente e intorpidisce i sensi.
Un'astrazione che fa sentire tanto ricchi che poveri
senza la quale non vi è vita, ma basilare sopravvivenza.
Il pensiero che immerso nel profondo silenzio non suona estraneo.
Vaga nel cielo
l'incustodito gregge -
infido vento.
Sai, è passato del tempo ormai,
spesso mi collego qui e giustamente non ti trovo,
PensieriParole è stato il nostro segreto, qui anche se per poco in fondo siamo stati più vicini che mai.
Non preoccuparti, capisco, mi spiace non averti più trovata, ma saperti li ad un passo mi rende felice, veramente felice.
Ti chiedo un sorriso, perché si riempie di gioie la tua vita e si, anche se non direttamente, sappi che tutte le volte che mi noti è perché ti penso e penso alla bellezza che concedi a chi ti ha in dono.
Inutile continuare, questa pagina che ho voluto chiamare "danza di venere" per via della sua grazia, bellezza e simmetria geometrica l'ho voluta dedicare a te, in te ho letto forse più del dovuto, forse in tutto questo ho letto più di quanto realmente c'era, forse semplicemente ho avuto accesso a quella parte di te che custodisco dentro.
Ti voglio bene... giancarlo.
Si nasce si cresce
e poi alla fine dei nostri giorni
si parte verso quel lungo viaggio
nel cielo infinito dove le stelle e le galassie
aspettano il nostro ritorno
e si bussa alla porta del Padre
per essere accolti nel suo Regno
dove riposano i morti che rinascono
nella luce che ridarà speranza
a chi crede nel suo ritorno.
La musica è come un'onda del mare che nel silenzio si lascia ascoltare.
Mi piacerebbe scrivere ma non lo so fare,
Guardo il foglio ed inizio ad immaginare,
Chiudo gli occhi e sento la mia anima tremare,
Sento emozioni che mi son difficili da spiegare,
Vorrei uscire dal mio corpo e il mondo visitare,
Ma i miei occhi stanchi ormai non me lo fan fare,
Rivedo me stessa negli occhi dei bambini,
Quegli occhi grandi e pieni di colori.
Poi mi guardo alla specchio e mi chiedo quanto manca,
Al giorno del giudizio e la mia anima si affanna,
Rivedo me stessa da bambina
e gli occhi finalmente son tornati quelli di prima.
Vieni o maggio t'aspettan le genti
ti salutano i liberi cuori
dolce Pasqua dei lavoratori
vieni e splendi alla gloria del sol.
Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura
alla vasta e nostra fioritura
in cui freme il lucente avvenir.
Disertate falangi di schiavi
dai cantieri dall'arse officine
via dai campi su dalle marine
tregua tregua all'eterno sudor.
Innalziamo le mani incallite
che sian fascio di forze fecondo
noi vogliamo redimere il mondo
dai tiranni dell'ozio e dell'or.
Giovinezze dolori ideali
primavere dal fascino arcano
verde maggio del genere umano
date ai ciechi il coraggio e la fe.
Date fiori ai ribelli caduti
con lo sguardo rivolto all'aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente e poeta che muor.
Date fiori ai ribelli caduti
con lo sguardo rivolto all'aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente e poeta che muor.