in Poesie (Poesie anonime)
Quando la pioggia si sarà mescolata
con le nostre lacrime amare
ci renderemo conto
che restare indomiti
ad affogare negli occhi dell'altro
non è altro che un modo silenzioso
per mettere un freno all'eternità.
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Quando la pioggia si sarà mescolata
con le nostre lacrime amare
ci renderemo conto
che restare indomiti
ad affogare negli occhi dell'altro
non è altro che un modo silenzioso
per mettere un freno all'eternità.
Son là, sdraiato su un manto d'acqua
per ammirare l'albore, e nel mirino,
un occhio fisso e attento e vigile,
un rosso chiarore sta aspettando.
Ed è, quest'attesa infinita,
della mia immaginazione l'autrice.
Ed ecco che un'immagine
dinanzi ai miei occhi compare:
di aranci e rosse sfumature
il ciel si è tinto; e una luce
vibrante l'azzurra distesa pervade;
che abbagliata da cotanta purezza,
s'illumina di quel fragrante riverbero,
regalando all'occhio mio impareggiabile emozione.
E ti sei mai chiesta il perché?
perché il giorno rischiara la tua luce
Nei dintorni piovosi
Durante la stagione della natura che mi illude
Quando qualcosa mancava
La tua bellezza emanava sospiri di coscienza essenziale
Ed intorno alla tua fronte, o meglio vicino al viso le guance si facevano rosse
Oppure nei sibilii di sconforto che intravedevo nei tuoi occhi nelle giornate di settembre
Che accarezzavo con cautela per non ferirli
Passeggiava dolcemente la mia mano sul tuo viso
Ti ricordi?
E gli enormi scogli su cui ci arrampicavano
Per salire sul palcoscenico deve recitare la nostra pagina di cristallo
Il mare e la sua schiuma ci bagnavano la pelle timida di acqua leggera
Le passeggiate nei dintorni boschivi
Sotf to il sobrio cielo delle nostre incertezze
Lontani dai rumori della città
Sulla finestra di questo angolo eterno
Mi svegliavi con i capelli che strusciavano come le foglie cadenti dei rami abbozzati dal trotto di un pendio
Certe mattine mi sveglio
E tu non ci sei più
Come il circo delle carrozze antiche
- Ti ricordi?
Mi dici parole taglienti,
che aprono ancor di più le mie ferite,
il dolore forte di un pugno sui denti.
Se prima era poco,
ora è molto il sangue che esce,
la mia essenza di sporco peccatore
abbandonato
e tormentato dall'amore assenza.
Non si può avere la conoscenza della vita
e questo causa altre lacerazioni tra le dita
della mia mano.
Gioco con le rose,
non più belle dei tulipani,
ma più forti,
spinose.
Ho imparato... che nessuno è perfetto.
Finché non ti innamori.
Ho imparato... che la vita è dura...
Ma io di più!
Ho imparato...
che le opportunità non vanno mai perse.
Quelle che lasci andare tu...
le prende qualcun altro.
Ho imparato... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da
un'altra parte.
Ho imparato...
Che bisognerebbe sempre usare parole
buone... Perché
domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato... che un sorriso
è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato...
che non posso scegliere come mi sento...
Ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato... che
quando tuo figlio
appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno... ti ha agganciato per
la vita.
Ho imparato... che tutti
vogliono vivere in cima
alla montagna... Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la
scali.
Ho imparato... che bisogna godersi
il viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato...
che è meglio dare consigli solo in due
circostanze...
Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato...
che meno tempo spreco...
più cose faccio.
Sono qui non so se senti,
Voltati guardami ascoltami
Sono quel sibilo quel rullante quella foglia
Eccomi guarda in alto
Sono nuvola vento rondine
Fermati guarda in basso
Cosa vedi riflesso in quel piccolo specchio d'acqua?
Dentro te esiste la bellezza del mondo il suono dell'universo ed il cuore di madre terra...
Io qui buono buono mi limito a saperti!
Alessandria è lontana.
Ho riposto il coltello arabo nel cassetto della commode en console.
Potremo percepire gli eventi, le cravatte,
l'umore delle gambe
di qualcuno che sta scricchiolando su per le scale.
Le affusolate rotule della gioventù prendono fuoco all'improvviso.
Ma noi di questo passato romantico non sappiamo più cosa farcene.
Tanto basta all'accoglienza dell'insidia.
Accanto alla scuola dei continenti nascondevamo le gomme.
I ragazzi fuggivano dalle imprese.
Questo ballo è sufficiente?
Una sera voglio mangiare solo miele e mandorle.
Li abbiamo smascherati con il singhiozzo,
con le lacrime.
Anche noi, però, siamo fuggiti in un bronzo spuntato
di pionieri allarmati dall'affusolato
oblio del bene che ci intratteneva
con i suoi azzurri.
La luce di Alessandria è un'incerta foresta di raggi
che si allontanano e si avvicinano ai ciondoli di mamma,
che si adagiano sul torpore dei giorni
spesi a parlare al telefono
con i pantaloni bisessuali del panorama.
Nel giardino della mia vita,
dove prati verdeggianti circondano alberi giovani e vigorosi,
dove folte chiome attenuano il calore della terra,
dove la brezza leggera trasporta profumi delicati
e tutto riecheggia in un senso di certezza
io vivo
ma un dì oltre la siepe una luce intensa mi ha svegliato
e guardando da lontano ciò che ho visto mi è piaciuto
un giardino ancor più dolce e accattivante
la mia attenzione ha reso impertinente
e senza poterci neanche un po' pensare
mi ha rapito pienamente
più lo sguardo si appagava più ne venivo attratto
e ad ogni nuova vista, poi scoperta,
dettagli minuziosi venivano alla luce
e più forte si sentiva quella stretta pervadente
ma d'improvviso una nuvola nel cielo
oscurò il sole alto e scintillante
e di colpo tutto cambiò volto
lasciando un freddo gelido apparente
tutto si fece distante da me come non mai
e spaventato arretrai d'un passo
domandandomi il perché di questo gesto
e rimasi a lungo senza fiato
cercando di capire cosa fosse
la cosa ancora si ripete,
ma ormai per me è tutto chiaro:
non c'è corrispondenza tra le cose
per il mondo vesto di una luce appena suffiente
mentre dentro è forte ciò che sento
nel giardino della mia vita
dove l'amore non tramonta
io vivo!
Rischio di darti noia,
Tanto tempo senza un tuo contatto,
È finita forse questa storia,
È forse qualcosa che non ho fatto,
L'ultima parola sara tua,
Ti starò accanto e non proferirò parola,
Dalle mie labbra non ti farò mai sentire
Frasi di rancori o pensieri sbagliati
Accoglierò tra un sorriso ed una lacrima un tuo abbraccio.
Scorre ma è fisso,
Sembra in movimento,
Cambi prospettiva,
Ma è sempre lì,
Ho attraversato più universi,
Cercato in mondi e mondi
Ma nulla, torno sempre lì
Immerso nel pensarti voglioso di starti accanto.