Poesie anonime


Scritta da: Damon Darkland
in Poesie (Poesie anonime)
Il buio della notte ti inghiotte
chiudendo alle tue spalle il suo nero mantello
l'aria gelida sfiora il viso facendoti rabbrividire
chiudi gli occhi e scorri le immagini di ciò che chiamavi ordinario e che ora ti accorgi ordinario non era.
Il gelo ti penetra dentro riempiendo il vuoto della tua anima
lenta, una lacrima, scende come mille parole non dette
come mille gesti non fatti
e ti rendi conto di non aver veramente vissuto.
Composta sabato 18 luglio 2009
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    in Poesie (Poesie anonime)

    Storia di angeli

    Guardo il cielo dall'alto di un precipizio e mi ci sento così vicina che sembra mi entri nelle ossa...
    sento le onde di quel mare così puro e limpido
    quel mare che non si trova all'esterno ma si trova nel mio cuore... nella mia anima
    come è bello il mondo da qua sù
    rimanerci per sempre è un atto irreale?
    È qualcosa di impossibile?
    Rimanere qui in alto mi da la possibilità di vedere le cose da una altro punto di vista
    di sentirmi più potente
    più me stessa...
    è una cosa sbagliata?
    Mi sento un angelo troppo leggero per rimanere con i piedi per terra
    troppo pesante per arrivare fino a toccare l'universo
    rimango in bilico tra realtà e fantasia
    tra bene e male
    tra odio e amore
    rimango in bilico ma so che in quel mio centro, c'è una cosa che nn lascerò mai.
    È qualcosa di così potente da superare ogni mio minimo problema,
    ogni mio minimo dubbio,
    così potente da far scomparire ogni mia lacrima.
    Questo è il mio amore che per quanto possa essere lontano
    è sempre vicino a me
    lo sento dentro.
    Lo sento mio più di ogni altra cosa,
    l'amore è l'unica cosa che mi fa trovare pace in quel vuoto tra cielo e terra.
    Guardo il mondo dall'alto.
    In un confine troppo bello per salire più sopra o ritornare giù.
    Composta lunedì 15 giugno 2009
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      Scritta da: licis
      in Poesie (Poesie anonime)
      Ritorno in me come Ulisse viaggia verso la sua Itaca
      e prendo in mano un fascio di rose allo stesso modo in cui una formica raccoglie affamata la sua briciola

      Risplende allora quel piccolo arbusto dai rizomi così sottili.
      Un triste abbraccio diventa così teneramente vivo.
      Composta mercoledì 24 giugno 2009
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        in Poesie (Poesie anonime)
        I sentieri del mio spirito sono attraversati da confusione e anarchia, la verità si cela oltre la meta, nascosto si trova l'obiettivo, nelle strade orde di cavalieri del niente esaltano il loro conformismo, concentrazione e infiniti attimi di solitudine, assenza di pensiero prepara la fine, il termine è vicino.
        Composta sabato 20 giugno 2009
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          Scritta da: PAOLO PASSAROTTO
          in Poesie (Poesie anonime)

          100

          100... sono... 100
          100 sono le maschere di cera
          Mi guardano con i loro occhi vuoti
          Mi osservano silenti con il loro sguardi finti
          Sono sempre in attesa di un'anima da catturare
          Aspettano silenziose, appese al lungo corridoio dalle pareti color porpora

          100... sono... 100
          100 sone le maschere di cera
          Silenziose mi guardano ogni giorno
          silenzioso le guardo ogni giorno

          è difficile la scelta

          Oggi chi voglio essere
          il timoroso, il burlone, l'assassino
          l'ultima decisione e sempre la migliore
          La prendo e mi preparo. Lo specchio rivela il mio essere
          Cupo, insensibile, senza moralità
          Stasera il mondo è mio
          stasera il mondo sono io.
          Composta domenica 17 maggio 2009
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            in Poesie (Poesie anonime)
            Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di
            un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una
            ferita al pollice.

            Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.

            Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata
            oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo.

            Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento
            che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io
            della ferita.

            Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli
            strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.

            Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro
            appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.

            L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per
            far colazione con sua moglie.

            Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da
            tempo dall'Alzheimer.

            Gli chiesi se per caso la moglie si
            preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.

            Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.

            Ne fui sorpreso, e gli chiesi 'e va ancora ogni mattina a trovarla
            anche se non sa chi è lei?

            L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla
            dicendo: "Lei non sa chi sono,
            ma io so ancora perfettamente chi è lei

            Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai:
            'Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita.

            Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è
            l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.

            Le persone più felici non sono
            necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che
            traggono il meglio da ciò che hanno.

            Spero condividerai questo messaggio con qualcuno cui vuoi bene, io
            l'ho appena fatto.

            La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di
            come danzare nella pioggia.

            Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che
            incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.
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