Solo
Estate,
caldo
afa
cicale
mare e sole che spacca le pietre ma qui
c'è freddo e buio e non odo nulla
le cicale fanno silenzio col resto.
Composta mercoledì 29 luglio 2009
Estate,
caldo
afa
cicale
mare e sole che spacca le pietre ma qui
c'è freddo e buio e non odo nulla
le cicale fanno silenzio col resto.
Il buio della notte ti inghiotte
chiudendo alle tue spalle il suo nero mantello
l'aria gelida sfiora il viso facendoti rabbrividire
chiudi gli occhi e scorri le immagini di ciò che chiamavi ordinario e che ora ti accorgi ordinario non era.
Il gelo ti penetra dentro riempiendo il vuoto della tua anima
lenta, una lacrima, scende come mille parole non dette
come mille gesti non fatti
e ti rendi conto di non aver veramente vissuto.
Guardo il cielo dall'alto di un precipizio e mi ci sento così vicina che sembra mi entri nelle ossa...
sento le onde di quel mare così puro e limpido
quel mare che non si trova all'esterno ma si trova nel mio cuore... nella mia anima
come è bello il mondo da qua sù
rimanerci per sempre è un atto irreale?
È qualcosa di impossibile?
Rimanere qui in alto mi da la possibilità di vedere le cose da una altro punto di vista
di sentirmi più potente
più me stessa...
è una cosa sbagliata?
Mi sento un angelo troppo leggero per rimanere con i piedi per terra
troppo pesante per arrivare fino a toccare l'universo
rimango in bilico tra realtà e fantasia
tra bene e male
tra odio e amore
rimango in bilico ma so che in quel mio centro, c'è una cosa che nn lascerò mai.
È qualcosa di così potente da superare ogni mio minimo problema,
ogni mio minimo dubbio,
così potente da far scomparire ogni mia lacrima.
Questo è il mio amore che per quanto possa essere lontano
è sempre vicino a me
lo sento dentro.
Lo sento mio più di ogni altra cosa,
l'amore è l'unica cosa che mi fa trovare pace in quel vuoto tra cielo e terra.
Guardo il mondo dall'alto.
In un confine troppo bello per salire più sopra o ritornare giù.
Ritorno in me come Ulisse viaggia verso la sua Itaca
e prendo in mano un fascio di rose allo stesso modo in cui una formica raccoglie affamata la sua briciola
Risplende allora quel piccolo arbusto dai rizomi così sottili.
Un triste abbraccio diventa così teneramente vivo.
I sentieri del mio spirito sono attraversati da confusione e anarchia, la verità si cela oltre la meta, nascosto si trova l'obiettivo, nelle strade orde di cavalieri del niente esaltano il loro conformismo, concentrazione e infiniti attimi di solitudine, assenza di pensiero prepara la fine, il termine è vicino.
100... sono... 100
100 sono le maschere di cera
Mi guardano con i loro occhi vuoti
Mi osservano silenti con il loro sguardi finti
Sono sempre in attesa di un'anima da catturare
Aspettano silenziose, appese al lungo corridoio dalle pareti color porpora
100... sono... 100
100 sone le maschere di cera
Silenziose mi guardano ogni giorno
silenzioso le guardo ogni giorno
è difficile la scelta
Oggi chi voglio essere
il timoroso, il burlone, l'assassino
l'ultima decisione e sempre la migliore
La prendo e mi preparo. Lo specchio rivela il mio essere
Cupo, insensibile, senza moralità
Stasera il mondo è mio
stasera il mondo sono io.
Ogni mia lacrima versata nel mare, è una parte di te che mi abbandona.
Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di
un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una
ferita al pollice.
Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata
oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo.
Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento
che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io
della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli
strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro
appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.
L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per
far colazione con sua moglie.
Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da
tempo dall'Alzheimer.
Gli chiesi se per caso la moglie si
preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
Ne fui sorpreso, e gli chiesi 'e va ancora ogni mattina a trovarla
anche se non sa chi è lei?
L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla
dicendo: "Lei non sa chi sono,
ma io so ancora perfettamente chi è lei
Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai:
'Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita.
Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è
l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono
necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che
traggono il meglio da ciò che hanno.
Spero condividerai questo messaggio con qualcuno cui vuoi bene, io
l'ho appena fatto.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di
come danzare nella pioggia.
Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che
incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.
Visioni di momenti felici,
vite vissute, vite consumate,
pensieri avvolti in mistero e confusione,
aprite le porte nella notte scura,
niente più ricorderete
solo sensazioni, amarezza o felicità di essere.
Quello che di meglio la vita mi ha dato
è un perfido, dolce, ragazzo sbagliato.