Le mie risposte sono solo dei forse. Sento ancora l'impulso di stare abbracciata a lui che si accoccola su di me. Avrei voglia di stringerlo. Salvarlo da ciò che non è riuscito a vedere. Avrà trovato il coraggio di essere se stesso? Un'altra domanda a cui rispondo forse, guardandomi allo specchio.
Chiese un caro bambino piccino A suo padre in un giorno radioso: "Posso dare me stesso a Gesù, perché Egli lavi i miei peccati? "Oh, figlio mio, ma sei così piccino! Attendi d'esser più cresciuto; i grandi, è vero, han bisogno di Lui, ma i piccini, lo sai, sono al sicuro".
Così disse il padre al suo maschietto, mentre stava arrivando un temporale: "Sono tutte le pecore al riparo, al sicuro nell'ovile, figlio mio?"
"Tutte le grandi lo sono, padre mio, ma gli agnelli li ho lasciati andare, perché non credevo occorresse; i piccini, lo sai, sono al sicuro".
Ci sono momenti nella vita che non vuoi dimenticare, altri che non vorresti lasciar andare, ma non una vita tanto lunga la memoria non si prolunga. Cogli l'attimo importante e quello poco rilevante, cogli di tutto un po' di tutto anche quando hai rimosso con lo stucco, e se poi avanza qualcosa metti il pensiero che nessuno osa. Anche se stupido o imbarazzante, se per te quel momento è importante sarà di certo rilevante.
Scende la neve purificatrice La domenica mattina Mentre dalla finestra io la guardo Ondeggiare nell'aria e posarsi Sulla cuccia del cane stanco Troppo stanco Per potersi alzare e correre per i prati. Bianchi Scendono i coriandoli di ghiaccio E si posano sul mio volto E sui miei capelli neri Intanto che il mio respiro si Espande lento nell'aria. Tutto è coperto, mascherato dalla fredda corazza bianca che racchiude un mondo ancora più freddo. Il mio corpo è paralizzato Non posso e non voglio Muovermi. Anche sulla mia anima Cade la neve. Tutto si è congelato Il caldo dei vecchi momenti Si sta spegnendo Delusione Tristezza Consapevolezza Rabbia Rassegnazione Stanchezza Ogni petalo cristallino Porta un fardello Insopportabile Ed al contempo Una fresca rinascita. Neve purificatrice Ti prego Conserva i momenti Ibernali per l'eternità In piccole sfere trasparenti Custodiscile Fino al nuovo avvenire Quando il sole tornerà Per liberarli nuovamente Quando io non ci sarò più.
Giornate grigie, rianimano trascorsi sentimenti, bagnano di malinconica tristezza ogni parte dell'essere, come stagioni piovose sull'incontaminate terre selvagge;
Terre pure ed immacolate, come la tua pelle mai sfiorata; il ritmo dei tuoi sospiri, antiche danze di tribù dimenticate; ridenti parole, calde come il sole di campi estivi, macchiati dal rosso dei suoi dolci tulipani.
Un cielo terso privo di pensieri; una calda coperta, che asciuga il fradicio cuore annegato, nel triste inverno di questa mattina.
Un leggero bacio sulla guancia... lontano dai tuoi occhi schivi sei triste e non lo so! Nella pazienza non trovo serenità, furto alle parole, ma non alla poesia.