L'anziana signora coi canuti capelli ordinati alla nuca aspetta, in coda allo sportello postale col suo cappotto verde bottiglia e la pelliccetta di coniglio spelacchiato. Aspetta, in coda di riscuotere la pensione di reversibilità col suo cappotto rivoltato come una bottiglia verde messa a scolare. Aspetto anch'io, in coda, col mio cardigan leggero e i capelli colorati d'improbabile giovinezza, aspetto, in coda allo sportello di pagare i miei gravami. Da giovani non si ha mai freddo - dice guardandomi e soffiandosi il naso – mentre un forte odore dalle sue tasche esala. Sento un brivido alla schiena e mi sovviene il pensiero dell'inverno. Riconosco il profumo, lo stesso, ogni anno. Il profumo della naftalina che le anziane signore mettono ancora nelle tasche dei cappotti rivoltati color verde bottiglia.
Gran belle cose a la speranza, dice l'esperienza, perche sia felice. A capo chino la speranza ascolta e ragione li da di volta in volta ma pensa fra di se Vecchia noiosa Per me la vita sara un'altra cosa.
Berrò le tue lacrime per farti dormire... Danzerò sul tuo ventre nel vedere i tuoi occhi piangere al vento Volerò nei tuoi sogni... soffierò sul tuo viso per far nascere un ingenuo "puerile sorriso" Poi una parola, semplice e curiosa "ti sussurrerò". Sfiorando il silenzio di un seducente mattino che come un bambino accarezza sua madre sfiora i suoi capelli e si addormenta "lentamente" al profumo di una donna che già ama "intensamente". Ed al risveglio rivedrò in te i suoi occhi ricorderò il suo affetto e ripenserò a tutto ciò che ho vissuto... che ho provato... che "di lei" ho scordato... è il mio passato... che "in te" rivive.
II tempo si è fermato... ii mio cuore non ha pace. Nel silenzio tutto tace. Non sento più la tua voce né il tuo respiro... Non devo più aspettare... Il tempo si è fermato! Sono sola con la tristezza nel mio cuore, con il rimpianto di un amore... Sola con le mie lacrime... Ti penso e piango per la grande solitudine e per il vuoto che mi hai lasciato dentro. Per quello che non non mi hai mai dato. E con il tempo che si è fermato!
Ti voglio bene, sale nelle vene e divampa in ogni parte del corpo, quasi a togliere il respiro e nel petto pulsa senza sosta dando colpi tenui, caldi e pieni d'amore e la pelle colta da brividi emane un colorito magico ed unico a questo sentimento.
Ti voglio bene dare solo la vita per te sarebbe troppo poco, mio caro, sei un bene dell'animo che non andrà più via
Ti voglio bene, fantasia dei miei occhi, non sai quanto, credimi, chiedilo a Dio, solo lui conosce la verità.
Amico cofidente, vai per la tua strada e vivi la tua vita, non pensare che sono triste.
Perché io sono la prima e l'ultima io sono la venerata e la disprezzata, io sono la prostituta e la santa, io sono la sposa e la vergine, io sono la mamma e la figlia, io sono le braccia di mia madre, io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli. Io sono la donna sposata e la nubile, io sono colei che da la luce a colei che non ha mai procreato, io sono la consolazione dei dolori del parto io sono la sposa e lo sposo, e fu il mio uomo che mi creò. Io sono la madre di mio padre, io sono la sorella di mio marito, ed egli è il mio figlio respinto. Rispettami sempre, perché io sono la scandalosa e la magnifica.
Abbiamo valicato l'Assoluto, i tamburi scarlatti rimbombano assordanti, il rinvio diventa presente, l'attacco suicida richiama le sinapsi.
Ode al bene supremo, i canyon squarciano la solitudine l'attrazione dei poli forma immensi generatori d'amore.
Ode al Fuoco Supremo, terminali spenti irradiano la tua anima.
Il bene supremo, impone una lontananza, il distacco totale è l'unica garanzia.
Camminare sulle onde in luoghi asciutti, il richiamo dei non udenti, l'anima si riavvicina al nulla, tutto integra la trasfigurazione; presente e passato si scambiano i copioni, nel non temporale ha inizio la tua essenza, animali primordiali ora, da Te, resi mistici fluttuano in ere senza tempo benedicendo i tuoi contorni.
Tutto ti esige, appartenerti è l'unica imposizione, l'oceano del tuo volto si confonde col mio nome, nella trascendenza scopro che esiste il bene supremo.
Siamo sensibili, il vetriolo del mondo attuale non deturperà la nostra fantasia.
Siamo sensibili, orologi rallentati sfiorano i nostri animi giocondi, acquistiamo minuti indispensabili con la moneta dell'irrazionalità.
Siamo sensibili, non indosseremo mai abiti d'apparenza, scoperchieremo tombe mnemoniche inesplorate.
Siamo insensibili, al disprezzo dei non volanti, alla tortura della nostra ineguaglianza, al possesso smisurato di alambicchi posticci.
Siamo inutili, le vostre necessità svaniscono nell'eterno.
Anche se calpestate il nostro cipiglio brumoso, e calpestate ogni giorno la nostra incoerente duttilità; Noi, con l'orgoglio di saper piangere e l'angoscia di guadare luoghi irraggiungibili vi rammenteremo che... ... siamo sensibili.
Cambiare, essere come lava in piena, voler distruggere gli argini e allontanarsi da tutto e tutti in un mondo nel tempo fuori dal tempo... ma con una sola paura di poter presto solidificare