Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)

Mamma

Ti dedico un pensiero...
la vita è un mistero d'amore
che viene svelato
nel momento in cui ami...
Fallo sempre, senza pensare...
fallo sempre come tu sai fare.
Amare ti fa volare in alto...
oltre ogni cosa, oltre ogni paura...
Come il mio amore per te, mamma.
È bello e immenso il tuo cuore,
come il tuo amore per la famiglia,
la tua lealtà, la tua bontà
e il tuo saper vivere la vita.
La tua pazienza
ha avuto un significato profondo,
spesso nascosto
nelle vibrazioni dei tuoi silenzi
ma consapevole del tuo impegno
di essere sempre stata presente.
Mi hai sempre offerto
la tua sicura mano,
superando mille delusioni
che le mie scelte
ti hanno causato.
Disegnerò sulla mia mente
il cuore più grande
e te lo donerò
attraverso i miei pensieri.
Là dove il silenzio è l'anima di tutto,
dove il cielo entra nel cuore
e diventa universo,
dove una lacrima purifica l'anima,
dove il vento si ferma e non esiste più,
dove l'istante è eternità...
là il mio amore per te resterà.
Perdona i miei sbagli,
che ti hanno procurato dolore.
Perché il mio amore per te
sarà sempre qui, dentro al mio cuore.
Ad ogni passo che farò,
tu ci sarai,
nella strada della mia vita.
Presenza amorevole e sicura.
Ti voglio tanto bene!!
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)

    Oggi Piove.

    Oggi piove,
    c'è vento,
    il mare è in tempesta.
    Sono questi i giorni che più ti caratterizzano.
    Pioggia come lacrime,
    Lacrime che...
    verso per averti perso,
    perché non sei più quì,
    perché non mi vuoi più.
    Mare in tempesta come il mio cuore,
    tempesta perché non ti vede,
    non ti vede accanto a me,
    solo un'immagine inutile colma di bellissimo ricordi.
    Vento come via,
    via di quì,
    verso di te,
    per riabbracciarti,
    stringerti
    dirti quanto ti amo,
    quanto mi manchi,
    quanto vorrei...
    che fossi ancora mia.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)

      Sopra il confine del cielo.

      Sopra al confine del cielo
      è nascosto un segreto, racchiuso dentro una stella tra mille bagliori di luci assopite dal tempo.
      Una canzone scorre sù nel cielo, accarezzando stelle, cullandosi dolcemente sopra ognuna di essa per assaporarne il dolce sapore dei riflessi.
      Una nuvola clandestina al cielo furtivamente si mostra sperando in un bagliore come se volesse dire "appartengo al cielo", voltando la sua sagoma alle spalle del mondo tanto ostile alla sua immagine soffice come uno zucchero filato.
      Attraverso sentieri bui ma pieni di luce a suo tempo, accarezzando quanto il mio cuore vuole avere, solitario al buio di me stesso, e la sensazione che mi assale e un'ombra scesa dal cielo verso un'uomo semplice di pensieri caparbio alla vita avuta, a volte un po' vissuta.
      Niente corse al vento, passeggiate nella notte, gocce di lacrime del cielo sù nel viso, ma semplicemente ciò che il confine del cielo mi saprà donare senza mai aver chiesto niente in cambio alla mia gioia d'essere vissuto dentro il mio confine fin troppo sincero in fondo all'anima di uno stupido poeta, dentro il coraggio di un pensiero!!!!!
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)
        Nell'oscurità della notte mi son persa
        tra la polvere di stelle e la luna pallida
        un frammento di specchio mi mostra cianotica
        una goccia di sangue mi scende lungo il collo
        lenta e soave scende giù fin dentro la mia pelle
        dove le vene palpitano in cerca di uno sguardo
        lamenti si elevano dalla mia bocca
        canti innamorati richiamano qualcuno
        e tra le stelle accese di purezza
        cerco quelle ali oscure grandi e forti
        cerco il suo sguardo di ghiaccio purissimo
        cerco i suoi denti affilati dal vento
        solo il suo bacio immortale potrà ridarmi la vita
        farmi elevare dalle viscere della terra
        per raggiungere il suolo, la vita vera
        son morta da tempo, uccisa da quel vampiro
        sto cercando da tempo qualcosa di lui
        ma nè gli alberi spogli nè i solitari corvi sanno darmi risposte
        sola per sempre in cerca d'amore
        sola per sempre in cerca di lui
        aspettando con ansia il ritorno del mistero
        che lo avvolge...
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie anonime)
          A gottare ci si bagna
          mani e piedi
          per un tappo che salta
          come a capodanno.
          Spiacevole e piacevole
          di un bicchiere mezzo pieno
          e mezzo vuoto
          nello spazio d'un secondo.
          Non so se il vuoto
          è opera
          d'un sorso tutto d'un fiato
          che soffoca il singhiozzo
          di chi ha bevuto
          dolce o salato.
          Ognuno retrocede e avanza
          anche per un sorpasso.
          Di spalle il porto
          è un altro orizzonte
          della mia stanza
          per riconoscersi
          in qualche angolo di spavento.
          Dentro o fuori da questa vasca
          io tiro i remi in barca
          fuorché abbandonare
          l'ultimo scoglio invisibile
          con la bottiglia della solitudine.
          Il mare a piedi
          è la pazienza che ricopre il cielo
          del suo indirizzo.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie anonime)

            Natale di plastica.

            Natale di plastica e vento,
            Di luci bugiarde.
            Natale di fame
            Di imbrogli, di sottomissione.
            Natale senza veli
            (la pace è solo utopia. )
            Natale e fa freddo nelle baracche
            Piove in casa e l'acqua manca
            Il pianto di un bimbo nel buio
            Un cane che scende
            Sotto una pallida luna.
            Il tempo dei poveri non cambia.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie anonime)

              Calpestando la notte.

              calpestando la notte
              curiosando al di la'
              nascondiamoci piu' in fondo
              andiamocene svelti
              io potrei essere vivo
              ancora una
              volta
              in una fiaba
              -nel brusio di una folla-
              eccentricita' da palcoscenico

              ti muovi armoniosa
              lungo i confini della vanita'
              corteggi l'apoteosi
              di un'apocalisse
              -ti guardo sbiadire-
              con l'avanzaredella sbornia
              una composizione multicolore
              di visioni in -passato remoto-

              un casuale ritornello...
              recitato.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie anonime)
                Sei tu quel gabbiano
                libero
                bianco
                leggero
                che graffia il cielo...
                che vedo e non arrivo
                perché
                inafferrabile!
                Sei tu quella onda
                che danza d'amore,...
                che vedo e non arrivo
                perché
                inarrivabile!
                Sei tu quel angolo
                di cielo di paradiso
                che voglio toccare con mano
                e non arrivo
                perché
                è intoccabile!

                Vieni amore!
                Atterrati...
                adaggio-adaggio
                dal quel cielo
                dal quel vento
                dal quel mondo
                che non vedo!...

                vieni amore! Senza paura
                ho aperto le braccia
                ti ho aperto il mio cuore!!

                vieni amore!
                Io ti aspetto!!.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie anonime)
                  Cieli,
                  desideri infiniti dove rifugiarsi
                  quando la terra brucia
                  quando la terra piange
                  le sue lacrime rosse sangue
                  quando soffre in silenzio
                  il suo infinito dolore
                  tutta la sua disperazione.

                  Cieli
                  dove dondolarsi
                  dove raccogliere fiori o sogni
                  che lì trovano vita
                  lì trovano amore per vivere
                  dimenticandosi o forse abbandonandosi
                  al proprio destino
                  e ogni tanto guardano al cielo.

                  Cieli
                  come fossero candele colorate
                  che brillano per illuminare
                  un timido vivere per poi consumarsi
                  in uno sciogliersi in interminabili pianti
                  rotti da silenzi infiniti
                  nella speranza di brillare
                  ancora una volta
                  in un nuovo pensiero
                  in un nuovo desiderio
                  in un nuovo caldo lucente amore.
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