Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)

Angeli persi

Il tempo cancella i ricordi
ma gli angeli chiusi nel mio
cuore, non potrà mai
cancellare,
l'amore è più forte di lui
e sfida il mio cuore rigonfio
d'amore per piccoli fiori
che amo.
Per loro farei ogni cosa
per loro darei la mia vita
li amo, li adoro, ma sono
lontani rinchiusi in un
guscio sbagliato,
dove il mondo per loro
è ristretto in un cerchio
limitato nel tempo e nello
spazio,
ali grandi e nere, limitano i
loro cuori e le loro menti,
sono fiori che soffrono,
perché non possono amare
le persone più care,
perché non possono godere
di parole dolci, di abbracci
teneri e affettuosi,
perché non possono ne
amare ne ricevere le gioie
che la vita gli aveva donato.
Perché privati dell'amore
paterno, l'amore dei nonni,
che sempre aspettano,
quei fiori, che forse più non
rivedranno, perché quelle
ali grandi e nere li hanno
portati via.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)

    A Roberta

    Ricordo dei nostri passi
    mentre il sole spariva dietro alle nuvole
    e la pioggia bagnava i nostri corpi
    e s’asciugava colpita da caldi abbracci.

    Ricordo la fuga di noi bambini
    presi dallo stupore e dal pianto celeste
    quando ritorno fu per me ricompensa
    e m’allietasti di giorni e di caparbie strette.

    Ricordo le note di una canzone triste
    e di quel ultimo addio tanto umiliato
    mentre danzando bagnavi le mie membra
    versando lacrime d’amaro sospiro.

    Ricordo mia cara Roberta…
    …e mai scorderò.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)

      Un solo giorno di libertà

      L'affannato rossore di un ragazzino
      scoperto con altro;
      le mani impudiche nascoste allo sguardo,
      gli occhi scostati dall'amato Coraggio.
      La paura incede nell'animo puro,
      le membra ha rimosse dal corpo violato,
      ma gli occhi piangono d'amore e vergogna.
      Vergogna di uomo che trova l'amore
      nel modo sbagliato:
      dolore e piacere che uniti nel gioco
      hanno offerto alla vita il primo risveglio.

      Un atto marcato, bollato immorale,
      che scelta difficile voleva fare!
      A casa sconforto, pianti e ignoranza,
      la vergogna monta e il redimersi avanza.

      La felicità, agognata e sfiorata
      sfuma nell'ombra di una scelta sbagliata,
      il sonno ritorna, il pianto si placa,
      ciò che resta è il ricordo di una gioia vietata.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)

        Le nuove fiere

        Quando ti assaporerò di fresco mia letizia?
        Ad ampi balzi riempi gli ambienti di salubre clima
        Gran vizio e malcostume, grande simbolo rapito
        Ho altri milioni di nomi nel caso
        Perdessi io la tua frode sbalordita; ma tu scongiura
        I turpi fauni osceni!
        Voglio darti enormi forze attive
        Come il movimento di protesta delle masse
        Affamate, dai tanti figli educati ad ingegnosi lavori.
        Gioventù bella e ricca di spirito,
        Ti compro ad elevati costi:
        Oh, voluminoso gruppo di corpi immutati!
        Finalmente fata brillante!
        Attendo una tua erudizione per laici questuati d'accidia,
        Sei arrivata gioia di cammino;
        Devo morire lucido mal gaudio,
        Voglio umiliarmi e sei partecipe e
        Capace.
        Ora in mezzo alla rivolta, in piedi sulle barricate
        Trascinato affogando nel caldo della folla
        Che sale - schiumoso flutto - non conoscendo le
        Trame monarchiche: segretamente vengono
        Asciugate con rosso ed ermellino le dighe
        Straripate dai cuori Hasciscin.
        Pulito e raffinato, saresti una luce fastidiosa
        Allora riesci in ode vitale a sembrare
        Veemente, omicidio dopo omicidio,
        Grandioso patto nascosto ed esempio di
        Gran nullità; i veli tessuti coprono
        Le mie vergognose nudità!
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie anonime)

          Piove nella mia bocca - dedicata a Cecilia -

          Piove nella mia bocca
          dove si raccoglie il salto delle rane
          ed il morbido riflesso
          che ammicca l'acqua al sole.

          Gorgoglia il sangue nella mia gola
          con la voce della marea
          che parla alla luna
          e carezza la terra.

          Sulla pelle si rapprende la luce del giorno
          mentre i sogni se ne vanno in schiuma di birra
          e la notte gioca con le ore
          una partita senza fine
          in cui la posta altrui è il mio cuore.

          Prendo una paglia fra i tulipani
          ed a sorte con la sorte
          baratto immagini e parole
          con manciate di fango
          e polvere di corallo;

          si schiude la stagione nei miei occhi
          così che vedo unito al frutto
          l'occhio opaco dell'annegato,
          ed uno viene dalla radice
          e l'altro fasciato di piume
          galleggia cullato nel volo dei gabbiani.

          Si sgranano in sabbia le mie ossa
          mentre le vene si radicano nella carne fatta di terre
          e come petali dai rami
          si staccano parole dalle mie mani:
          il vento le porta mentre si mostrano e tacciono.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie anonime)

            Mi riempio la bocca

            Brulicano di carezze le mie mani
            e fioriscono come prati di sangue le mie labbra.

            Mi riempio la bocca di terra
            e sotto le palpebre è il germoglio ed il verme
            mentre stelle marine corrono sulle mie ossa
            che rosseggiano in fondo al mare.

            Inghiotto il vento e soffio foglie
            mentre i miei occhi s'acciottolano nel fiume
            ed i miei capelli fluttuano nella corrente.

            T'abbraccio e le mie braccia sono di neve e sabbia,
            ti bacio ed i mie baci sono di pioggia e vento.

            Stenditi nel campo del mio petto
            e lascia che nella tua carne
            entrino dolci e violente
            le mie tenaci radici
            al canto intenso delle cicale
            che costellano di spighe il cielo.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie anonime)

              Eccomi qui...

              Eccomi qui... un raggio di sole entra nella mia stanza...
              poi... uno scoppio di luci e colori
              ... allegria
              giorni di festa
              tutto il mondo ride con me
              di quell'allegria contagiosa...
              attimi che valgono una vita...
              l'amore
              calpestato... buttato... sporcato...
              Eccomi qui a danzare nel buio della solitudine ...
              con un ricordo nel cuore ...
              un grande... grandissimo amore.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie anonime)

                Il mio amore per te

                Il mio amore per te era
                seguire i tuoi capelli al vento.

                Riuscire a catturare
                il tuo sguardo
                in mezzo a tanta gente
                e strapparti
                un malcelato sorriso.

                Camminarti a fianco
                senza trovare quelle parole
                che ti avrei voluto dire.

                Provare tristezza quando
                alla sera voltavi l'angolo
                per ritornare verso casa
                e sentire quanto lunga
                ed inutile fosse la notte.
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