Amarti come forse non ho mai saputo fare, di un amore grande e infinito come il mare. Amarti senza fine, in ogni attimo della mia vita... con tutto il cuore, con tutta l'anima che di te si è ormai invaghita. Amarti senza più liti, senza silenzi, senza più orgoglio, perché tu, mio solo amore sei tutto ciò che voglio. Amarti senza limiti, senza problemi, senza peccato, di un amore semplice, puro e sconfinato. Amarti oltre vita, perché senza te... la mia stessa, sarebbe finita!
Da domani sarò triste, da domani. Ma oggi sarò contenta: a che serve essere tristi, a che serve? Perché soffia un vento cattivo? Perché dovrei dolermi oggi, del domani? Forse il domani è buono, forse il domani è chiaro, forse domani splenderà ancora il sole. E non vi sarà ragione di tristezza. Da domani sarò triste, da domani. Ma oggi, oggi sarò contenta; e ad ogni amaro giorno dirò: da domani sarò triste. Oggi no!
Cara terra mia, sono dovuta allontanarmi dalle tue braccia, dal tuo calore, e sai perché? Perché purtroppo non hai avuto i mezzi, per mantenermi, ma io sono forte sai? Sono tua figlia e come tale sono "capa tosta" non mi lascio abbattere, mi sono rimboccata le maniche a 16 anni, Noi, figli d'emigrati, partiamo da quella loro amata terra d'origine! Prendiamo il treno e via di nuovo, alla vita di tutti i giorni... Pensiamo ai belli ed ai brutti momenti trascorsi scende qualche lacrima ma d'altronde è normale Piangere ci aiuta a sfogarci, ma in realtà non serve perché soltanto il treno ci riporterà in quella nostra amata terra! Guardare le foto stringe il cuore dal dolore, vorremmo qualcosa d'impossibile, ma, prima o poi tutto, ritornerà al suo posto e, prima o poi, anche noi torneremo nella nostra terra.
Ricordo quel giorno in cui sono partito, solo adesso ho capito che là ti ho perduto. Conto i giorni che ho passato senza di te in questo paese che adesso vedo triste come me, ti ho lasciato piangendo seduta in una sedia senza pensare che stavo andando in una gabbia, il tempo è passato senza pensare che mi sarebbe piaciuto vederti invecchiare. In questo passato avrei voluto starti più vicino per farmi abbracciare, baciare, e tenerti la mano, le stesse mani che quando ero bambino dal freddo mi coprivano, e dalle malattie mi curavano. Non esistono parole per raccontare la lontananza di una mamma che vive con la stessa speranza.
Gelida aria immobile luna piena stagliata nel mezzo di un cielo sereno Non una nuvola né un alito di vento. Gelida aria di un pomeriggio d'autunno. Ascolto il silenzio del mondo dalla mia finestra. Questo, come gli altri, un futuro ricordo lontano ma ancora chiaro limpido e netto. Vivere di ricordi nel disperato tentativo di passate certezze.
Tu... tu sei bello, unico, fantastico. Tu sei il mio dono... un dono caduto dal cielo, conosciuti cosi... quasi per sbaglio non so se ti merito... ma so bene quanto io ti amo. Tu che hai quell'insicurezza divina, tu che hai quel corpo per me fantastico, quello che ancora non ho toccato in nessun modo, ma che in molti dei miei sogni e desideri è apparso.
Quante volte ho scritto il tuo nome nei mille fogli... tu li riempi ormai, come il mio cuore è pieno di te, i miei occhi lo sono di lacrime. Chissà se mai verrai da me... Chissà se mai potremo guardarci negli occhi e confessarci l'amore. Mio Dio quanto ti vorrei... davvero solo Dio lo può sapere.
Voglio vederti... voglio sentire il cuore sobbalzare, voglio sentirmi guardata da te, voglio toccarti, baciarti, sfiorarti... e se posso... entrare nella tua testa mentre siamo vicini. Ti amo... ti amo... amo te... e non smetterò mai di dirlo... Ti amo.
Piango... piango lacrime stupide... lacrime per una persona stupida? No, quello no... piango per la mia stupidità, per il mio egoismo, per il mio non voler vedere e riconoscere la realtà... ... e piango per lui, per lui che mi ha fatto soffrire, per lui che mi ha baciata, per lui che non mi sopporta. Vale davvero la pena piangere? Forse no, ma lei, lei che ha preso il mio posto, avrà la vita che io volevo... il mondo a volte è ingiusto.
La mia vita era vuota, dannatamente vuota... Poi un giorno mi sono voltata e tu eri lì... Pronta a riempire quel vuoto. Credevo fossi un angelo mandato dal cielo... Poi tutto è diventato più difficile E ho capito la verità... Non eri un angelo ma un diavolo mandato per farmi sprofondare dal paradiso all'inferno.
Figlia delle stelle caduta in mezzo al mare, figlia della terra che nessuno può toccare vestita dalle onde spogliata da ogni vento; madre della storia musica del firmamento.