in Poesie (Poesie criptiche)
Nubi di grafite,
disturbate dalla luce;
nubi dentro me
nel cielo offuscate
tremolanti nel vento,
che insieme agli stormi
nell'orizzonte si perdono.
Composta mercoledì 12 febbraio 2020
Le poesie criptiche sono poesie enigmatiche in cui non si riesce a capire con certezza il soggetto.
Nubi di grafite,
disturbate dalla luce;
nubi dentro me
nel cielo offuscate
tremolanti nel vento,
che insieme agli stormi
nell'orizzonte si perdono.
Affezione,
affetto le parti sbagliate,
inseguo solo chi non accetta me.
Accetto carne palpitante.
Mi trovo davanti me
mi colpisco.
Non mi riconosco,
lui vede e si gira:
preferisce la sabbia appesa al muro.
Urlo, rimango bloccata.
Sono nel mio inferno,
l'accetta continua a colpire.
Quando guardo, l'altro c'è,
gli tengo le bende agli occhi
e rimane appeso alla mia schiena:
se dovessi tagliarmi un braccio
si terrebbe anche i peli.
Strisce bianche che scorrono,
fili elettrici che ondeggiano,
nuvole d'alberi corrono,
figure che si perdono.
Mi sento volare nel vuoto;
son divisa a metà:
nella realta che mi scorre davanti
e nelle note dei pensieri,
che rimbombano nelle mie orecchie.
Non sento più lo stridio.
Il tocco del piano offusca le voci;
purché la mia anima fluttua
il mio corpo cade.
La musica mi assenta.
Come un ricordo dimenticato nel tempo,
da sempre smarrito e nella mente un lembo,
strappato da un male che porta nel grembo,
l'amaro dolore che comanda anzitempo.
Mi trovo a fissare 'l perpetuo divenire,
alla ricerca di risposte da poter offrire,
ma 'l limite umano si presenta ostile,
pensiero figlio d'un brusco temporale d'aprile.
Eppure spaventan di più l'infinito,
condanna perenne al cuor atterrito,
perché l'eternità senza il tuo viso,
fa piangere l'angeli in paradiso.
Forse tornerà
un vago ricordo
l'ebbrezza sentita
in una nuvola passeggera
l'angelico sentore
di verità acquisita
mai stata così incerta.
Notte
di pensieri
abbandonati
disperati assonnati
diligenti e caotici
di tutto l'amore perso
ci sarà un'ordine soprannaturale
vicino.
La tua assenza
non è tristezza
l'amore è reale
le uscite insieme
il sorriso ribelle
la decisa impazienza
la dolce calma
capirsi all'istante
in ogni gesto divino
particolare e semplice
che ne fa del destino
indomita volontà fortuita.
Passi sopra
l'infinito
aldilà di ogni
ragionevole dubbio.
Ho finito l'infinito
perché ho preso la strada giusta
nel momento sbagliato,
e faccio sogni di merda
per liberarmi dal peso,
per sentire il cielo addosso
e la terra sotto i piedi;
ho finito l'infinito,
ma a nessuno importa,
perché tutto inizia
dove finisce l'orizzonte,
dove il sole si spegne
e la notte fa paura,
dove la morte è vita
e ognuno sa che in fondo
l'amore è solo un'invenzione.
Avere sprazzi
d'allegria
malgrado il sogno dimenticato
la vita che sfugge
le cose mai viste
l'amore respinto
la luce ancora
non trovata.