Poesie d'Autore


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie d'Autore)

Come quando mi tocchi

Siamo fermi con gli occhi negli occhi
sguardi teneri come le mani... come quando mi tocchi
le parole in silenzio son rimaste a riempire la gola
mentre i baci rimbalzano lenti mescolando tristezza alla gioia.

Stiamo fermi... pronti ancora a inghiottire il dolore
ogni nostro saluto è un saper aspettare
per poter... ritornare a volare.
Composta martedì 6 dicembre 2011
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Come fiume

    Quanti giorni siamo stati sulla scala dei pensieri
    dipingendo un grande cielo con i nostri desideri.

    Quanti giorni tra i colori dell'amore senza mai vedere fuori
    respirandoci in silenzio per non disturbare i cuori.

    Quanti giorni come fiume seguiranno la corrente.

    Resta qui vicino a me... sulla riva... scorre tutto lentamente.
    Composta martedì 6 dicembre 2011
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      Scritta da: RFGange
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      È ancora presto

      Vorrei entrare nei tuoi sogni
      magari solo per un istante
      proprio quando
      ti sei addormentata da poco...
      e girare nei tuoi sogni
      per conoscere
      veramente tutto di te,
      la tua voce spezzata,
      i tuoi veri amori...
      tutto quello che è vero di te
      per poi andarmene in silenzio,
      verso le cinque della mattina,
      quando tutto è più pulito
      e sembra chiaro,
      quando tu probabilmente
      sei ancora più bella
      mentre dormi
      e per fortuna è presto,
      il mondo delle apparenze e delle sembianze
      è ancora di là da venire,
      con tutte le sue sporcizie,
      le sue dissennate abitudini,
      i suoi doppioni,
      le velate ipocrisie,
      i suoi percorsi assurdi,
      le accettate giustificazioni

      Ma dormi ancora, ti prego,
      è presto
      e ti giuro che farò piano
      il più che posso...
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        Scritta da: RFGange
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Chissà dove saranno mai quegli occhi

        Chissà dove saranno mai quegli occhi
        Che subito ho amato
        sin dal primo sorriso
        improvviso e inaudito
        Forse continuano a girare
        per le strade, ai semafori, nei metrò...
        O forse sono rimasti su quella panchina
        Quando il tram non arrivava
        E io non riuscivo a dirti
        Che se ero lì insieme a te
        Mi sembrava di essere importante
        E mi pareva che il tempo non fosse passato invano

        che resterà di quello sguardo perso
        e a volte distante
        e di certa bellezza sconosciuta ed impaurita
        Ancora adesso con il tuo ricordo
        Respiro l'aria di quei tramonti
        E sento che non arrivasti inutilmente...
        Anche se io non ti ho avuta
        Anche se tu non hai voluto
        Anche se per te contava tutto il mondo
        Meno che me...
        Ma le tue mani sottili
        Che passavi fra i capelli
        E che ti stropicciavano quegli occhi
        Io le ho ancora dentro
        Incredibilmente...
        come è incredibile l'amore
        così come quegli occhi
        che erano il tuo corpo
        Che avrei desiderato per amarti e per parlarti
        Perché l'amore a volte
        non si rende conto di esser frivolo
        E smette di esser serio
        Perché dimentica
        Dove saranno mai quegli occhi

        E chissà che cosa
        pensavano davvero quegli occhi
        E cosa pensano adesso
        Quando ti ricordi...
        Ma quella volta
        quella sera di primavera
        così dolce solo per gli altri
        non mi guardavano
        Scrutavano oltre...
        chissa dove e quanto lontano...
        occhi che ora
        non trovo più.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          L'amore tanto amato

          Ormai l'amore è un lontano ricordo, che non ha lasciato nessun segno sul volto
          ove mille rughe mostrano gli anni passati faticosamente in ricerca della felicità
          e negli occhi non brilla più la passione d'innamorati,
          e sono opachi, mesti,
          e lo sguardo è perduto nei labirinti di ricordi,
          e nel cuore non ha mai smesso di ondeggiare,
          come il mare dai palpiti d'amore della terra e cielo
          perché quel dolce sentire,
          l'amore tanto amato
          è l'eternità nella nostra vita.
          Composta sabato 26 novembre 2011
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            Scritta da: RFGange
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'inverno non sarà mai

            L'inverno non sarà mai
            nei nostri cuori non verrà mai
            se sarà amore oppure no
            che importa più
            se nel profondo che c'è in noi
            c'è forse ancora paura
            scomparirà nel nulla
            Perché l'inverno non vincerà
            con le sue maglie non prenderà
            le sensazioni che vivemmo in due
            pur se lontani
            Quelle emozioni non cancellerà
            di sere intense fatte di attesa
            scoprendo che la vita
            riservava anche te qualche sorpresa
            L'inverno non sarà mai
            per le nostre anime non sarà mai
            pur se amore non ci stupirà
            non ci dividerà
            le sue piogge non potranno mai
            riuscire a farmi dimenticare
            e non sono frasi al vento
            ma col vento arrivarono a te
            ma dov'eri mai nascosta quando ti sognavo
            turbamenti dolci e silenziosi
            Se poi sogno non resterà
            perché la storia la scrivemmo insieme
            le nuvole non copriranno
            il cielo del tuo sguardo così intenso
            e l'inverno non sarà mai
            in quella casa dove il sole
            splenderà come sempre
            e come sempre sembrerà primavera
            e non sarà mai
            nei tuoi occhi
            che parlano ancora senza parole
            e nei tuoi gesti,
            l'inverno non sarà mai...
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              Scritta da: MASSIMO GRILLI
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Ti lascio al mare

              La sera comincia a far freddo
              te ne accorgi dai fiori che si nascondono,
              rimangono i colori nei pensieri.
              Cammino solitario gabbiano con un alito di mare che leggero
              punge il viso, mentre guardo ad oriente cercando la luna.
              Al mattino comincia a far freddo
              te ne accorgi quando le prime carezze di luce
              che filtrano tra le fessure di persiane dispettose fanno male.
              Silenzioso viandante nei giorni che compiono
              il ciclo, con quel lento incedere
              come lo scandire di una malinconia latente
              che non vuole abbandonare l'anima e si culla nei pensieri.
              Sono stanco, inciampo nei mie passi
              a volte barcollo, a volte mi ritrovo occhi al cielo.
              Vorre che tu fossi qui
              a regalarmi quell'odoroso silenzio d'amore
              che aiutassi queste tremolanti mani
              a rovistare nei colori dell'anima
              Sono il poeta dell'amore che si fa beffe delle emozioni
              eppure lo dipingo con i colori più belli,
              quelli dei tuoi occhi Amore mio, lo vivo con la gioia di un bambino
              che ancora non sa quanto sia amaro vivere.
              Questo Amore nascosto tra le pieghe dei fiori
              dimenticati nelle fessure dei muri che il tempo segna
              con delle profonde cicatrici.
              Questo amore timida stella per cieli troppi grandi.
              Forse è il tempo di smettere di fare finta,
              lasciare parlare le emozioni.
              Ti racchiudo in una conchiglia e ti lascio al mare
              capita magari che un onda ti riporti da me.
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